gioielli - Page 24

Alexandra Albini, etica ed eretica

//




I gioielli etici ed eretici della designer milanese Alexandra Albini ♦︎

Milano è una delle capitali del del design e per una settimana all’anno diventa la capitale mondiale. Non è strano, dunque, che a Milano si trovino tanti designer. Meno facile, tuttavia, è che una interior designer si trasformi in creatrice di gioielli. Ma è quanto ha scelto Alexandra Albini, che vive e lavora a Milano, ma ha anche sangue norvegese. Dal freddo Nord, Alexandra è trasmigrata nella città italiana dove ha apprezzato, oltre alle raffinatezze del design, anche la cultura e l’atmosfera del Mediterraneo, sebbene Milano sia la meno mediterranea tra i centri italiani. Lo stile dei suoi gioielli, in effetti, è quasi ispirato alla gioielleria delle antiche popolazioni della penisola italiana.

I suoi pezzi unici sono creati a mano in oro massiccio 18 e 22 carati, utilizzando tecniche del lontano passato.

Anello in oro 18 carati e acquamarina
Anello in oro 18 carati e acquamarina

Anche le pietre non sono tagliate secondo le forme consuete, ma lasciate quasi grezze, spesso con forme volutamente approssimative. A dire la verità, però, lo stile non è solo ispirato alle terre del Mediterraneo, ma anche a quelle molto più esotiche che la designer ha incontrato nei suoi viaggi: Bali, India, Giappone. Utilizza solo oro conflict free e pietre raccolte con metodi sostenibili, e questo è nel trend attuale. Scandalizza i puristi dell’oreficeria, invece, quando confessa di utilizzare per la progettazione anche materiali come la plastilina: un’eresia. Ma le vie del design sono infinite.

Anello con smeraldo di 8,86 carati
Anello con smeraldo di 8,86 carati
Bracciale in oro bianco con perle, diamanti e tanzanite di 54,39 carati
Bracciale in oro bianco con perle, diamanti e tanzanite di 54,39 carati
Orecchini in oro 22 carati
Orecchini in oro 22 carati
Collana in oro e acquamarina
Collana in oro e acquamarina
Anello in oro e citrini
Anello in oro e citrini
Anello in oro e diamanti rose-cut
Anello in oro e diamanti rose-cut
Anello in oro con azzurrite
Anello in oro con azzurrite

Bracciale in oro con tanzanite
Bracciale in oro con tanzanite







Nuovi bracciali da Mabina

/




Le novità di Mabina Gioielli per la primavera comprendono una linea di bracciali d’argento 925 in stile tennis. Al centro dei bracciali è posto una pietra cubic zirconia colorata con taglio a cuore. Le pietre sono abbinate all’argento 925 in colore naturale oppure rosato e ad una fila di cubic zirconia bianche. Tutti i bracciali montano una chiusura a clip e sono disponibili in due dimensioni, 16 o 18 centimetri (prezzo 69 euro).

Bracciale tennis con cubic zirconia rossa
Bracciale tennis con cubic zirconia rossa

Altri bracciali di Mabina, invece, sono realizzati con la forma di catena. Anche in questo caso il materiale utilizzato è l’argento 925 naturale oppure rosato. Le maglie delle catene sono larghe, con anelli lisci, puliti, nel modello d’argento lungo 21,5 centimetri (149 euro), mentre si intrecciano su se stessi nella versione d’argento lunga 20,5 centimetri. Il bracciale è proposto anche nella versione d’argento rosato (164 euro). I bracciali a maglie mesh, ispirati dalle ancore, sono proposti nella versione d’argento e in argento rosato (94 euro), entrambi nella lunghezza di 19,5 centimetri.

Bracciale a catena in argento
Bracciale a catena in argento
Bracciale tennis con cubic zirconia blu
Bracciale tennis con cubic zirconia blu
Bracciale tennis con cubic zirconia verde
Bracciale tennis con cubic zirconia verde

Bracciale a catena in argento rosato
Bracciale a catena in argento rosato







Monete e fili d’oro, i gioielli di Nina Bukvic

//




Antiche monete e fili d’oro. Attorno a questi due elementi ruota, al momento, la produzione di gioielli di Nina Bukvic. Le, monete, in particolare, sono una costante della sua proposta, visto che sono state al centro della sua prima collezione, che ha debuttato una ventina di anni fa a Londra. Ora le ripropone: la collezione Ancient Coin Amulet e utilizza monete antiche e vintage, per esempio dell’antica Roma o di epoca vittoriana.

Anello con moneta d'oro 18 carati
Anello con moneta d’oro antica 18 carati

Accanto a questa fonte di ispirazione, la designer coltiva la passione per i fili d’oro, un po’ come nelle favole. I sottili fili d’oro sono fusi e intrecciati a mano: compongono intricati e compatte superfici che ricordano un po’ i nidi. Diamanti e, in qualche caso pietre preziose, arricchiscono l’oro dei gioielli.

Anello con fili intrecciati d'oro 18 carati e diamante
Anello con fili intrecciati d’oro 18 carati e diamante

Nina Bukvic è croata, ma si è trasferita e lavora a Londra, dove ha studiato Jewellery Design al Central St Martins College of Art & Design. Dopo la laurea, nel 1998 ha aperto il suo studio. Il decollo della sua carriera ha coinciso con la scelta del buyer di Barneys NewYork, che ha venduto i suoi gioielli in esclusiva per 13 anni.

Bracciale con filo d'oro intrecciato a mano
Bracciale con filo d’oro intrecciato a mano
Collana con monete d'oro
Collana con monete d’oro
Orecchini con monete d'oro
Orecchini con monete d’oro

Orecchini con foglia d'oro piegata
Orecchini con foglia d’oro piegata

Anello in oro 18 carati con zaffiri e diamanti
Anello in oro 18 carati con zaffiri e diamanti







Le lunghe radici di Madhuri Parson

/




Avere un nonno che vende all’ingrosso pietre preziose a Londra, Parigi e Ginevra è un buon punto di partenza. Madhuri Parson, in più, ha alle spalle una famiglia che fa affari con gemme e gioielli da sei generazioni, con base a Jaipur, India. Mentre passava il suo tempo a osservare gli artigiani della città indiana che lavoravano oro e gemme, la designer probabilmente pensava già a che cosa avrebbe fatto da grande. Gioielli, ovvio. Ora Madhuri fa base a New York, dove ha studiato le gemme al Gia e design del gioiello al Fashion Institute of Technology, ma lavora anche a Japipur e Mumbai. Curiosamente, però, tutto questo è arrivato dopo un’esperienza nel mondo della tecnologia, nella Silicon Valley.

Anello in oro 14 carati con zaffiri, topazio bianco
Anello in oro 14 carati con zaffiri, topazio bianco

Le radici familiari, però, hanno fortunatamente preso il sopravvento. Madhuri Parson ha lanciato la sua prima collezione nel 2011 negli Stati Uniti. Come altri designer di origine indiana ama mischiare motivi orientali con l’estetica occidentale moderna. Oltre a produrre pezzi su misura, Madhuri vende rivenditori di fascia alta come Harvey Nichols a Londra e Bloomingdale’s negli Stati Uniti, oppure online su Moda Operandi.

Anello Trio in oro giallo 14 carati e diamanti
Anello Trio in oro giallo 14 carati e diamanti
Bracciale Trio in oro giallo 18 carati e diamante
Bracciale Trio in oro giallo 18 carati e diamante
Orecchini con diamanti in oro giallo 18 carati e smalto indiano, diamanti taglio rosa
Orecchini con diamanti in oro giallo 18 carati e smalto indiano, diamanti taglio rosa
Orecchini con tormalina in oro giallo 14 carati
Orecchini con tormalina in oro giallo 14 carati
Orecchini pendenti in oro giallo 18 carati  e diamanti
Orecchini pendenti in oro giallo 18 carati e diamanti

Orecchini con madreperla e rubini su oro bianco
Orecchini con madreperla e rubini su oro bianco







Per Farnese l’amore è Habibi

/




Habibi è una parola in lingua araba che significa letteralmente «il mio amato» quando ci si rivolge a un uomo. La forma femminile, scopriamo attraverso il web, è habibati e colloquialmente habibti. Nel linguaggio quotidiano, inoltre, il termine habibi può essere utilizzato da genitore a figlio e persino tra amici. Infine,  la parola può significare anche amico o tesoro. Ecco, appunto: a proposito di cose preziose, la maison romana Farnese Gioielli lancia la collezione Habibi.

Anelli della collezione Habibi con diamanti, zaffiri blu, rosa e gialli
Anelli della collezione Habibi con diamanti, zaffiri blu, rosa e gialli

Il colore è l’elemento che caratterizza gli anelli, con zaffiri rosa, gialli e arancioni. C’è anche e una versione pensata per l’uomo. L’idea è quella di evocare romantici tramonti nelle oasi, tra palme e tè nel deserto. Gli anelli utilizzano il collaudato sistema chiamato spine. Si tratta di un modulo composto da 46 pietre, che si adatta ogni volta alle diverse misure della circonferenza dell’anello e che è utilizzato da Farnese Gioielli fin dal debutto. Merito del lavoro di Barbara Polli, founder e creative director della maison. Una novità per Farnese Gioielli è l’oro rosa, che si aggiunge al metallo in versione bianco o giallo. Per l’uomo è stata immaginata la combinazione di oro bianco e diamanti o diamanti neri.

Farnese Gioielli, infine, mette a disposizione della sua clientela un servizio di personalizzazione dedicato, che permette di creare «su misura» accostamenti inediti per abbinamento di oro e pietre.

Anello in oro giallo e rubini
Anello in oro giallo e rubini
Il gambo dell'anello adattabile con il sistema Spine
Il gambo dell’anello adattabile con il sistema Spine
Anello in oro rosa e diamanti
Anello in oro rosa e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti neri
Anello in oro bianco e diamanti neri






Con 200 lotti torna la vendita di Faraone Casa d’Aste




Si torna alla normalità anche per quanto riguarda le vendite all’incanto di gioielli e orologi. Anche se Faraone Casa d’Aste ha fissato per il 14 giugno ancora una vendita in modalità live streaming, come previsto al momento dalle norme di sicurezza sanitaria. D’altra parte, fa notare l’azienda milanese, le aste in Italia nei primi mesi del 2021 hanno registrato fatturati in crescita di +40%, rispetto allo stesso periodo del 2020. Ora che la quotazione dell’oro è tornata a salire, l’interesse per i preziosi come bene rifugio sembra quindi confermata.

Demi-parure di fine XVIII secolo composta da collier con motivo floreale, pendente/spilla da corsetto e pendenti laterali adattati a orecchini, realizzata in argento, oro, diamanti e rubini
Demi-parure di fine XVIII secolo composta da collier con motivo floreale, pendente/spilla da corsetto e pendenti laterali adattati a orecchini, realizzata in argento, oro, diamanti e rubini

Per metà giugno, dunque, la casa d’aste ha completato la raccolta di 200 lotti, presentati sulla piattaforma digitale e la app che ha già consentito di organizzare con efficienza le vendite a distanza, riscontrando da un lato una buona predisposizione da parte del pubblico all’acquisto online e di attirarne di nuovi. I gioielli in asta comprendono marchi eccellenti, come Cartier, Bulgari, Tiffany, Buccellati, oltre a Rolex e a una serie di diamanti.

Anello Art Déco in platino e diamante con un raro zaffiro Ceylon ottagonale di circa 12 carati cangiante, non scaldato
Anello Art Déco in platino e diamante con un raro zaffiro Ceylon ottagonale di circa 12 carati cangiante, non scaldato

Uno dei protagonisti sarà un anello Art Déco in platino e diamante con un raro zaffiro Ceylon ottagonale di circa 12 carati cangiante, non scaldato e accompagnato da certificato della fondazione svizzera SSEF. Altro pezzo da segnalare è un’antica e rara demi-parure di fine XVIII secolo, composta da collier con motivo floreale, pendente/spilla da corsetto e pendenti laterali adattati a orecchini, realizzata in argento, oro, diamanti e rubini incastonati con lamina posteriore.

Pendente Art Nouveau realizzato in Spagna intorno al 1910 firmato Masriera Hs, raffigurante un profilo di dama in oro giallo 18 carati, smalti, diamanti e zaffiri
Pendente Art Nouveau realizzato in Spagna intorno al 1910 firmato Masriera Hs, raffigurante un profilo di dama in oro giallo 18 carati, smalti, diamanti e zaffiri

La lista di lotti di gioielleria di nicchia vanta poi un bracciale ed una spilla firmati Frascarolo della collezione Bestiario, un pendente Art Nouveau realizzato in Spagna intorno al 1910 firmato Masriera Hs, raffigurante un profilo di dama in oro giallo 18 carati, smalti, diamanti e zaffiri e due bracciali anni Cinquanta firmati dallo scultore Giò Pomodoro. È di Tiffany un orologio-spilla in stile Liberty del 1909 in platino, oro, smalti guilloché e diamanti rosette.

Firmata Cartier è una scatola porta sigarette Art Déco realizzata in Francia in oro giallo 18 carati e smalto nero, un raro orologio a clip in oro 18 carati e bachelite datato circa 1920/1930 con astuccio originale.

Orologio spilla di Tiffany
Orologio spilla di Tiffany

Bracciale in oro di Giò Pomodoro
Bracciale in oro di Giò Pomodoro







Katerina Marmagioli, la prima della classe

/




Ha frequentato la London School of Economics, una delle più prestigiose università del mondo. Poi, Katerina Marmagioli ha lavorato in qualità di avvocato in uno degli studi legali di fama mondiale, Simmons & Simmons, a Londra. In seguito, si è occupata di competizione e commercio nell’ambito dell’Unione Europea, con incarichi internazionali in giro per il mondo. In breve: una prima della classe che ha fatto carriera. Ma se ne parliamo si gioiellis.com sapete già che cosa ha deciso di fare da grande: la designer di gioielli, attività che ha iniziato nel 2018.

Anello Anemone in oro giallo 14k incastonato con una grande perla d'acqua dolce circondata da ametista, diamanti, zaffiri blu
Anello Anemone in oro giallo 14k incastonato con una grande perla d’acqua dolce circondata da ametista, diamanti, zaffiri blu

Non si può dire, però, che l’esperienza professionale accumulata non sia servita a nulla. Paesaggi, culture, abitudini dei diversi Paesi del mondo che ha visitato per lavoro sono stata la base ispiratrice per gioielli non stereotipati, dove l’asimmetria dei gioielli trova un inaspettato equilibrio. Ha imparato dagli artigiani locali dei Paesi in via di sviluppo, ma anche da esperti globali. Ha appreso la classificazione delle perle di Tahiti presso la Cook Island Pearl Authority a Rarotonga, Isole Cook, nel mezzo dell’Oceano Pacifico, dove le perle crescono in acque poco profonde e calde. Ma ha anche studiato gli aspetti gemmologici delle perle al Gia (Gemological Institute of America) e si è qualificata come Diamond Grader presso HRD ad Anversa, in Belgio. Infine, ha studiato design di gioielli alla Central Saint Martins di Londra. Insomma, una prima della classe anche nel mondo dei gioielli.

Anello Royal con  ametista viola a taglio ovale circondata da tre citrini a taglio triangolare e 12 diamanti bianchi
Anello Royal con ametista viola a taglio ovale circondata da tre citrini a taglio triangolare e 12 diamanti bianchi
Orecchini in oro giallo, due ametiste verdi (prassiolite), tre peridoti, due topazi azzurri, smalto nero
Orecchini in oro giallo, due ametiste verdi (prassiolite), tre peridoti, due topazi azzurri, smalto nero
Anello Ocean Dive in oro-giallo 14k, topazio blu, iolite, ametista
Anello Ocean Dive in oro-giallo 14k, topazio blu, iolite, ametista
Orecchini Angel con corallo e ambra
Orecchini Angel con corallo e ambra
Pendente Supernova in oro rosa 18 carati con zaffiro, perle e tsavorite
Pendente Supernova in oro rosa 18 carati con zaffiro, perle e tsavorite

Collana in oro giallo 14K e oro-bianco 14K, quarzo trasparente, tre cabochon crisoprasio, un peridoto quadrato, un peridoto ortogonale, un citrino quadrato
Collana in oro giallo 14K e oro-bianco 14K, quarzo trasparente, tre cabochon crisoprasio, un peridoto quadrato, un peridoto ortogonale, un citrino quadrato







L’eredità preziosa di Jessie Thomas

/




Quanti sono i padri che non sarebbero orgogliosi di una figlia che segue le sue orme professionali, magari con maggiore successo? E quello che accade al maestro orafo David Thomas, che vanta una figlia designer, Jessie Thomas, che grazie all’insegnamento paterno ha spiccato il volo nel mondo della gioielleria.

Orecchini in oro giallo con diamanti
Orecchini in oro giallo con diamanti

Jessie Thomas, che vive e lavora a Londra, ha imparato tutto nel laboratorio orafo in cui è praticamente cresciuta (viveva al piano di sopra). Ed è anche il motivo per cui ha conservato un’abilità artigianale nella realizzazione delle sue collezioni. Anche se, prima di ricalcare le orme paterne, la designer ha sperimentato il mercato dell’arte. Tra l’altro, il rapporto professionale con mr Thomas, che in passato ha lavorato per Georg Jensen, continua: l’esperienza dell’orafo è utile alle creazioni della figlia.

Anello con due diamanti taglio pera
Anello con due diamanti taglio pera

Lo stile? Jessie Thomas dice di ispirarsi molto ai designer francesi e italiani degli anni Venti e Trenta. Inoltre, è affascinata dalla tecnica orafa: se la designer impara a utilizzare una tecnica, vuole metterla subito in pratica. Per il momento, invece, nessun fascino proviene da temi molto utilizzati dai gioiellieri, come la natura. Jessie Thomas utilizza oro bianco e giallo riciclato 18 carati, platino e pietre di provenienza sostenibile.

Collana in oro 18 carati con diamanti
Collana in oro 18 carati con diamanti
Collana con diamante e perla
Collana con diamante e perla

Cerchi rimovibili a goccia con lama diamantata 1

Orecchini a cerchio in oro 18 carati e diamanti
Orecchini a cerchio in oro 18 carati e diamanti
Anello curvo in oro 18 carati e diamante
Anello curvo in oro 18 carati e diamante

Orecchini pendenti con cerchi in oro e diamanti
Orecchini pendenti con cerchi in oro e diamanti







Come diventare designer di gioielli




Disegnare gioielli, creare anelli, collane, orecchini, progettare intere collezioni di gioielleria: è un sogno che qualche volta diventa realtà. Ma come si diventa designer di gioielli?

Diventare designer di gioielli non è difficile, ma non è neppure facile: dipende da molti fattori. Ma, prima di tutto, perché volete diventare designer di gioielli? Avete intenzione di aprire la vostra boutique e di trasformarvi anche in gioiellieri? Oppure pensate di cercare lavoro in una grande azienda che produce gioielli? O, infine, vi piacerebbe semplicemente dimostrare la vostra creatività con gioielli artigianali progettati da voi?

Harry Winston, schizzo di anello con granato mandarino
Harry Winston, schizzo di anello con granato mandarino

Diverse opzioni. Anche se progettare gioielli può sembrare un’attività precisa, ideare anelli, orecchini e collane non è sempre la stessa cosa: dipende dal contesto in cui vi potete trovare. Un’attività artigianale, in cui si progettano pochi gioielli realizzati a mano è differente da preparare il design di una collezione per un grande brand. Nel primo caso, per esempio, un artigiano può adattare più facilmente il progetto di un gioiello ai materiali di cui dispone, come la dimensione o la foggia delle pietre. Un’azienda di grandi dimensioni, invece, ha bisogno di progettare gioielli sempre uguali, con dimensioni di pietre standard e più facilmente realizzabili in fase di produzione su larga scala. Inoltre, in una grande azienda il designer crea dopo aver ricevuto le indicazioni sul tipo di gioiello creare, anche sotto il profilo del costo.

Schizzo preparatorio per anello
Schizzo preparatorio per anello

Disegnare gioielli. Insomma, se immaginate l’attività di designer come quella di un pittore che disegna su un cartoncino meravigliosi gioielli con tante pietre colorate, sappiate che non è così. Ma, certo, i designer spesso utilizzano uno schizzo preparatorio per i loro migliori gioielli. Ci vuole una mano d’artista per disegnare un collier con matita e colori a tempera. Tenete conto, però, che non è facile: lo schizzo deve essere molto proporzionato, perché anche la differenza decimo di millimetro, nella realtà, è di grande importanza. Bisogna saper valutare bene le dimensioni di una pietra che si vuole inserire: la maggior parte dei gioielli, per esempio, utilizza gemme di dimensioni predefinite. In ogni caso, nessuno vi impedirà mai di progettare le vostre collezioni partendo da un foglio di carta, una matita e un sottile pennello. Ma, poi, bisogna saper fare anche altro.

Laura Bicego, designer e fondatrice di Nanis
Laura Bicego (a sinistra), designer e fondatrice di Nanis

Dopo il bozzetto. Naturalmente, per creare un gioiello si deve partire da un’idea. In questa fase disegnare dei bozzetti su carta con la matita può essere utile. Ci si avvicina, così, alla progettazione finale del gioiello. Lo schizzo preliminare sarà la base su cui lavorare. Questo è l’inizio del processo creativo. Il secondo passo, invece, è trasformare l’idea, l’estetica del gioiello, in un progetto che sia realizzabile. Il gioiello non deve essere solo piacevole da guardare, ma anche abbastanza robusto nonostante sia composto da pochi grammi di metallo. Inoltre, deve anche essere piacevole da indossare, non troppo pesante o fastidioso a contatto con la pelle. Tutti aspetti che devono essere affinati.

Vanessa Martinelli, designer di Lugano (Svizzera) in una foto pubblicata su Facebook
Vanessa Martinelli, designer di Lugano (Svizzera) in una foto pubblicata su Facebook

Progettazione 3D. Dopo un eventuale schizzo su carta, nella maggior parte dei casi il gioiello deve essere progettato per una produzione industriale. Ci voglio misure precise, che devono essere trasferite ai macchinari di produzione. Ovviamente, il lavoro del designer consiste nel proporre qualcosa di originale, ma anche realizzabile con gli strumenti di cui dispone l’azienda. Naturalmente, se il gioiello è realizzato a mano in modo artigianale sarà importante soprattutto l’occhio esperto di chi lo realizza. Ma normalmente il lavoro artistico su carta è trasformato in uno speciale file Cad (Computer Aided Design) 3D con utilizzo di appositi software. In un determinato tipo di produzione, per esempio, il file può essere successivamente utilizzato per creare un modello in plastica realizzato con una stampante 3D. Questo prototipo è poi utilizzato per realizzare uno stampo in gesso che sarà utilizzato per procedere alla successiva lavorazione del gioiello. Anche quest’ultima parte deve essere ben conosciuta al designer, che deve progettare gioielli che possano effettivamente lavorati. Ma a quel punto il designer sta già pensando alla prossima collezione.

Nikos Koulis
Nikos Koulis, grande designer-gioielliere

La formazione. Insomma, come si diventa designer? Nel mondo della gioielleria non mancano i grandi designer con un percorso autodidatta. Ma sono eccezioni. Per diventare bravi designer non bisogna essere capaci soltanto nel disegno. La fantasia non è sufficiente. Bisogna conoscere tutto il ciclo produttivo del gioiello e, meglio ancora, avere almeno cognizioni di gemmologia. Bisogna sapere, per esempio, la differenza di trattamento tra un opale e un diamante. Inoltre, è evidente, occorre conoscere come si progetta un gioiello. È possibile imparate tutto questo, o quasi, con un apprendistato in una bottega orafa, o direttamente in un’azienda di gioielleria. E sono molti quelli che hanno seguito questa strada, specialmente nei distretti del gioiello, come Valenza in Italia, Ginevra in Svizzera o Pforzheim in Germania. Ma la soluzione migliore è iscriversi a una scuola di gioielleria. Ce ne sono molte, in tutti i grandi Paesi e nelle maggiori città. Una volta usciti dalla scuola, infatti, un piccolo marchio di gioielli potrebbe limitarsi a richiedere un periodo di prova per saggiare le vostre capacità. Ma le grandi aziende del settore possono chiedere prova pratica, organizzare diversi colloqui per saggiare la vostra preparazione e anche un esame scritto. Anche per diventare designer di gioielli, insomma, non basta la creatività: bisogna ampliare le proprie conoscenze.

Garavelli, progettazione Cad
Garavelli, progettazione Cad







Le pietre natura di Brooke Gregson

//




Tra Londra e Los Angeles per realizzare gioielli diversi dal solito. Forse una delle chiavi di lettura per il lavoro di Brooke Gregson è anche la sua esperienza come designer di tessuti accanto agli studi di storia dell’arte. Senza contare che il padre era, pare, un appassionato collezionista di gioielli e questo aiuta. Purtroppo, la designer fa anche parte della schiera di persone convinte che le pietre abbiano poteri curativi (domanda: perché, allora, non venderle in farmacia? Avete mai provato a infilarvi un anello per far passare il mal di testa? Siamo nel 2021…) oltre che all’immancabile astrologia. Ok, lasciamo perdere e guardiamo i gioielli per quello che sono: gioielli.

Anello in oro 18 carati, smalto e diamanti
Anello in oro 18 carati, smalto e diamanti

Opali, acquamarine, zaffiri, rubini e diamanti grezzi accompagnano collane che Brooke Gregson chiama amuleti e visto che li crea deve essere una persona fortunatissima. La designer, nata in California, ha studiato anche a Shoreditch, area artistica di Londra vicino all’altrettanto trendy quartiere di Hoxton, e si è laureata alla Chelsea School of Art. Un viaggio in Giappone, tra i giardini di Kyoto, è stata la molla dell’ispirazione per la collezione 2018, che si ispira ai kimono delle geishe, con l’utilizzo di lacci di seta per i bracciali, ma anche all’architettura di Tokyo. Tutti i gioielli sono realizzati interamente a Londra e Los Angeles.

Orecchini in oro, slice diamonds
Orecchini in oro, slice diamonds
Anello in oro con slice diamond (sezione di diamante grezzo)
Anello in oro con slice diamond (sezione di diamante grezzo)
Bracciale con laccio in seta, oro, diamanti, smalto
Bracciale con laccio in seta, oro, diamanti, smalto
Pendente in oro 18 carati, smalto verde, diamanti
Pendente in oro 18 carati, smalto verde, diamanti
Pendente in oro 18 carati, smalto, diamante
Pendente in oro 18 carati, smalto, diamante
Anello in oro, smalto, slice diamond
Anello in oro, smalto, slice diamond







Le buone azioni di Āzlee

//





Moda, fotografia, le pagine patinate di Glamour e Allure Magazines a New York. Ma, poi, un tuffo nella realtà del Guatemala, sulle rive del Lago Atitlan: per la designer Baylee Ann Zwart, cresciuta tra il Colorado e la California, il cambio di atmosfera è stato radicale. Ma, da quell’esperienza nel Paese centromericano, in un’organizzazione che produceva accessori per il commercio equo e solidale con artigiane donne, è nata l’idea del suo brand di gioielli, Āzlee: parola che è una combinazione del secondo nome, cognome e nome. In ogni caso, in Guatemala ha provato l’ebbrezza di realizzare i suoi primi gioielli assieme agli artigiani locali. E Baylee Ann si è innamorata della gioielleria.

Ciondolo in oro con smeraldo
Ciondolo in oro con smeraldo

Descrive la sua produzione come ispirata all’Art Déco, in modo abbastanza vago, accanto alle forme dei gioielli antichi, come testimonia l’anello con il gufo che rappresenta la dea Atena secondo la mitologia greca. Altra fonte di ispirazione di Āzlee è il mare, anzi, l’oceano. Forse per questo i suoi gioielli in oro 18 carati e platino sono realizzati a Los Angeles con oro da commercio equo e solidale e, soprattutto, riciclato al 100%. Stesso programma solidale per le pietre, con gemme vintage e già utilizzate, per limitare nuove estrazioni. Tra le sue clienti,  Emma Watson, Rihanna, Bella e Gigi Hadid, Zoë Kravitz e Scarlett Johansson.

Anello in oro con diamante taglio smeraldo
Anello in oro con diamante taglio smeraldo
Anello in oro inciso
Anello in oro inciso
Orecchini in oro e smeraldi
Orecchini in oro e smeraldi
Collana in occhio di tigre e oro
Collana in occhio di tigre e oro
Orecchini in oro 18 carati
Orecchini in oro 18 carati

Anello in oro con il gufo simbolo della dea Atena
Anello in oro con il gufo simbolo della dea Atena







In viaggio con i gioielli, ecco i maggiori pericoli




Gioielli in viaggio. Sognate spiagge, monti, città d’arte? Attenzione: prima di partire per le vacanze o per un semplice week end è bene conoscere i pericoli in agguato per i vostri amati gioielli. Se volete sapere quali sono le mosse giuste per proteggere i vostri gioielli durante un viaggio leggete questo articolo.

In viaggio con i gioielli
In viaggio con i gioielli

Qui, invece, parliamo di quali sono i più frequenti pericoli per chi porta a spasso anelli, collane e orecchini. Attenzione: questo non significa che dovete rassegnarvi ad andare in giro senza un ornamento al collo o sulla mano. Semplicemente, dovete fare più attenzione a quelle che sembrano trappole per le viaggiatrici meno attente.

Un piacevole bagno, ma senza gioielli
Un piacevole bagno, ma senza gioielli

Una specie di classifica delle situazioni in cui è più facile perdere di vista i propri gioielli sono stati individuati da una recente indagine condotta da Jewelers Mutual, società specializzata in assicurazioni sui gioielli. Chi meglio di un assicuratore conosce quali sono i problemi delle sue clienti? Il 20% di chi si è rivolto a Jewelers Mutual, infatti, ha detto di aver perso gioielli durante un viaggio o di essere vittima di un furto durante una vacanza. Ecco, quindi, le 6 situazioni di maggior pericolo per chi viaggia con i gioielli.

La spiaggia è nemica dei gioielli
La spiaggia è nemica dei gioielli

1 Gioiello perso in spiaggia. La sabbia è la nemica numero uno dei gioielli. Non solo li rovina quando viene a contatto con metallo e pietre, ma li nasconde spesso in modo irrimediabile. Orecchini e anelli sono i gioielli più a rischio sulla spiaggia. Meglio lasciarli a casa o fare molta attenzione se si passeggia o, peggio, ci si diverte con qualche gioco o sport.

Fare il bagno è piacevole, ma è facile perdere gli anelli
Fare il bagno è piacevole, ma è facile perdere gli anelli

2 Gioiello perso in acqua. Anche l’acqua è un pericolo per i gioielli. E non solo quella del mare. Anche piscine, fiumi e laghi possono inghiottire facilmente i vostri gioielli. La circonferenza delle dita, per esempio, si restringe a contatto con l’acqua sotto i 37 gradi (circa la temperatura corporea) e questo può farvi perdere facilmente un anello. Il nuoto è, inoltre, una delle cause più frequenti per la perdita degli orecchini.

In hotel lasciate i gioielli in cassaforte
In hotel lasciate i gioielli in cassaforte

3 Furto in hotel. Non lasciare gioielli sul comodino di fianco al letto, sul tavolo della stanza d’albergo o in valigia. Ci sono ladri specializzati in questo tipo di furti oltre a indurre in tentazione il personale addetto alle pulizie. Se non è presente nella vostra stanza, ogni hotel ha una cassaforte centrale dove riporre gli oggetti di valore: utilizzatela.

Non imbarcate i gioielli assieme al trolley
Non imbarcate i gioielli assieme al trolley

4 Gioielli smarriti nei bagagli. Purtroppo lo smarrimento di una valigia o di un trolley durante uno spostamento da un aeroporto all’altro non è infrequente. Evitate di riporre nei bagagli oggetti di valore.

Ops! lavandino anello
Ops!

5 I lavandini. Lavarsi le mani è necessario, ancora di più per ragioni sanitarie. Ma i lavandini sono una trappola per gli anelli, che possono cadere nel foro di scarico. Ancora più frequentemente, però, i gioielli sono dimenticati sul bordo di ceramica del lavello.

In viaggio con l'auto
In viaggio con l’auto

6 Furti in auto. Se viaggiate in auto avrete la tentazione di nascondere i gioielli sotto il sedile, in uno scomparto segreto (per voi, ma non per i ladri), o nel portabagagli. Una vera pacchia per i ladri, che in pochi minuti riescono a eseguire una perfetta perquisizione del vostro veicolo. Non lasciate gioielli incustoditi in auto.

Spiaggia a Biarritz
Spiaggia a Biarritz







Gioielli per piacere con María José

//





Un tweet di María José, gemmologa messicana e fondatrice del brandi di gioielli con il suo nome, riassume la sua prospettiva: “Sono così felice di vivere tra Los Angeles e New York”, ha scritto. Originaria di Guadalajara, la designer si è trasferita negli STati Uniti, dove ha frequentato il Gemological Institute of America a New York. Ha anche studiato il design del gioiello a Tribeca, quartiere della Grande Mela, dove ha lanciato la sua Maison María José nel 2014. Insomma, si è perfettamente integrata nella vita americana e anche nello stile: i suoi gioielli, infatti, sono moderni e in linea con quelli che sono i gusti internazionali, con una predilezione per l’utilizzo di smeraldi colombiani.

Orecchini con smeraldi e diamanti su oro bianco 18 carati
Orecchini con smeraldi e diamanti su oro bianco 18 carati

È gioielleria elegante, lussuosa, ma con un tocco di informale. L’obiettivo spiegato dalla Maison, infatti, è di infondere un senso di divertimento nelle collezioni, perché chi acquista un gioiello sia in grado di indossare i pezzi con disinvoltura, tanto quanto in occasioni ufficiali.

Come molti altri suoi colleghi, anche María José Jewelry sostiene le pratiche del commercio equo e solidale e la produzione etica, valori fondamentali del marchio. Tutte le pietre scelte dalla designer provengono da fonti etiche e i suoi gioielli sono realizzati a mano a Los Angeles.

Anello con diamanti champagne
Anello con diamanti champagne
Anello in oro bianco 18 carati con diamanti e smeraldo
Anello in oro bianco 18 carati con diamanti e smeraldo
Anello in oro bianco con rubini e diamante nero
Anello in oro bianco con rubini e diamante nero
Collana in oro giallo 18 carati con smeraldi
Collana in oro giallo 18 carati con smeraldi
Anello in oro bianco con diamanti e zaffiro
Anello in oro bianco con diamanti e zaffiro

Orecchini in oro bianco 18 carati con smeraldi
Orecchini in oro bianco 18 carati con smeraldi







Le cinesi acquistano più gioielli. Per vendetta




Boom degli acquisti di gioielli in Cina. Secondo l’ultimo sondaggio del World Gold Council lo shopping di anelli e collane nel primo trimestre è stato di 119,1 tonnellate, il livello più alto degli ultimi sette anni. Motivo? È l’effetto revenge shopping, cioè recuperare il tempo perso a causa delle restrizioni per il covid con un aumento della spesa. Insomma, una vendetta (revenge significa vendetta) che si consuma con la carta di credito. Secondo Roland Wang, amministratore delegato del World Gold Council Cina, sono tre i fattori che hanno spinto òa domanda di gioielli: il miglioramento delle condizioni economiche grazie alla fine dell’emergenza (in Cina), un prezzo dell’oro leggermente inferiore e le vendite legate alle vacanze.

Modella cinese con gioielli di Annamaria Cammilli
Modella cinese con gioielli di Annamaria Cammilli

In Cina, infatti, il primo trimestre in Cina coincide con la Festa di Primavera, Capodanno e il giorno di San Valentino. E, quest’anno, per la prima volta anche festa della donna è stata motivo di acquisti di gioielli d’oro. In particolare, hanno acquistato popolarità lo stile Gufajin, gioielli in oro con elementi della moda cinese. L’acquisto di gioielli Gufajin proveniva principalmente da donne della classe media con redditi elevati. Ma quest’anno, più giovani donne hanno iniziato a comprare questo genere di gioielli.

Le cinesi amano il lusso
Le cinesi amano il lusso

Gioielleria in Cina
Gioielleria in Cina







Una mamma per leBebè

//




Il marchio di gioielli leBebé è nato 14 anni fa per celebrare la maternità. Inevitabile, quindi, che sia in prima fila anche in occasione della festa della mamma. Il ciondolo con la sagoma bimbo e bimba in oro giallo, bianco o rosa è diventato rapidamente un’icona utilizzata al momento della nascita di un figlio. Ma per celebrare la ricorrenza dedicata alle mamme a essere al centro è la festeggiata.

Bracciale Lock Your Love e Charm Fiore in argento e oro rosa 9 carati
Bracciale Lock Your Love e Charm Fiore in argento e oro rosa 9 carati

Per la mamma leBebè propone un ciondolo personalizzato sul retro con la dedica Grazie mamma e un cuoricino inciso, per arricchire la collezione di charm o il bracciale della linea Lock Your Love, in argento e oro rosa. Tra le proposte non mancano, in ogni caso, anche le classiche creazioni con la sagoma bimba, con il suo design minimal. Per esempio, con i Pavé Mini: sono ciondoli in oro giallo, bianco e rosa e pavé di diamanti. Sempre per la festa della mamma, la sagoma bimba è il leitmotive dell’anello I Girocuore. Prezzi: bracciale Lock Your Love 230 euro, charm Fiore 78. Collana con ciondolo I Pavé Mini 780 euro. Anello: 620 euro.

Anello I Girocuore in oro bianco 18 carati, pavé di diamanti e oro rosa
Anello I Girocuore in oro bianco 18 carati, pavé di diamanti e oro rosa

I Pavé Mini in oro bianco o giallo o rosa 18 carati e pavé di diamanti
I Pavé Mini in oro bianco o giallo o rosa 18 carati e pavé di diamanti







Cartier punta su Torino con un nuovo impianto




Il Piemonte ha il suo fascino. Dopo il maxi investimento di Bulgari sul polo di Valenza un paio di anni fa, ora è la volta di Cartier, che ha deciso di puntare su Torino per un polo manifatturiero di 12 mila metri quadrati, che impiegherà circa 300 addetti. L’investimento è cospicuo: 25 milioni di euro. Secondo la Maison, che fa capo al gruppo svizzero Richemont, quello che sarà realizzato a Torino, più precisamente nel vicino comune di Basse di Stura, sarà un impiando 4.0. Tradotto: sarà molto automatizzato.

Bracciale di Cartier con diamante taglio pera di 63,66 carati e cristallo di rocca
Bracciale di Cartier con diamante taglio pera di 63,66 carati e cristallo di rocca

Cartier è anche il brand più forte del gruppo Richemont, dal punto di vista dei ricavi: il bilancio indica vendite per circa 6 miliardi. I lavori per la costruzione del nuovo impianto dovrebbero durare circa un anno e mezzo. A Torino Richemont anni fa aveva acquistato la storica Antica Ditta Marchisio dalla famiglia Mattioli, che ha continuato a produrre gioielli per Cartier sotto l’insegna manifatturiera del Polo Gioielleria Italia (mentre, a sua volta, Licia Mattioli ha dato vita al brand  Mattioli). Lo spazio produttivo a Torino, però, non basta più: da qui l’esigenza di costruire un nuovo impianto.

La sede di Richemont a Bellevue (Ginevra, Svizzera)
La sede di Richemont a Bellevue (Ginevra, Svizzera)

Anello in oro e corallo, con tre acquamarina taglio smeraldo e diamanti
Anello in oro e corallo, con tre acquamarina taglio smeraldo e diamanti

I tre fratelli Cartier con il padre nel 1922. Da sinistra, Pierre, Louis, Alfred e Jacques Cartier. Credit: Archivi della famiglia Cartier
I tre fratelli Cartier con il padre nel 1922. Da sinistra, Pierre, Louis, Alfred e Jacques Cartier. Credit: Archivi della famiglia Cartier







Il quadrifoglio di Pia Mariani




Ururi è un piccolo paese del Molise dalle antiche tradizioni, dove è diffusa anche la lingua arberesch, parlata dalla minoranza etno-linguistica albanese. Da lì è partita la designer Pia Mariani per un lungo percorso, fino a costruire il suo brand di gioielli che ha sede a Milano. Ma, nonostante viva ora a centinaia di chilometri dal suo luogo di nascita, la designer non scorda le radici storiche di Ururi (parola che significa aurora in arbersch), che si intrecciano attorno all’anno mille con la conquista del normanno Roberto Guiscardo e con un antico monastero di monaci benedettini.

Pendente Quadrifoglio in oro 18 carati e zaffiro
Pendente Quadrifoglio in oro 18 carati e zaffiro

I prati della sua terra hanno ispirato ora la linea di gioielli chiamata il Quadrifoglio, realizzata da un maestro orafo milanese. Tra le foglie del gioiello si trovano gocce di zaffiri naturali di diversi colori e acquamarine. Pia Mariani non è solo una designer di gioielli: ha studiato a Milano ed è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera. Dipinge e ha iniziato a lavorare come designer di moda, tessuti e poster. Dal 1980 al 1985 ha anche lavorato come modella per case di moda come Pims, Soprani, Callaghan e Versace. Ora, però, si dedica interamente alla gioielleria con collezioni come Sheherazade o Five.

Anello Cherie in oro giallo
Anello Cherie in oro giallo
Collana in oro della collezione Five
Collana in oro della collezione Five
Orecchini Gabriel
Orecchini Gabriel
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro giallo della collezione Five
Orecchini in oro giallo della collezione Five

Anello in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti







Quale gioiello scegliere per la festa della mamma




La festa della mamma è una lieta ricorrenza. Ma sapete davvero quale gioiello scegliere per la festa della mamma? Regalare un gioiello è una delle migliori idee per festeggiare la donna più importante della famiglia. Proprio per questo, se volete regalare un gioiello, è necessario scegliere il gioiello giusto. Partiamo dal presupposto, naturalmente, che conosciate bene la mamma (è ovvio). Ma, forse, non avete osservato attentamente le sue scelte in fatto di gioielli. Prima di partire, quindi, il consiglio è di scegliere in ogni caso un gioiello che si adatta allo stile di chi lo riceve. Ecco qualche idea, quindi, per aiutarvi a individuare quale tipo di gioiello può essere più gradito.

Collana di Melania Fumiko
Collana di Melania Fumiko

Le lettere iniziali. Un regalo molto personalizzato può fare immenso piacere. Un esempio classico sono i gioielli che hanno come motivo stilistico le lettere dell’alfabeto. Ce ne sono di tutti i tipi: pendenti per collane, bracciali e perfino anelli. Una collana con un pendente che comprende la lettera iniziale del nome è di sicuro un’idea giusta. Gioielli di questo tipo sono presenti in molte collezioni e con prezzi molto diversi: si fa da gioielli costosi a quelli in argento più abbordabili ai bijoux in metallo. Qualunque sia la misura del vostro portafogli la scelta sarà probabilmente gradita. Considerate anche che nel caso la mamma avesse già un gioiello con le sue iniziali potete optare per un gioiello con le iniziali del figlio o figlia, oppure del partner.

Lettera B
Sicis, ciondolo con la lettera B

Il segno zodiacale. Per chi ci crede, il segno astrologico può essere significativo. Un gioiello ispirato al segno dello zodiaco della mamma è, quindi, un’idea da non sottovalutare. Anche in questo caso si trovano gioielli di tutti i tipi, da quelli costosi a quelli a prezzi accessibili. Ma, se non avete molta esperienza con l’oroscopo, fate attenzione a non sbagliare segno: la mamma potrebbe non perdonarvelo.

Medaglia pendente con il segno del Leone
Medaglia pendente con il segno del Leone by Verdura

Gioiello da ricorrenza. Chi ha qualche possibilità economica in più dovrebbe prendere in considerazione un regalo più tradizionale: il classico gioiello da sfoggiare nelle occasioni importanti. Oro bianco o giallo e diamanti sono l’abbinamento perfetto, se la mamma ama questo genere di gioiello. Orecchini e bracciale (ma non l’anello) sono i candidati al regalo perfetto.

Bracciale a spirale in oro bianco e diamanti di Recarlo
Bracciale a spirale in oro bianco e diamanti di Recarlo

Bijoux allegro. Avete una mamma giovane, che ama vestirsi in modo informale e creativo? Potete cercare un gioiello che la sorprenda, un bijoux colorato, dal design innovativo. È, però, una scelta difficile, perché il gioiello deve adattarsi alla personalità di chi lo riceve.

Orecchini in argento colorato verde e zirconia cubica
Orecchini in argento colorato verde e zirconia cubica by Bottega Veneta

Completare una serie. Potete lasciare perdere tutte le opzioni precedenti e concentrarvi sul gioiello mancante. Quello, cioè, che fa parte della collezione di una Maison, ma che non è presente nel cassetto della mamma. Per esempio, un paio di orecchini se la mamma possiede già un anello, una collana se ha già gli orecchini. Attenzione, però, a scegliere il gioiello giusto per misura e per colore. Ma se conoscete il nome della collezione (è facile che sia così) potete andare sul sicuro.

Collezione Premiere, indossato
Collezione Premiere, by Annamaria Cammilli







Doppia vita per Talita




Il nome Talita significa ragazzina nell’antica lingua aramaica. Oggi indica anche il brand  fondato nel 2019 e con sede a Londra da due (quasi) ragazzine: Talya Shelley e Carolina Aldrovandi. Due donne dinamiche e creative, con buone radici nella società che conta (Carolina, per esempio, in passato è stata fidanzata con il manager di Pirelli Giovanni Tronchetti Provera), ma anche una solida capacità professionale. Carolina Aldrovandi ha seguito un corso di Fashion Design al Politecnico di Milano, per laurearsi poi in management all’Università Bocconi di Milano e lavorare nel marketing di aziende della moda. Talya Shelley, che è direttrice creativa e Ceo, ha studiato alla Parsons School of Design di New York, parla quattro lingue (compreso il turco) e ha fondato la società di consulenza Diamond Connoisseur.

Orecchini in argento placcato oro e cubic zirconia
Orecchini in argento placcato oro e cubic zirconia

Dopo esperienze diverse hanno messo assieme le forze per lanciare Talita, che ha l’obiettivo di proporre gioielli con forme che si ispirano agli anni Settanta e all’Art Deco. Gioielli vivaci, forti, capaci di piacere a chi piace: grandi dimensioni, angoli acuti, glamour. Sono gioielli nuovi, di fascia alta, ma a prezzi accessibili. L’accoglienza è stata positiva e già un buon numero di celebrity, come Rita Ora, Elizabeth Hurley, Ana Girardot, Caroline Vreeland, Bianca Brandolini d’Adda.

Anello in argento placcato oro e cubic zirconia verdi e bianchi
Anello in argento placcato oro e cubic zirconia verdi e bianchi
Anello in argento placcato oro e cubic zirconia
Anello in argento placcato oro e cubic zirconia
Orecchini a bottone in argento placcato oro e cubic zirconia
Orecchini a bottone in argento placcato oro e cubic zirconia
Bracciale in argento placcato oro rosa
Bracciale in argento placcato oro rosa
Earcuff in argento placcato oro rosa  e cubic zirconia
Earcuff in argento placcato oro rosa e cubic zirconia

Pendente in argento placcato oro rosa  e cubic zirconia
Pendente in argento placcato oro rosa e cubic zirconia







State al sicuro con Marla Aaron




Moschettoni, serrature, catene: a New York gli strumenti diventano gioielli con la designer Marla Aaron ♦

Occuparsi della comunicazione di un’azienda, tra giornali in crisi e agenzie di pubblicità in cerca d’identità, di questi tempi non è facile. Potrebbe causare anche stress e insicurezza nei manager che ne sono incaricati. Chissà, forse è stata questa la molla che ha spinto la ex manager Marla Aaron a trasformarsi dopo 25 anni di carriera in designer di gioielli a New York.

Catena in oro 14 carati
Catena in oro 14 carati

E potrebbe essere stata la sua precedente esperienza a suggerire Marla ad adottare come chiave stilistica l’utilizzo di congegni di sicurezza, come moschettoni, lucchetti, catene. Naturalmente, questi strumenti che di solito hanno un utilizzo pratico diventano gioielli realizzati in oro e pietre preziose. Dopo quattro anni di lavoro Marla Aaron ha concepito e prodotto una serie di pezzi che funzionano davvero: i moschettoni, per esempio, si aprono proprio come le chiusure utilizzate nella vita di tutti i giorni. Utilizzarli per un mazzo di chiavi, tuttavia, potrebbe essere un po’ troppo. Tra le proposte di Marla Aaron, in ogni caso, non mancano gioielli tradizionali come bracciali e anelli in oro, con pietre semi preziose come madreperla, lapislazzuli, opale, opale rosa, turchese, cachalong, corniola, onice, carro, malachite, pietra di luna e calcedonio.

Babylock (moschettoni) in oro
Babylock (moschettoni) in oro

Tra le proposte inconsuete di Marla Aaron, però, c’è una più originale delle altre: i gioielli realizzati con fordite. Non avete mai sentito parlare di questa pietre? Ovvio, per la fordite è la vernice accumulata nei reparti verniciatura delle fabbriche Ford, automobili. Nelle fabbriche, sui pavimenti dove dipingono le auto, infatti, la vernice si stratifica e forma una superficie dura, come una pietra. Materiale che è trasformato in gioielli, penne, manici di un coltello e altro. La fordite utilizzata dal brand americano proviene dalla Ford Motor Company tra gli anni 1960 e 1990.

Orecchini con fordite
Orecchini con fordite

Lucchetto a moschettone in oro 14 carati e smalto
Lucchetto a moschettone in oro 14 carati e smalto

Catena in oro 14 carati con pietre semi preziose
Catena in oro 14 carati con pietre semi preziose
Anello in oro 18 carati con pietre cachalong
Anello in oro 18 carati con pietre cachalong

Anello in oro 18 carati con pietre semi preziose
Anello in oro 18 carati con pietre semi preziose







1 22 23 24 25 26 53