galvanica

I segreti della rodiatura

Che cosa è la rodiatura? E come si pulisce un gioiello rodiato? Ecco che cosa dovete sapere sulla rodiatura e quali sono le differenze con un gioiello non rodiato ♦︎

Quante volte avete letto che un gioiello è rodiato, ma non sapete che cosa vuol dire? Se siete tra quelli (tanti) che non conoscono il significato della parola rodiatura, e a che cosa serve il rodio, leggete questo articolo. Servirà a levare ogni dubbio sulla rodiatura, ma insegnerà anche come pulire e conservare i gioielli trattati con il rodio.

A sinistra rodiature, a destra metallo opacizzato
A sinistra la rodiatura, a destra metallo opacizzato

Che cosa è

Come indica la parola, la rodiatura è un procedimento che è utilizzato per i gioielli e utilizza un particolare metallo che si chiama rodio. Si tratta di un metallo raro, bianco, molto resistente. Spesso è utilizzato in lega con il platino per aumentare la durezza di quel metallo. Il rodio non è solo molto resistente, ma è utilizzato anche per rendere più lucidi gli altri metalli. È però molto costoso: il suo prezzo supera quello del platino e dell’oro.

Anello Mezzaluna Collection in oro bianco rodiato nero e diamanti
Al Coro, anello Mezzaluna Collection in oro bianco rodiato nero e diamanti

La rodiatura

La rodiatura di gioielli consiste nella copertura del gioiello con il sottile strato di rodio. Lo spessore minimo dello strato è di 0,1 micron, il massimo di 25 micron. Il rodio è utilizzato spesso per rendere lucido l’oro bianco e, più raramente, l’argento: è, infatti, un procedimento abbastanza costoso. Il metodo per rodiare un gioiello è simile a quello che si utilizza per placcare in oro: è un procedimento galvanico. In pratica, si utilizzano l’elettricità e un bagno in cui si trovano microparticelle di rodio, che ricoprono il metallo del gioiello con un sottilissimo strato. Il risultato è un metallo molto più brillante.

Anello in oro bianco e diamanti della collezione Milano di Pomellato
Anello in oro bianco e diamanti della collezione Milano di Pomellato

Perché si usa la rodiatura

La rodiatura è utilizzata per rendere il gioiello lucente, ma anche perché protegge il metallo dalla corrosione e dall’usura, e preserva l’aspetto originale. Infine, il rodio di solito è tollerato anche dalle persone allergiche, per esempio, al nichel che in passato è stato spesso utilizzato in lega con l’oro. La copertura di rodio evita che la pelle sia a contatto con il metallo del gioiello. Certo, a patto di non essere allergici proprio al rodio…

Bracciale in argento rodiato con diamanti neri. Prezzo: 33.600 euro
Georg Jensen, bracciale in argento rodiato con diamanti neri

Come conservare la rodiatura

Come abbiamo scritto, il processo di rodiatura consiste nella copertura del metallo con una sottile pellicola di rodio. Il rodio è un metallo resistente, certo, ma con il tempo tutto si usura. Per conservare la rodiatura più a lungo, e quindi per mantenere la lucentezza del gioiello, bisogna fare attenzione a non sfregare il metallo contro oggetti che possano graffiarlo. Inoltre, non è consigliabile pulire il metallo con detergenti aggressivi. Meglio un panno molto morbido e semplice acqua, oppure uno spazzolino da denti, a patto che non abbia setole dure.

Bracciale Annali. Diamanti, tanzanite cabochon, oro rodiato
Neha Dani, bracciale Annali. Diamanti, tanzanite cabochon, oro rodiato

Si può fare dopo?

Se avete un gioiello che ha qualche anno e con un metallo opaco, potete rivolgervi a un gioielliere per rendere lucido il metallo con una rodiatura. Il costo dipende (oltre che da quanto vuole incassare il gioielliere) dallo spessore del metallo che è aggiunto al gioiello.

Anello in argento rodiato con finitura oro e cubic zirconia bianchi
Anello in argento rodiato con finitura oro e cubic zirconia bianchi

Come pulire i gioielli placcati oro




I gioielli placcati in oro non sono tutti uguali. Scoprite le differenze e come pulire i gioielli placcati oro ♦︎

Il proverbio insegna: non è tutto oro quel che luccica. Vero. Perché spesso i gioielli di oro ne hanno solo una piccola parte superficiale. A volte piccolissima: si tratta di una sottile, molto sottile patina d’oro che ricopre un altro metallo, come argento, rame, ottone o bronzo. Ma, attenzione, non tutte le coperture in oro sono uguali: ce ne sono di più resistenti o di quelle talmente leggere che minacciano di sparire dopo la seconda spolverata. Quindi, quando acquistate un gioiello, dovete fare attenzione a come è descritto. Perché le differenze sono davvero molte. E se non è fornita una scheda tecnica del gioiello chiedete al produttore o al rivenditore le caratteristiche della lavorazione.

Collana in ottone placcato oro
Rosantica, collana in ottone placcato oro

Oro placcato

Con questa tecnica un sottile strato di oro è applicato su un metallo meno costoso, di solito di rame o argento, ma in qualche caso anche il bronzo. In media la placcatura prevede di ricoprire questi metalli con uno strato di oro di circa 2 micron (cioè 2 millesimi di millimetro) che può essere applicato con diverse tecniche. Il sistema più comune per ottenere la placcatura è l’immersione del gioiello in una vasca riempita con una soluzione che contiene ioni del metallo da applicare, che vanno a integrarsi alla superficie grazie all’azione della corrente elettrica e alla reazione chimica che ne deriva, fenomeno che si chiama elettrolisi. Naturalmente, più è spesso lo strato di oro applicato più la placcatura del gioiello durerà nel tempo. Riassumendo: la galvanica è la tecnica, utilizzata principalmente nel settore industriale, che consente di rivestire un metallo non prezioso con uno strato sottile di metallo più prezioso sfruttando la deposizione elettrolitica.

Consiglio: i gioielli placcati in oro vanno puliti delicatamente con acqua, una goccia di sapone, e asciugati con un panno morbido, senza sfregarli con troppa energia.

Bracciale in galvanica oro rosa
Pianegonda, bracciale in galvanica oro rosa

Gold filled

Questo termine arriva dagli Usa. I gioielli gold filled riportano sul retro la composizione 14K 1/20 G.F. In pratica, sulla superficie dell’oggetto è presente uno strato di oro a 14 carati, con un minimo del 5% a un massimo del 20% del peso dell’oggetto. Rispetto a una semplice placcatura, insomma, il gioiello gold filled ha una maggior percentuale di oro. È quindi più difficile che un graffio faccia emergere il metallo sottostante: un gioiello con questo tipo di copertura non si distinguerà facilmente da un gioiello di solo oro. Ma, attenzione: nel caso di vendita il suo valore sarà inferiore.

Consiglio: Si può pulire un gioiello realizzato con tecnica gold filled con una certa tranquillità: una goccia di sapone liquido in acqua tiepida e uno spazzolino da denti con setole morbide è sufficiente a rendere il gioiello pulito e lucido, dopo avero asciugato con un panno di cotone o, meglio, di tessuto sintetico. Ma attenzione a non strofinare troppo energicamente.

Catena gold filled
Catena gold filled

Vermeil

È un termine francese: il vermeil è argento sterling 925 ricoperto con strati sottili di oro. Mentre la placcatura standard è di circa 2 micron d’oro, un rivestimento di vermeil è in media di 1 micron e mezzo. L’oro utilizzato è di 14 carati. Anche se lo strato di copertura in oro è molto sottile, l’integrazione tra oro e argento funziona molto bene e garantisce una buona resistenza. Anche in questo caso il procedimento utilizzato è quello elettrolitico.

Consiglio: anche in questo caso per la pulizia non utilizzate prodotti chimici aggressivi. Basta acqua tiepida un accenno di sapone e molta delicatezza nel lucidare con un panno morbido.

Anello in vermeil, con una serie di gemme create in laboratorio, tra cui smeraldi, peridoti, diamanti e zaffiri rosa con fiori intagliati di madreperla, gemme e foglie smaltate a mano
Anabela Chan, anello in vermeil, con una serie di gemme create in laboratorio, tra cui smeraldi, peridoti, diamanti e zaffiri rosa con fiori intagliati di madreperla, gemme e foglie smaltate a mano
Tous, anello in vermeil con gemme e perla
Tous, anello in vermeil con gemme e perla
Collezione Baoli, collana con pendente in argento placcato oro
Flora Bhattacharya, collezione Baoli. Collana con pendente in argento placcato oro
Collier Aida, in ottone placcato oro. Prezzo: 1480 euro
Hervé Van der Straeten. Ottone placcato oro 24 carati
Collezione Peggy, bracciale placcato oro giallo con lapislazzulo. Prezzo: 850 dollari
Aurélie Bidermann, collezione Peggy, bracciale placcato oro giallo con lapislazzulo






Tutto sulla doratura




Le tecniche della doratura in gioielleria. Ecco le cose da sapere prima di un acquisto e che cosa fare per non rovinare i gioielli con la doratura ♦︎

Non occorre acquistare un gioiello di oro massiccio per sfoggiare qualcosa di dorato. E non c’è neppure bisogno di ricorrere a gioielli placcati con il metallo giallo. Se volete risparmiare, basta scegliere qualcosa che abbia il colore dell’oro o, meglio, sia ricoperto da uno strato di metallo prezioso. Più o meno sottile, dipende.  Ma fate attenzione a non rovinarlo: ecco le cose da sapere e come pulire i vostri gioielli con dorature. Ma, prima di tutto, che cos’è la doratura? E come si fa?

Guscio di riccio di mare dorato con diamanti
Guscio di riccio di mare dorato con diamanti

La doratura

Ma vi siete mai chiesti come sono realizzati orecchini, anelli e collane che sono all’interno in acciaio o argento e all’esterno color oro? Il metodo più comune di doratura è quello galvanico. È un processo complicato e piuttosto recente: nel passato, infatti, per rendere d’oro i gioielli composta da un altro metallo, si utilizzava il sistema di laminatura, cioè l’applicazione di un sottile foglio di oro sulla superficie sottostante. Per questo non troverete mai un gioiello antico con una doratura galvanica. Ma non galvanizzatevi troppo (è il caso di dirlo). La doratura galvanica è, infatti, un tipo di procedimento elettrochimico piuttosto recente: nel cosiddetto bagno galvanico, un sottile strato di oro viene fatto aderire a un metallo utilizzando la corrente elettrica. Questa corrente trasporta ioni d’oro carichi positivamente e aderisce al metallo dei gioielli che, invece, ha una carica negativa. Il risultato è che si deposita uno strato uniforme e sottile.

Rosato, bracciale in argento 925%, galvanica oro rosa con cuori e cubic zirconia bianchi
Rosato, bracciale in argento 925%, galvanica oro rosa con cuori e cubic zirconia bianchi

Questa lavorazione non è eseguita dalle aziende che progettano e vendono i gioielli, ma da imprese specializzate. Attenzione, però: a volte questo strato è così sottile che può essere molto facilmente cancellato o graffiato. Quindi, sappiate che non tutti i gioielli con la doratura sono uguali: dipende da chi ha eseguito il processo galvanico e da quanto è spesso lo strato di oro ionizzato che ricopre il gioiello. Ovviamente, una doratura maggiore e più resistente si riflette nel prezzo…

La doratura può essere realizzata nel classico colore giallo, oppure rosa o bianco. Ma ci sono lavorazioni galvaniche anche con altri metalli, come il titano o l’argento.

Lyra, anello in argento dorato. Prezzo: 76-88 euro
Bjanca Judith, Lyra, anello in argento dorato

Come pulire i gioielli con la doratura

Dato che la doratura con procedimento galvanico aggiunge solo un sottilissimo strato di polvere d’oro, i gioielli realizzati con questa tecnica non vanno sfregati contro superfici ruvide: è molto facile graffiarli. Per la pulizia, meglio utilizzare acqua tiepida e un panno molto morbido, oppure uno spazzolino da denti, ma con setole naturali. Se il gioiello è molto sporco si può  sciogliere nell’acqua una goccia di sapone liquido neutro.

Pulizia di un anello
Pulizia di un anello

La storia del procedimento galvanico

 Ora è utilizzata in tutto il mondo, ma la doratura galvanica è nata proprio in Italia, nel 1802. Per la precisione, all’università di Pavia, dove Luigi Valentino Brugnatelli ha sperimentato questo procedimento (non in particolare per dorare i gioielli), con l’impiego della neonata pila galvanica, messa a punto da Alessandro Volta del quale Brugnatelli era amico e collaboratore. La soluzione adoperata era a base di fulminato di oro. Quando si dice il destino…

Collana con doratura galvanica
Collana con doratura galvanica
Lebole, anello in argento dorato
Lebole, anello in argento dorato
Bracciale in argento dorato con quarzo
Ottaviani, bracciale in argento dorato con quarzo
Orecchini della collezione Malha, in argento dorato. Prezzo: 130 euro
Liliana Guerreiro, orecchini della collezione Malha, in argento dorato
Ciondolo della collezione Blue Note, in argento dorato e lapislazzulo
Giovanni Raspini, ciondolo della collezione Blue Note, in argento dorato e lapislazzulo
Non sembra un laboratorio orafo, vero? Infatti sono i bagni galvanici della Landi, un'azienda specializzata nella doratura dei gioielli
Non sembra un laboratorio orafo, vero? Infatti sono i bagni galvanici della Landi, un’azienda specializzata nella doratura dei gioielli
Lettere con doratura galvanica
Lettere con doratura galvanica
Prodotti che servono per la lavorazione galvanica
Prodotti che servono per la lavorazione galvanica
Spille dorate
Spille dorate






I gioielli fashion di Dvccio

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Roberta Marinelli e Giovanni Selvi sono fondatori e proprietari del brand Dvccio. Per chi non  è italiano, bisogna specificare che il nome è scritto come fosse in antico latino e, quindi, si pronuncia più facilmente Duccio. Che è anche un tipico nome toscano: infatti, Dvccio ha sede a Sansepolcro, vicino ad Arezzo, uno dei distretti italiani della gioielleria. Non solo: il brand è anche l’espressione di un’azienda che lavora da anni nella gioielleria come fornitrice di catene e altro: il Gruppo Egr Italia, che ha dato vita al marchio Dvccio, presieduto da Giovanni Selvi, mentre Roberta Marinelli è amministratore delegato.

Anello regolabile in argento
Anello regolabile in argento

Dvccio, tra l’altro, ha in programma anche una brand extension con Dvccio Jewel Bag, innovativa linea di borse gioiello, personalizzabili con la propria iniziale. È la stessa filosofia dei gioielli della marca toscana, che ha anche una linea di gioielli con le lettere dell’alfabeto. Dvccio punta su gioielli di moda in bronzo o argento, a volte trattato con galvanica oro, smalto o pietre semipreziose, realizzati a mano. Il brand ha già conquistato il suo spazio in Italia e si è affacciato su mercati esteri in Brasile, Australia e Nuova Zelanda, con buon successo.

Orecchino in argento con lettera A
Orecchino in argento con lettera A
Orecchino in argento finitura rosa
Orecchino in argento finitura rosa
Anello in argento con la lettera A
Anello in argento con la lettera A
Collana della collezione Dea con la lettera A
Collana della collezione Dea con la lettera A
Bracciale Dea rosa con charms
Bracciale Dea rosa con charms

Bracciale in argento con pendente
Bracciale in argento con pendente







Per le novità chiamare il 6229

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Bijoux design e prezzi modici nel catalogo di 6229 Jewels, piccolo brand milanese fondato da Giusy Liguori ♦

Giusy Liguori, fondatrice e designer del neonato brand 6229 arriva dalla moda. Ha lavorato per marchi come Etro, Francesco Scognamiglio, Rena Lange. Ma poi ha sentito il richiamo delle origini famigliari: i suoi nonni hanno aperto la gioielleria nel 1958. E lei, quattro anni fa, ha inaugurato il suo laboratorio nel centro di Milano,a due passi dal quartiere di Brera, anche se la produzione è realizzata a Napoli. Il brand 6229, è la sua presentazione, «ha come obiettivo di creare pezzi singolari e speciali adatti a ciascun individuo mettendo a disposizione del cliente una serie di materiali per poter creare il proprio gioiello su misura».

Girocollo in argento galvanica oro rosa con cubic zirconia neri e quarzo bianco idrotermale
Girocollo in argento galvanica oro rosa con cubic zirconia neri e quarzo bianco idrotermale

Lo stile a cui si ispira è quello degli anni Settanta e Novanta. Ma anche, elenca la designer, arte gotica, neoclassica, Deco, Liberty e contemporanea, la letteratura, l’architettura e le installazioni, i cortometraggi, la musica indie rock, alternative, folk, grunge, gli artisti del calibro di Matthew Barney, Carsten Nicolai, Thomas Saraceno, le tradizioni delle diverse culture e non ultima la sua terra con le sue origini nel Sud Italia. Ecco qualche esempio dei suoi lavori (sono acquistabili anche online) e il filmato realizzato per il lancio delle sue collezioni. Prezzi: dai 60 ai 300 euro in media. G.N.

Anello in argento con galvanica oro rosa e cubic zirconia neri
Anello in argento con galvanica oro rosa e cubic zirconia neri
Orecchini arrotondati in argento martellati con galvanica oro rosa
Orecchini arrotondati in argento martellati con galvanica oro rosa

Collana con maglia a catena, onice nero, ametista e cristallo rosa
Collana con maglia a catena, onice nero, ametista e cristallo rosa

Orecchini art déco in argento placcato oro giallo
Orecchini art déco in argento placcato oro giallo

Anello in argento con galvanica oro giallo
Anello in argento con galvanica oro giallo