Cina

Michela Bruni, Pechino è a Milano

I gioielli di Michela Bruni Reichlin, la designer milanese in stile via Monte Napoleone ♦

Figlia di un ex ambasciatore a Pechino, con una famiglia nota alle spalle, moglie di un designer che lavora a New York (Riccardo Gambaccini): Michela Bruni Reichlin progetta gioielli e li vende nella sua boutique di Milano. Non è un luogo qualunque: si trova in via Monte Napoleone, una delle strade mondiali dello shopping di lusso. Ma i gioielli di Michela Bruni Reichlin hanno anche un altro aspetto che li distingue: sono in bilico tra Oriente e Occidente, frutto dei tanti viaggi in Cina nel periodo (fine anni Novanta) in cui il padre, Paolo Bruni, rappresentava l’Italia. L’esperienza in Cina è anche alla base di alcune delle scelte stilistiche: per esempio, l’utilizzo della giada, ma anche di alcuni motivi iconografici, come draghi o maschere.

Orecchini con diamanti
Orecchini con diamanti

Non è, però, una gioielleria che imita uno stile etnico, anche se ama l’abbinamento di pietre dure come la giada, agata, corallo, onice e turchese all’oro e i diamanti. Insomma, se fosse uno chef, la designer proporrebbe un menu fusion, con ampie varianti: ci sono gioielli che possono essere assimilati alla bigiotteria di lusso, fino a quelli proposti a diverse migliaia di euro. Un altro aspetto da sottolineare: tutti gli orecchini sono composti da due parti, una superiore e un pendente. Sono gioielli intercambiabili, in modo da moltiplicare le combinazioni. In pratica, se si comprano due pezzi se ne ottengono quattro. Un optional apprezzato non solo dalle clienti milanesi.

Collana con corallo
Collana con corallo
Michela Bruni Reichlin
Michela Bruni Reichlin
Orecchini con giada lavanda, rubellite e perle
Orecchini con giada lavanda, rubellite e perle
Orecchini con ametista e quarzo lemon
Orecchini con ametista e quarzo lemon

Harry Winston a Nanchino

Harry Winston, marchio americano di gioielleria di lusso che ora fa capo al gruppo Swatch, apre a Nanchino. È il primo salone di vendita al dettaglio nella città cinese, capoluogo della provincia dello Jiangsu che in passato è stata per lungo tempo la capitale della Cina. Lo store si trova all’interno del Deji Plaza, uno dei principali centri commerciali di lusso a Xinjiekou, quartiere cittadino del business. Il salone, di 213 metri quadri, ospiterà le collezioni di gioielli e orologi di Harry Winston, tra cui i diamanti più pregiati e le gemme più rare oggi disponibili.

Interno dello store Harry Winston a Nanchino
Interno dello store Harry Winston a Nanchino

Siamo lieti di annunciare l’apertura del nostro nuovo salone nella prestigiosa Deji Plaza. Sebbene questa apertura sia la nostra prima a Nanchino, è la nostra settima sede nella Cina continentale. Nanchino è una città rinomata per il suo ruolo nella ricerca, nell’istruzione e nel turismo, e oggi siamo orgogliosi di approfondire le nostre radici in una città nota per la sua ricca storia e cultura, mentre continuiamo a portare il marchio Harry Winston a un nuovo pubblico in tutto il paese.
Nayla Hayek, Ceo di Harry Winston

Collana di diamanti di Harry Winston
Collana di diamanti di Harry Winston

La caratteristica facciata blu navy e oro della Maison è accessibile dall’interno dell’emporio. In tutti gli interni, la palette di colori grigi, caratteristica della Maison, diventa complemento perfetto per le laccature progettate su misura, i mobili in bronzo antico e i lampadari di cristallo su misura, insieme al motivo a stella bianco e nero tipico della Maison.
Collana ispirata alla foresta pluviale. Courtesy: Harry Winston
Collana ispirata alla foresta pluviale. Courtesy: Harry Winston

Damiani nel Four Season di Macao

Dopo le aperture in Corea arriva una nuova iniziativa di Damiani in Cina. L’azienda piemontese si rafforza nel Paese asiatico con l’apertura di un nuovo store presso l’hotel Four Seasons di Macao Sar, gestito da Dfs, catena di luxury travel retail con sede a Hong Kong. Il nuovo store è situato nell’area Gioielleria-Orologeria di lusso all’interno del prestigioso albergo. Il punto vendita offrirà i gioielli del brand come D.Icon, Belle Époque, Margherita e, oltre alle collezioni legate al mondo bridal.

Interno dello store Damiani a Macao
Interno dello store Damiani a Macao

Damiani amplia quindi la propria presenza in Asia, un’area geografica strategica per la crescita del lusso Made in Italy e continua a investire nello sviluppo della distribuzione, come testimoniano le nuove aperture in tutto il mondo. Macao, fino al 1999 colonia portoghese, è una delle regioni amministrative speciali della Cina assieme a Hong Kong. Si trova sul delta del fiume delle Perle e ha un’economia legata ai casinò e al turismo. È anche la regione più densamente popolata del mondo, con una densità di 20.497 persone per chilometro quadrato.

D.Icon in oro e ceramica. Prezzo: 780 euro
D.Icon, anello in oro e ceramica

Alta gioielleria nel fantastico mondo di Aso Leon

L’Occidente conosce troppo poco l’alta gioielleria cinese. Eppure da anni artisti del gioiello, come Aso Leon, producono pezzi eccezionali. E ancora meno occidentali conoscono il distretto di Panyu, che si trova non distante da Hong Kong e vicino alla regione di Guanngzhou, al centro del delta del Fiume delle Perle. Panyu è uno dei principali centri di produzione al mondo, dove si creano ogni anno circa il 60% dei gioielli di tutta la Cina. Buona parte di questi gioielli sono prodotti a Panyu, ma sono venduti con il brand di grandi aziende della gioielleria. Aso Leon ha iniziato a lavorare con i gioielli nel 1995 e gran parte della sua attività riguarda collezioni cosiddette Oem, cioè prodotte per altri marchi.

Anello a forma di fiore in titanio, opale di fuoco, diamanti gialli, tsavorite. Copyright: gioiellis.com
Anello a forma di fiore in titanio, opale di fuoco, diamanti gialli, tsavorite. Copyright: gioiellis.com

Ma Aso ha un’anima creativa molto sviluppata e ha sviluppato una sua tecnica per raggiungere le vette della sua produzione di alta gioielleria. In perfetto spirito cinese si è ispirato alla natura, tradotta in gioielli dall’aspetto che ricorda il fantasy.
Aso Leon. Copyright: gioiellis.com
Aso Leon. Copyright: gioiellis.com

I gioielli sono realizzati in titanio, un metallo difficile da lavorare, ma che consente ardite creazioni, resistenti, leggere e flessibili. Da 2005 utilizza questo metallo in modo molto originale, assieme a diamanti, pietre semi preziose e, naturalmente, giada. Per questo ci tiene a sottolineare che il Made in China si è trasformato in Creato in Cina.

Spilla Butterfly in titanio, diamanti, giada, perle
Spilla Butterfly in titanio, diamanti, giada, perle. Copyright: gioiellis.com
Orecchini con diamanti colorati e tsavorite
Orecchini con diamanti colorati e tsavorite
Choker in titanio e gemme
Choker in titanio e gemme
aso leo spilla in titanio diamanti bianchi ecolorati topazio copyright gioiellis.com 2
Spilla in titanio, diamanti bianchi e fancy, topazio. Copyright: gioiellis.com
Spilla in titanio, diamanti bianchi e colorati
Spilla in titanio, diamanti bianchi e colorati. Copyright: gioiellis.com
Spilla in titanio, zaffiri viola, tsavorite, diamanti
Spilla in titanio, zaffiri viola, tsavorite, diamanti. Copyright: gioiellis.com

Il nuovo sorprendente design A.Win Siu

La Cina in pochi anni è diventata uno dei Paesi con la maggiore concentrazione di designer di gioielli. Ma non solo. Oltre ai tanti gioiellieri che seguono, più o meno, la tradizione classica, sono saliti sul palcoscenico del design creatrici come Xiao Xintong, che ha scelto A.Win Siu come nome della sua Maison. La designer, che ha partecipato a GemGèneve, è una artista del gioiello, ma anche un’illustratrice. I disegni a tema fantasy sono fonte di ispirazione per gioielli altrettanto fantasiosi. L’ultimo tema delle sue collezioni si chiama Light. Ma la luce è vista attraverso i colori delle gemme e del titanio, un metallo che oltre a essere leggero, consente anche di assumere tonalità sorprendenti.

Spilla candy con topazio intagliato, titanio, smalto. Copyright-gioiellis
Spilla candy con topazio intagliato, titanio, smalto. Copyright-gioiellis

Gemme e caramelle di A.Win Siu

Xiao Xintong utilizza la sua fantasia per creare gioielli come le spille a forma di caramelle, che contengono al loro interno preziose gemme. Oppure un anello in titanio, con spessartite, e madreperla ispirato ad antiche incisioni rupestri scoperte in Cina.

Orecchino a forma di saetta, con spinelli e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Orecchino a forma di saetta, con spinelli e diamanti. Copyright: gioiellis.com

La designer ha fondato il suo marchio di gioielli nel novembre 2017 e un anno dopo ha progettato oltre cento pezzi con uno stile molto personale. Nel 2019 è andata in Francia per seguire corsi di artigianato orafo e gestione di brand del lusso. È stato invitata a partecipare alla China International Consumer Products Expo (Hainan Expo) nel maggio 2021 e ha lanciato una collezione di gioielli in co-branding con l’artista coreano Kim Jung Gi. Nella sua bio è citata anche la partecipazione alla mostra speciale di moda e design Peridot – The Gift of Hope, ospitata dal Museo dei gioielli di Shenzhen nell’agosto 2022 e il contributo a The Joy of Color – The Evolution of Jewelry in the Era of the Metaverse and Nts’s nel 2023.

Spilla con granato, smalto, madreperla, zaffiri
Spilla con granato, smalto, madreperla, zaffiri
Spilla in titanio, con diamanti, occhio di gatto cabochon, smalto
Spilla in titanio, con diamanti, occhio di gatto cabochon, smalto
Pendente con peridoto
Pendente con peridoto
Anello in oro, diamanti, smalto
Anello in oro, diamanti, smalto
Xiao Xintong. Copyright: gioiellis.com
Xiao Xintong. Copyright: gioiellis.com

I gioielli dell’anno del Coniglio




Il 2023 inizia il 22 gennaio ed è l’Anno del Coniglio, secondo la tradizione cinese. Il Capodanno cinese è il primo di 16 giorni di festeggiamenti, fino al 5 febbraio. Ma il segno del coniglio accompagnerà tutti i 12 mesi. Il Coniglio (espresso dall’ideogramma 兔), o Lepre, è il quarto animale nel ciclo di 12 anni dello Zodiaco cinese. È un animale tranquillo, molto timido, riflessivo e anche fortunato. L’Anno del Coniglio è associato con il simbolo 卯.

Bona Calvi, anello coniglio
Bona Calvi, anello coniglio

Secondo l’astrologia cinese i nati nell’Anno del Coniglio sono favoriti per carriere come quella di diplomatico o politico. I nati negli anni del coniglio sono anche persone socievoli e fortunate. Ma anche molto sensibili e delicati. Chi crede nell’astrologia cinese e magari anche in quella occidentale, può trovare decine di definizioni e di caratteristiche per chi è destinato a portare con sé tutta la vita le convinzioni altrui. Ma sta di fatto che il segno astrologico, che sia occidentale o cinese, è da millenni anche un motivo di ispirazione per i gioiellieri. Anche per l’anno del coniglio non mancano, quindi, i gioielli con le sembianze del roditore.

Lydia Courteille, anello coniglio in oro rodiato, diamanti, smalto
Lydia Courteille, anello coniglio in oro rodiato, diamanti, smalto
Coniglio in oro bianco e diamanti di Master Exclusive Jewellery
Coniglio in oro bianco e diamanti di Master Exclusive Jewellery
Elemento di Pandora per l'anno del coniglio
Elemento di Pandora per l’anno del coniglio
Can Cleef & Arpels, coniglio in oro rosa madreperla, occhio di tigre
Can Cleef & Arpels, coniglio in oro rosa madreperla, occhio di tigre
Gemelli da polso di Zannetti
Gemelli da polso di Zannetti

Roberto Coin, anello in oro bianco con diamanti brown, zaffiri blu e arancio, granati verdi
Roberto Coin, anello in oro bianco con diamanti brown, zaffiri blu e arancio, granati verdi







Cameo Italiano cresce e punta sull’export




Cameo Italiano, brand campano di gioielli artigianali specializzato nella creazione di cammei, ha chiuso il 2021 superando quota 2,5 milioni di euro di ricavi. Un dato positivo per l’azienda, che è anche il risultato di un forte export: le vendite sui mercati esteri hanno superato il 75% del market share complessivo e che hanno permesso all’azienda di proseguire il suo percorso di sviluppo internazionale. In particolare, i cammei sono piaciuti ai cinesi, dove hanno segnato una crescita del 300% sui dati pre pandemia, con una quota di mercato del 16%. E proprio sulla Cina Cameo Italiano si è posta ambiziosi obiettivi visto che l’azienda di Torre del Greco (che ha un laboratorio al Tarì di Marcianise) nel 2022 vuole aprire cinque negozi monomarca all’interno di centri commerciali di lusso nelle principali metropoli della nazione e ha in programma di aprire un canale di vendita online dedicato al mercato cinese.

Bracciale con cammeo inciso su conchiglia sardonica e argento con galvanica oro
Bracciale con cammeo inciso su conchiglia sardonica e argento con galvanica oro

Per market share, dietro l’Italia (che detiene una quota di mercato di poco inferiore al 25%) si è confermato il Giappone con il 21%, dove Cameo Italiano può contare su una presenza di oltre 30 anni con diversi canali di vendita tra cui 60 negozi all’interno di centri commerciali e 200 retailer indipendenti in tutta la nazione. L’azienda indica anche una sostanziale tenuta negli Stati Uniti, supportata dalla vendita nei luxury mall e dalla presenza dei gioielli Cameo Italiano nei principali canali televisivi di shopping. Come mercato emergente, infine, l’azienda italiana segnala la Sud Corea, con prospettive di crescita interessanti per il futuro. Segnali positivi arrivano anche dall’e-commerce: il sito aziendale, lanciato poco più di un anno fa, ha visto l’80% delle vendite provenienti dall’Italia. Ma l’azienda vuole sviluppare il canale di vendita con investimenti che prevede un focus specifico su quattro Paesi: Usa, Germania, Austria e Svizzera. Il percorso di internazionalizzazione di Cameo Italiano proseguirà con maggiore forza nel 2022 con la presenza dell’azienda campana alle principali manifestazioni fieristiche del settore in Italia e nel mondo. L’azienda sarà presente a Vicenzaoro al padiglione 1 stand 100.

Lavorazione di un cammeo
Lavorazione di un cammeo

Prevediamo una forte crescita nel secondo semestre del 2022 soprattutto in Cina dove siamo solo all’antipasto. Se consideriamo che solamente 6 anni fa il 90% del fatturato proveniva dal mercato italiano possiamo renderci conto del percorso che abbiamo fatto. Oggi siamo un’azienda internazionale e il nostro brand è cresciuto in tutto il mondo: i mercati esteri hanno compreso la filosofia, l’artigianalità dei nostri maestri incisori e lo stile dei nostri gioielli Made in Italy. Da una parte vogliamo consolidare i mercati di successo e puntare su quelli emergenti ampliando i canali di vendita con accordi con distributori locali e negozi per la vendita diretta; dall’altra investiremo sulle risorse umane dove è previsto un piano triennale di assunzioni per sostenere la crescita.
Gino Di Luca, fondatore di Cameo Italiano

Gino Di Luca
Gino Di Luca

Il catalogo di Cameo Italiano comprende oltre 400 creazioni artigianali suddivisi in 32 collezioni con numerose edizioni limitate e creazioni tailor made. All’interno dell’azienda lavorano oltre 40 artigiani che conferiscono ad ogni gioiello uno stile naturalmente italiano nato dall’incontro tra innovazione e storia dell’antica arte della lavorazione del cameo realizzata dai mastri incisori.

Anello con cammeo inciso a mano su argento con galvanica oro
Anello con cammeo inciso a mano su argento con galvanica oro







Yewn, gioielli d’arte con radici nell’antica cultura cinese

///




Qual è il confine tra gioielleria e arte? Dipende. Nel caso di Yewn, gioielliere di Hong Kong, il confine non esiste. I suoi gioielli, pezzi unici, sono fatti per essere indossati solo saltuariamente e, al contrario, per essere ammirati spesso. Dalla fine della monarchia cinese nel 1911, racconda la Maison, i gioielli cinesi erano stati uno spettacolo raro, non solo nel resto del mondo, ma anche nella grande Cina. Yewn si propone di continuare la tradizione millenaria cinese con gioielli contemporanei che né il passato né le generazioni cinesi presenti hanno mai visto prima.

Anello con giada indossato da Michelle Obama
Anello con giada indossato da Michelle Obama

Dickson Yewn, direttore creativo di Yewn, infatti, crea opere d’arte da indossare. Con un lento, minuzioso processo di realizzazione, produce gioielli utilizzando un sofisticato processo artigianale che ricordano le opere prodotte dagli artigiani imperiali e che ora sono esposte nei musei cinesi. Più che gioielliere, insomma, Dickson Yewn è un artista affascinato dalle tradizioni dell’antica Cina. Fino al 1995 Dickson è stato un pittore a tempo pieno. Poi, quasi per caso, ha iniziato a disegnare alta gioielleria per i suoi clienti.

BaDaShanRen, anello in ceramica, con diamante a taglio brillante incastonato in oro bianco 18 carati su ceramica color avorio
BaDaShanRen, anello in ceramica, con diamante a taglio brillante incastonato in oro bianco 18 carati su ceramica color avorio

Tra l’altro, la parola Yewn è il nome del designer, ma anche un gioco di parole: in cinese suona come affinità e fortuna. E anche questo simbolismo è profondamente radicato nella filosofia e cultura cinese, che si ritrova raffigurato nei grandi bracciali in legno riciclato, con fantasie floreali e figure in bassorilievo. Per esempio, la spilla che rappresenta la farfalla Golden Kaiserihind (maschio), Teinopalpus aureus in latino, è stata realizzata con ali anteriori e posteriori in palissandro, zaffiro giallo, granato tsavorite, diamante bianco e nero, oro bianco, le nervature in argento sterling, testa e antenne in onice, granato tsavorite, diamante nero, oro nero rodiato. Infine, torace e addome sono con diamante nero, zaffiro giallo, granato tsavorite, oro nero articolato rodiato, l’apice e margine costale in palissandro e sul retro e spilla si trovano oro rodiato nero, oro giallo.

Spilla a forma di farfalla Teinopalpus Aureus
Spilla a forma di farfalla Teinopalpus Aureus

Bracciale in oro giallo, zaffiri, tsavoriti, diamanti
Bracciale in oro giallo, zaffiri, tsavoriti, diamanti

Anello in oro, smalto, diamanti
Anello in oro, smalto, diamanti
Spilla di Yewn, materiali diversi
Spilla di Yewn, materiali diversi
Bracciale di Yewn
Bracciale di Yewn

Bracciale Dream of the Red Chamber in legno di recupero, diamante brillante, tsavorite e zaffiro giallo, oro giallo 18 carati, argento
Bracciale Dream of the Red Chamber in legno di recupero, diamante brillante, tsavorite e zaffiro giallo, oro giallo 18 carati, argento







I gioielli dell’anno della tigre




Dal bue (2021) alla tigre (2022): c’è una bella differenza. Questo, secondo l’oroscopo cinese, sarà l’anno nel segno del felino più feroce. Ma anche, come sempre, l’occasione per festeggiare il capodanno cinese, o Festa di Primavera, che è l’evento tradizionale più importante non solo in Cina, ma anche in Paesi asiatici come il Vietnam, Malesia, Singapore. La data cambia ogni anno: quest’anno il capodanno cinese è martedì 1 febbraio. Il 2022, quindi, è l’anno della Tigre, un segno che si ripete (come gli altri) ogni 12 anni: l’ultima volta è stata nel 2010.

Paula Crevoshay, spilla di tigre Bainai tempestata di diamanti
Paula Crevoshay, spilla di tigre Bainai tempestata di diamanti

Secondo gli astrologi (ma non occorre essere esperti di stelle per capirlo), la tigre è un simbolo di forza e di coraggio. Se chi è nato in un anno della tigre (1926, 1938, 1950, 1962, 1974, 1986, 1998, 2010) sia davvero forte e coraggioso è tutto da verificare. In ogni caso, per festeggiare il capodanno cinese o, semplicemente, per restare sintonizzati con l’anno astrologico, sono molti i gioielli ispirati al felino con la pelliccia striata: da pezzi di alta gioielleria come quello di Caricato da Paula Crevoshay, ai semplici ciondoli di Pandora. A voi la scelta.

Spilla e bracciale Tiger di Cartier, in oro giallo, onice , diamanti con occhi di smeraldo
Spilla e bracciale Tiger di Cartier, in oro giallo, onice , diamanti con occhi di smeraldo
Mattioli, anello tigre della collezione Urban Animals in oro rosa e quarzo fumé
Mattioli, anello tigre della collezione Urban Animals in oro rosa e quarzo fumé
Anello con testa di tigre di Gucci, con smalto
Anello con testa di tigre di Gucci, con smalto
Charm tigre di Pandora, argento placcato oro 14 carati
Charm tigre di Pandora, argento placcato oro 14 carati

Bracciale tigre di Paolo Piovan, in oro rosa e rubini
Bracciale tigre di Paolo Piovan, in oro rosa e rubini







Georg Jensen in Cina sulle ali di Alibaba




Georg Jensen arriva in Cina sul tappeto volante di Alibaba. La società di gioielli danese ha stretto una partnership con il gruppo hi-tech per lanciare la sua gamma di gioielli sulla piattaforma di e-commerce Tmall. La mossa rappresenta la prima apertura del marchio a un mercato di terze parti nel mercato cinese e muoverà i primi passi in autunno.

Bracciale rigido in oro 18 carati
Bracciale rigido in oro 18 carati by Georg Jensen

Il lancio ci consentirà di abbracciare la scena della vendita al dettaglio online in rapida evoluzione della Cina e di interagire più strettamente con i nostri clienti cinesi. Attualmente, c’è molta scelta quando si acquistano beni di lusso, quindi siamo entusiasti di presentare il nostro marchio guidato dal design in un modo che sia sia conveniente che innovativo. Questo segna l’inizio di un nuovo importante capitolo per noi, ci offre una piattaforma innovativa per raggiungere un nuovo pubblico e continuare a raccontare storie attraverso il nostro linguaggio di design, come abbiamo fatto per oltre un secolo.
Mehul Tank, Ceo di Georg Jensen

Mehul Tank, Ceo di Georg Jensen
Mehul Tank, Ceo di Georg Jensen

Grazie al nuovo flagship store, i consumatori in Cina avranno l’opportunità di scoprire le collezioni del marchio, come gli anelli Fusion impilabili, che possono essere combinati in una miriade di combinazioni, alle collaborazioni di design con i leader del settore, la piattaforma riunirà tutto il meglio dell’universo Georg Jensen.

Con Georg Jensen a bordo, Tmall espande ulteriormente la sua offerta per includere un altro iconico marchio danese, accogliendo più di quello stile nordico sofisticato e senza tempo che i nostri consumatori cinesi apprezzano sempre di più . Siamo orgogliosi di supportare un marchio con uno spirito sostenibile e innovativo così distintivo per espandere la propria presenza in un mercato entusiasmante come la Cina.
Mei Chen, Head of Fashion UK, Nordics and Iberia presso Alibaba Group

Anello Fusion in oro 18 carati
Anello Fusion in oro 18 carati

Anello Daisy in argento rodiato e smalto
Anello Daisy in argento rodiato e smalto







La Concubina Profumata di Lydia Courteille

////




Se Lydia Courteille non esistesse bisognerebbe inventarla. Quale altra artista del gioiello ogni anno fa un viaggio e traduce quello che ha visto e imparato in una collezione che è composta da piccole, fantasiose e preziose sculture? Dopo Paesi come il Guatemala, il Messico o il Sahara, questa volta Lydia Courteille è andata in Cina. Anzi, ha intrapreso un viaggio nel tempo del grande Paese asiatico, nella sua cultura, storia, tradizioni. Il risultato è la collezione di alta gioielleria Concubine Parfumée. Il bello è che l’artista-gioielliera parigina accompagna il suo lavoro con una guida che traccia il percorso creativo in parallelo con quello storico-antropologico.

Collier ispirato ai guerrieri di terracotta, dettaglio. Oro, diaspro, tanzanite, zaffiri, diamanti brown e bianchi
Collier ispirato ai guerrieri di terracotta, dettaglio. Oro, diaspro, tanzanite, zaffiri, diamanti brown e bianchi

Questa volta il punto di partenza è la Via della Seta e il contributo della storia cinese all’arte e all’architettura, alla riflessione religiosa e filosofica. Nel II secolo aC, l’imperatore Han mandò il suo inviato, Zhang Qian, a stringere alleanze con altre tribù, per stabilire sicure rotte commerciali. Le carovane di cammelli partivano da Chang’an, la capitale e terminavano nell’impero dei Parti (odierna Persia) e da lì la seta era trasportata nel Golfo Persico e nel Mar Mediterraneo, fino ad arrivare a Roma. La Cina importava invece vetro, gioielli, cotone.

Anello raffigurante la principessa Iparhan
Anello raffigurante la principessa Iparhan

La leggenda cinese racconta che l’imperatore Qianlong (1735-1796) della dinastia Qing, prese come consorte una ragazza uigura musulmana di nome Iparhan (che significa donna muschiata ed è un complimento). Ancora più notevole della sua bellezza era il profumo che il suo corpo produceva naturalmente. Affascinato, l’imperatore la cercò come consorte imperiale per il suo harem. Fu data in dono all’imperatore e accuratamente scortata fino al palazzo imperiale di Pechino, lavandosi ogni giorno lungo la strada nel latte di cammello per preservarne il misterioso profumo. Al suo arrivo al palazzo imperiale, la fragrante concubina ricevette un giardino e una lussuosa stanza come segno della devozione dell’imperatore Qianlong.

Anello Concubine Parfumée in oro, diamanti, zaffiri, apatite, acquamarina, cavansite, smalto
Anello Concubine Parfumée in oro, diamanti, zaffiri, apatite, acquamarina, cavansite, smalto

Con nostalgia di casa e sconvolta, rimase sconsolata mentre l’imperatore faceva sforzi sempre maggiori per ricreare il suo villaggio lontano, costruendole una moschea, un’oasi in miniatura e un bazar fuori dalle sue finestre nel tentativo di portarle felicità. Alla fine cedette e si innamorò di lui quando inviò messaggeri a Kashgar per tornare con un albero di giuggiole che portava frutti d’oro e la Fragrante Concubina divenne la consorte dell’imperatore. Simbolo di unità nazionale e riconciliazione, il suo corpo è stato riportato nella sua casa di Kashgar, dove ora è sepolta, con una processione di 120 portatori in un viaggio che è durato più di tre anni. Una storia che, nota Lydia Courteille, è ancora rilevante nelle terre di confine desertiche della Cina, dove tra gli uiguri è ancora vivo un sentimento di indipendenza.

Orecchini in oro rodiato nero, zaffiri viola, tsavoriti, zaffiri blu e gialli, giada verde, diamanti neri
Orecchini in oro rodiato nero, zaffiri viola, tsavoriti, zaffiri blu e gialli, giada, diamanti neri

La giada è uno dei materiali scelti dalla designer per questa collezione. Questa pietra per i cinesi simboleggia l’intima alleanza tra estetica e religione e la tradizione attribuisce alla gemma virtù spirituali e morali. Fin dalla preistoria, la giada è stata una sostanza minerale naturale che ha guadagnato lo status di gemma. In Cina, il taglio della giada è una tradizione che risale a circa 6000 anni. È anche un materiale difficile da lavorare perché, a differenza di altre pietre, non si spacca. Per dargli un aspetto liscio e rotondo, l’artigiano deve passare lunghe ore a lucidarlo con un abrasivo. Tenuto in grande considerazione da studiosi e aristocratici cinesi, la giada non era solo un oggetto prezioso: alcune di queste pietre venivano tradizionalmente applicate al corpo per proteggersi dagli influssi dannosi. Negli orecchini della collezione Lydia Courteille ha associato la gru, un uccello, ai fagioli, simboli di prosperità, rinascita, felicità e fertilità.

Pendente Fisherman, in oro, giada, tormalina watermelon, tsavoriti, zaffiri rosa, diamanti
Pendente Fisherman, in oro, giada, tormalina watermelon, tsavoriti, zaffiri rosa, diamanti

I membri reali della dinastia Han furono sepolti in sudari di giada, destinato a preservare i morti nell’aldilà. Si supponeva che la giada, per le sue proprietà magiche, proteggesse il corpo del defunto: un onore riservato ai membri della famiglia reale (e neanche tutti). Partendo da questa tradizione, la designer parigina ha realizzato un pendente in giada, tormalina, tsavoriti, zaffiri rosa e diamanti.

Bracciale in oro rodiato, 2 leoni in giada, 20 tormaline, 52 pietra luna, una piietra luna centrale di 11.60 grammi, 168 tsavoriti, 195 zaffiri, 26 rubini, 376 diamanti bianchi
Bracciale in oro rodiato, 2 leoni in giada, 20 tormaline, 52 pietra luna, una piietra luna centrale di 11.60 grammi, 168 tsavoriti, 195 zaffiri, 26 rubini, 376 diamanti bianchi

Un altro pezzo della collezione, si ispira invece alle 500 grotte di Mogao, che contengono la più ricca collezione al mondo di dipinti, manoscritti e statue buddiste. Le grotte contengono più di 45.000 murales e 2.000 sculture in stucco colorato. La maggior parte è collegata tra loro da balconi, passerelle e corridoi. Con l’aumento del commercio durante la dinastia Han e gli scambi culturali attraverso la Via della Seta, i leoni sono stati introdotti in Cina dagli antichi stati dell’Asia centrale dai popoli di Sogdiana e Samarcanda. Nel buddismo cinese sono spesso raffigurati una coppia di leoni stilizzati, spesso un maschio con una palla e una femmina con un cucciolo, che si pensava proteggessero l’edificio da influenze spirituali dannose. Un bracciale con due leoni di giada scolpita, assieme a tormaline, pietra luna, tsavoriti, zaffiri, rubini e diamanti, si ricollega a questa tradizione.

Collier con pendente ispirato ai guerrieri di terracotta
Collier con pendente ispirato ai guerrieri di terracotta

Un altro gioiello è dedicato al celeberrimo esercito di terracotta composto da 7.000 guerrieri a grandezza naturale e accompagnato da 600 cavalli, 100 carri e una quantità impressionante di archi, frecce, lance e spade, rimasti in perfette condizioni. Queste figure, tutte rivolte a est, avevano il compito di vegliare su Qin Shi Huangi, morto nel 210 a.C. In questo caso il gioiello abbinato è un pendente in oro, diaspro, tanzanite, zaffiri, diamanti neri e brown.

Orecchini in oro, diamanti bianchi, giada, pietra luna, tormaline
Orecchini in oro, diamanti bianchi, giada, pietra luna, tormaline
Anello in oro, diamanti bianchi, tormalina, opale, pietra luna, giada
Anello in oro, diamanti bianchi, tormalina, opale, pietra luna, giada
Anello in oro, diamanti bianchi, tormalina, opale, pietra luna, giada, di lato
Anello in oro, diamanti bianchi, tormalina, opale, pietra luna, giada, di lato
Anello con osso di dinosauro, granato, rubini, diamanti brown e bianchi. 'osso di dinosauro utilizzato per i gioielli è noto come gemma (o osso gemma) ed è stato descritto come uno dei fossili più rari e belli del mondo
Anello con osso di dinosauro, granato, rubini, diamanti brown e bianchi. ‘osso di dinosauro utilizzato per i gioielli è noto come gemma (o osso gemma) ed è stato descritto come uno dei fossili più rari e belli del mondo







Pomellato in Cina con Tmall Luxury Pavilion




Pomellato in Cina con Tmall Luxury Pavilion, il marketplace digitale B2C del Gruppo Alibaba. La maison italiana di gioielli del Gruppo Kering ha firmato un accordo di collaborazione che prevede l’apertura del suo flagship store sulla piattaforma online. La partnership, secondo quanto comunicato, permetterà a Pomellato di consolidare ulteriormente la sua presenza nel mercato cinese, raggiungendo gli oltre 800 milioni di consumatori attivi su Tmall. In Cina, le vendite di oggetti di lusso (inclusi gioielli e orologi) raggiungeranno i 10 miliardi di dollari nel 2020. In un momento in cui i viaggi internazionali, fattore chiave per lo shopping di lusso, sono fortemente limitati, il consumo interno in Cina ha subìto un’impennata favorendo gli acquisti online di prodotti di lusso.

Anelli della collezione Nudo
Anelli della collezione Nudo

Sono molto felice di collaborare con Tmall, che rappresenta un esempio mondiale nel campo dell’e-business ed è una via d’accesso perfetta per un brand di lusso come Pomellato. I nostri gioielli non sono tradizionali, abbracciano le qualità tipicamente milanesi di stile italiano, design chic e tendenza. Abbiamo trovato il partner ideale per portare il nostro brand in Cina e raggiungere persone aperte e attente alla moda.
Stéphane Gerschel, Pomellato Global Brand Managing Director

Pomellato, per questo, passa attraverso la piattaforma Tmall per raccontare la sua storia di eccellenza orafa milanese e di know-how artigianale ai consumatori cinesi, in particolare alle giovani clienti donne under 35 di città come Shanghai, Pechino, Shenzhen, Guangzhou, Hangzhou e Nanjing. Pomellato nasce a Milano nel 1967 grazie all’intuizione dell’erede di una famiglia di orafi, Pino Rabolini, che da subito dato alla Maison un’identità forte e in linea con le ultime tendenze di moda. Ciò ha permesso al brand di crescere rapidamente sia nel mercato italiano che nel panorama della gioielleria internazionale. Pomellato proporrà nello store di Tmall le sue collezioni più iconiche come Nudo e Iconica.

Anelli della linea Iconica by Pomellato
Anelli della linea Iconica by Pomellato

Avere i colori e l’iconicità dei gioielli di Pomellato sulla nostra piattaforma è una prova del valore che i brand riconoscono a Tmall Luxury Pavillion e un motivo di orgoglio per noi e per il Made in Italy. L’alta gioielleria sta vedendo una forte crescita in Cina, c’è un chiaro desiderio da parte dei consumatori di investire in pezzi unici e di valore che durino nel tempo. Pomellato raffigura la sintesi perfetta di tutto questo. Essere al loro fianco per portare la maestria dell’artigianato italiano a tutti i clienti attuali e potenziali è una sfida emozionante.
Christina Fontana, Head of Fashion and Luxury at Tmall Luxury Division, Europe and US, Alibaba Group







Damiani punta sulla Cina, nuovo shop a Shanghai





Damiani prosegue la sua espansione in Asia. Dopo le aperture in Corea ecco un nuovo punto vendita in Cina. Si tratta di uno spazio al piano terra del Shanghai IFC (Shanghai International Finance Center): uno shopping mall esclusivo celebre per essere la frequentata meta degli appassionati d’alta moda e del lusso.

L'ingresso del flagship store Damiani a Shanghai
L’ingresso del flagship store Damiani a Shanghai

Questa nuova importante apertura è una tappa del nostro piano strategico che ha come obiettivo una forte crescita nel mercato cinese attraverso l’apertura di oltre una decina di boutique monomarca Damiani. Questo progetto ambizioso è parte della strategia di espansione della nuova joint venture che abbiamo costruito con il Gruppo Fosun: uno dei più grandi conglomerati privati della Cina continentale. Questa partnership ha anche come obiettivo l’apertura di un centinaio di punti vendita Salvini: marchio di gioielleria del nostro Gruppo che celebra l’Italian Contemporary Jewelry attraverso creazioni eleganti e lineari che si ispirano allo stile delle donne e degli uomini contemporanei, alle loro emozioni e al loro carattere.
Guido Grassi Damiani, presidente del Gruppo Damiani

Guido Damiani
Guido Damiani, presidente del gruppo di Valenza

Il flagship store è tra i pochi marchi d’eccellenza ad avere un’entrata, direttamente  sull’esterno, caratterizzata da un’imponente facciata di oltre 10 metri d’altezza, contraddistinta dal logo Damiani, che introduce e accompagna i visitatori all’interno del negozio. Lo spazio ha anche un’entrata, con otto vetrine espositive, che si affaccia all’interno del mall, nell’area dedicata ai grandi marchi d’alta gioielleria.

Il punto vendita Damiani a Shanghai
Il punto vendita Damiani a Shanghai

All’interno dello spazio si trovano l’essenzialità della cultura orientale incontra la ricchezza stilistica del savoirfaire italiano: gli ambienti, accoglienti e raffinati, sono caratterizzati da componenti di arredo sofisticati e dettagli pregiati. Il metallo brunito si accosta armoniosamente alla pelle morbida e ai velluti raffinati mentre i toni caldi del beige, quelli delicati del tortora e quelli avvolgenti del marrone scaldano l’atmosfera delle boutique. E, naturalmente, i gioielli di Damiani.

Orecchini con diamanti della collezione Margherita
Orecchini con diamanti della collezione Margherita







Le cinesi acquistano più gioielli. Per vendetta




Boom degli acquisti di gioielli in Cina. Secondo l’ultimo sondaggio del World Gold Council lo shopping di anelli e collane nel primo trimestre è stato di 119,1 tonnellate, il livello più alto degli ultimi sette anni. Motivo? È l’effetto revenge shopping, cioè recuperare il tempo perso a causa delle restrizioni per il covid con un aumento della spesa. Insomma, una vendetta (revenge significa vendetta) che si consuma con la carta di credito. Secondo Roland Wang, amministratore delegato del World Gold Council Cina, sono tre i fattori che hanno spinto òa domanda di gioielli: il miglioramento delle condizioni economiche grazie alla fine dell’emergenza (in Cina), un prezzo dell’oro leggermente inferiore e le vendite legate alle vacanze.

Modella cinese con gioielli di Annamaria Cammilli
Modella cinese con gioielli di Annamaria Cammilli

In Cina, infatti, il primo trimestre in Cina coincide con la Festa di Primavera, Capodanno e il giorno di San Valentino. E, quest’anno, per la prima volta anche festa della donna è stata motivo di acquisti di gioielli d’oro. In particolare, hanno acquistato popolarità lo stile Gufajin, gioielli in oro con elementi della moda cinese. L’acquisto di gioielli Gufajin proveniva principalmente da donne della classe media con redditi elevati. Ma quest’anno, più giovani donne hanno iniziato a comprare questo genere di gioielli.

Le cinesi amano il lusso
Le cinesi amano il lusso

Gioielleria in Cina
Gioielleria in Cina







Salvini apre in Corea e accelera in Cina




Dopo le boutique Damiani, il gruppo di Valenza apre in Corea anche un punto vendita del brand Salvini, che controllato dall’azienda guidata da Guido Damiani. Il marchio di gioielleria Salvini è orientato al concetto dell’italian contemporary jewelry con collezioni eleganti e lineari.  Con l’apertura del primo punto vendita in Korea, situato al piano terra del lussuoso Department store Lotte di Seoul, il marchio di gioielleria continua il suo processo di espansione internazionale, e prevede prossime aperture nel mercato cinese.

Anelli della collezione Battito di Salvini
Anelli della collezione Battito di Salvini

Salvini ha infatti recentemente siglato una joint venture con il Gruppo Fosun (uno dei più grandi conglomerati privati cinesi) con l’obiettivo di aprire nei prossimi anni un centinaio di punti vendita in Greater China. Nel corso degli anni, il marchio italiano di gioielleria ha raccontato il proprio stile attraverso campagne di comunicazione all’avanguardia che hanno coinvolto celebrity come le top model Renée Simonsen e Tyra Banks, le attrici Sharon Stone ed Eva Longoria, senza dimenticare protagonisti gli italiani come Raoul Bova, Isabella Rossellini e Francesca Neri.

Guido Damiani
Guido Damiani, presidente del gruppo di Valenza







TTF, dalla Cina con valore




TTF, alta gioielleria creata e pensata in Cina: cresce e sbarca a Parigi ♦

Il mercato dei gioielli in Cina è cresciuto del 22% all’anno. Ora ha rallentato, ma è prevista comunque una media del 5% all’anno secondo la Hsbc (banca anglo cinese) per ognuno dei prossimi tre anni. Questa breve premessa per spiegare come mai in Cina stiano crescendo Maison che non solo producono gioielli, ma si fanno largo nell’alta gioielleria. Come nel caso di Frank Wu, designer che a Shenzhen, città a pochi chilometri da Hong Kong, nel 2008 ha fondato TTF.

Collana Water Rythm, in titanio, giadeite imperiale, 33 rubini, 133 diamanti yellow, 92 diamanti bianchi
Collana Water Rythm, in titanio, giadeite imperiale, 33 rubini, 133 diamanti yellow, 92 diamanti bianchi

La sigla sta per Today, Tomorrow, Forever. In silenzio, ha saputo conquistarsi una fama che è arrivata fino in Occidente: a febbraio 2017 Parigi gli ha dedicato una mostra con alcuni dei suoi pezzi e nella città francese dopo lo sbarco con una boutique in Rue de la Paix, a pochi passi da Place Vendôme. A dire il vero il team di progettazione di TTF raccoglie non solo professionisti cinesi, ma provenienti anche da Italia, Francia, America, Corea e Cina. In tutto, più di 40 designer di talento e 400 artigiani. Lo status è quello che permette a TTF di partecipare stabilmente alla Hall 2.1 di Baselworld, quella riservata ai grandi marchi. Accanto all’alta gioielleria, in ogni caso, TTf si prepara a sfondare nel mercato della fine jewelry, dove è già presente, che ha un pubblico più vasto (e prezzi più abbordabili). Che il dominio delle grandi Maison europee sia minacciato? Margherita Donato

Frank Wu
Frank Wu
Collana From Spring to Autumn in oro rosa, diamanti, giadeite orange, 118 zaffiri rosa
Collana From Spring to Autumn in oro rosa, diamanti, giadeite orange, 118 zaffiri rosa
Collana Gardenia con rubini e diamanti
Collana Gardenia con rubini e diamanti
Collana con perle, diamanti e zaffiro cabochon
Collana con perle, diamanti e zaffiro cabochon
Collana ispirata al ramo di bambù in oro bianco, diamanti, giada
Collana ispirata al ramo di bambù in oro bianco, diamanti, giada
Orecchini in oro bianco, diamanti, rubini, giada
Orecchini in oro bianco, diamanti, rubini, giada
Spilla a forma di fagiano con diamanti, zaffiri, giada
Spilla a forma di fagiano con diamanti, zaffiri, giada
Collana con diamanti e giada
Collana con diamanti e giada
Collana con diamanti e giada
Collana con giada e zaffiri
TTF, alta gioielleria, collana con giada e diamanti
TTF, alta gioielleria, collana con giada e diamanti
Collana in oro rosa con giada bianca
Collana in oro rosa con giada bianca
Spilla con giada, oro rosa, rubini, diamanti
Spilla con giada, oro rosa, rubini, diamanti
Spilla con rubellite, diamanti, oro rosa
Spilla con rubellite, diamanti, oro rosa

Anello Lotus, in oro bianco, diamanti, zaffiro
Anello Lotus, in oro bianco, diamanti, zaffiro







Kelly Xie, dalla Cina con amore

/




La esuberante fantasia della designer cinese Kelly Xie e la sua alta gioielleri ♦︎

È una piccola Maison, ancora poco conosciuta in Europa, ma produce una eccezionale alta gioielleria. Si tratta di Kelly Xie Fine Jewelry, brand fondato nel 2012 a Shanghai, in Cina. Anche in Europa dovrebbe avere la notorietà che merita. La fondatrice, Kelly Xie, ha imparato la lavorazione dei gioielli da un famoso maestro locale, con una particolare attenzione alla tradizionale pittura cinese. Come è tipico dei cinesi, ha lavorato sodo per migliorare le proprie capacità. Il training è durato dieci anni.

Anello China Rose Tianwai, in titanio, smeraldo Muzo, diamanti
Anello China Rose Tianwai, in titanio, smeraldo Muzo, diamanti

Il suo repertorio, spiega, spazia dal tradizionale al free-style e «trasuda immaginazione disinibita». utilizza molte pietre colorate e i suoi gioielli sono, in effetti, quasi la trasposizione di certe pitture tradizionali, ma rielaborate con maggiore vivacità. Questi quadri tridimensionali in oro e pietre preziose sono anche capaci di raccontare storie, ispirate in gran parte al mondo della natura. Inutile aggiungere che la fantasia nel disegno non reggerebbe se non fosse sorretta da una straordinaria capacità di tradurre le idee in gioielli lussuosi. Non a caso tempo fa alcuni gioielli selezionati dalla stessa designer sono stati venduti con successo all’asta di Hong Kong Poly Jewelry a un prezzo elevato. Se da noi Kelly Xie è ancora (per poco) sconosciuta, in Cina è già popolare tra star e celebrità dello spettacolo. Un motivo in più per conoscere il suo lavoro. Giulia Netrese

Spilla Lotus Wind in titanio con opale, pietra luna, tsavorite, zaffiro
Spilla Lotus Wind in titanio con opale, pietra luna, tsavorite, zaffiro
Orecchini Rainforest in oro bianco, diamanti, tsavoriti, smeraldi Muzo
Orecchini Rainforest in oro bianco, diamanti, tsavoriti, smeraldi Muzo
Orecchini in oro e diamanti
Orecchini in oro e diamanti
Spilla con cammeo Figlia del Mare su agata intagliata, oro 18 carati, diamanti, perle
Spilla con cammeo Figlia del Mare su agata intagliata, oro 18 carati, diamanti, perle

Anello farfalla in oro 18 carati, tsavorite, diamanti
Anello farfalla in oro 18 carati, tsavorite, diamanti







Palmiero e la Cina vista da giovani designer 

/




Un grande atelier di alta gioielleria apre le porte allo spirito creativo di giovani designer. Il risultato sono le collezioni ideate nel corso Triennale in Design del Gioiello dell’Istituto Europeo di Design di Torino, in collaborazione con Palmiero Jewellery Design, atelier-laboratorio di Valenza.

La Maison, famosa per le sue creazioni scultoree di alta gioielleria, è stato anche partner dei progetti di tesi per l’anno 2019/20. L’accordo con l’istituto aveva l’obiettivo di progettare gioielli per il mercato cinese, in particolare per un target di donne tra i 25 e i 55 anni. Lo stesso Carlo Palmiero si era confrontato con le giovani designer studentesse dell’ultimo anno di corso dello Ied Torino.

Luca Plamiero (a sinistra) con Carlo Palmiero (a destra)
Luca Plamiero (a sinistra) con Carlo Palmiero (a destra)

Il progetto in collaborazione con Ied Torino è stato un’esperienza molto interessante per la possibilità di interagire con le studentesse e la loro visione, e di portarle in un mondo lontano, quello dell’Oriente. Un progetto ben riuscito, nato dalla volontà di incentivare i giovani ad avvicinarsi a questa nobile arte, che richiede tanta creatività e innovazione per diventare maestri orafi. È importante riabilitare un concetto a cui tengo molto: l’arte del saper fare e il saper fare con arte. È stato curioso e molto emozionante vedere le diverse interpretazioni e sviluppi creativi che ogni studentessa è riuscita a realizzare nel rispetto del brief. Auguro a tutte loro buona fortuna.
Carlo Palmiero, Fondatore di Palmiero Jewellery Design

Fiore di loto della collezione Bloom di Marzia Gasparotto
Fiore di loto della collezione Bloom di Marzia Gasparotto

I gioielli realizzati si ispirano a classici topos culturali cinesi, dalla calligrafia allo zhezhi, dal mahjong al shan shui, fino alla simbologia di elementi naturali, animali e fiori.

Bracciali di Marzia Gasparotto
Bracciali di Marzia Gasparotto

Come la collezione Bloom del progetto di tesi Road to East di Marzia Gasparotto, che ha scelto come idea ispiratrice il fiore di loto: un involucro di petali in oro bianco e ametiste di varia tonalità racchiude un nucleo di opali tendente al celeste. Nella spilla e nel bracciale, un intreccio di ramificazioni dagli eleganti movimenti plastici, ornati da diamanti e perle nere dai toni bluastri, indirizza la luce cangiante in un richiamo all’ambiente acquatico in cui il fiore nasce.

Collana della collezione The Origin di Shuang Liang
Collana della collezione The Origin di Shuang Liang

La collezione The Origin di Shuang Liang parte, invece dall’antica arte calligrafica cinese. I simboli grafici hanno ispirato la collana in oro giallo (di buon auspicio nella cultura della Regno di Mezzo) assieme a orecchini, anello e spilla, in linea con il gusto del mercato orientale per le parure. Le sfumature in pavé nei toni della terra donano giochi di luce alle superfici sinuose dei gioielli, in un omaggio alle pennellate di inchiostro dei caratteri cinesi.

Orecchini di ShuangLiang
Orecchini di ShuangLiang

In rottura con la tradizione è, invece, la collezione di Francesca Azais, che ha messo al centro l’imperfezione, allontanandosi dai canoni estetici che hanno prevalso per secoli sia in Occidente che in Oriente. Concetto che ha ispirato Imperfect, una linea di gioielli che esalta diversità e imperfezione trasformandole in testimoni di unicità. Per esempio con la parure in oro bianco che utilizza l’asimmetria, con la disposizione apparentemente casuale di zaffiri, acquamarina e diamanti in taglio tondo e a navetta.

Francesca Azais, orecchino
Francesca Azais, orecchino

Altra collezione: Good Luck di Dajana Ferrara, che prende spunto dal mahjong, gioco ma anche strumento di socializzazione. Nella collezione piccole tessere sono sovrapposte l’una sull’altra, in una rotazione che abbraccia la parte del corpo per cui è pensato il gioiello. La gradazione delle pietre, incastonate sfumando dai verdi e blu di acquemarine e zaffiri ai bianchi e beige di diamanti incolore e fancy brown, enfatizza ulteriormente le sensazioni visive di volume e movimento. E tra le 13 proposte presentate, Good Luck è stata selezionata da Palmiero Jewellery Design per la realizzazione di un prototipo.

Orecchini di Dajana Ferrara. Foto: Roberto Borgo
Orecchini di Dajana Ferrara. Foto: Roberto Borgo

I progetti di tesi sono il culmine del percorso triennale dei nostri studenti, il trampolino di lancio verso il loro futuro professionale. È il momento in cui sono liberi di esprimere al massimo la loro creatività e le competenze acquisite durante gli studi. Quest’anno più che mai i nostri studenti hanno dimostrato di saper affrontare le sfide, reagendo alle difficoltà e portando a termine la progettazione con coraggio e determinazione, a volte da altri continenti. La prestigiosa collaborazione con Palmiero Jewellery Design ha permesso alle giovani designer di confrontarsi con le richieste di un’azienda eccellenza del settore e con le esigenze di un mercato estero, facendo emergere la loro personalità e passione.
Paola Zini, Direttore Ied Torino

Il packaging dei gioielli disegnati da Dajana Ferrara
Il packaging dei gioielli disegnati da Dajana Ferrara

I progetti in collaborazione con Palmiero Jewellery Design sono stati realizzati da Francesca Azais, Gaia Cozzi, Dajana Ferrara, Elena Frigierio, Marzia Gasparotto, Shuang Liang, Marzia Marangon, Giulia Milan, Arianna Orla, Delia Perna Ruggiero, Giorgia Pezzano, Gavrylyuk Yana, Ilaria Zardo, diplomate del corso Triennale in Design del Gioiello IED Torino, sotto la guida della Coordinatrice del corso Daniela Bulgarelli.

Orecchino di Dajana Ferrara indossato
Orecchino di Dajana Ferrara indossato
Anello di Shuang Liang
Anello di Shuang Liang

Collier di Francesca Azais
Collier di Francesca Azais







Bamboo e orchidee di Diana Zhang

I fiori di Diana Zhang: un capolavoro con smeraldi, 2700 tsavoriti e 5500 diamanti ♦

È stata la prima designer donna, cinese, a essere invitata alla prestigiosa Biennale des Antiquaires di Parigi, nel 2014, a fianco di nomi classici come Boucheron, Cartier , Van Cleef & Arpels. Diana Zhang ha conquistato questo privilegio grazie alla sua arte (non è possibile definirla in altro modo) nel comporre gioielli che sono pezzi di grande valore estetico, oltre che preziosi. La designer cinese che risiede a Hong Kong ha reinterpretato forme e colori delle orchidee trasformandole in spille e collane. La collezione si chiama Orchid King.

Anello in titanio con pavé di diamanti
Anello in titanio con pavé di diamanti

Nata nel Nord-est della Cina, Zhang Diana si è trasferita a Guangzhou con la sua famiglia. Ha poi studiato al Gia e nel 2013, a Baselworld, in Svizzera, ha incontrato Cyrille de Foucaud, amministratore delegato dell’outlet di gioielli francese Martin Du Daffoy. Sono diventati amici e hanno iniziato a lavorare insieme. In un viaggio a Hong Kong, Cyrille de Foucaud ha visitato il laboratorio di Diana e molto apprezzato i suoi disegni sorprendenti: Diana ha progettato una serie di collezioni ispirate da un unico tema: Un anno in Cina. Le stagioni dell’anno e le relative mutazioni di colori si sono trasformate così in pezzi di alta gioielleria. Lo stile è il risultato del matrimonio tra la tradizione orientale e l’evoluzione della gioielleria occidentale. E non è mai banale. La collezione Orchid King, per esempio, ha occupato oltre due anni di lavoro ed è stata realizzata con smeraldi colombiani, 5.500 diamanti e 2.700 tsavoriti, incrostati su una lunetta smaltata di titanio e oro 18 carati.

Anello in titanio con rubini e diamanti
Anello in titanio con rubini e diamanti
Spilla Butterfly in titanio e oro 18 carati con rubini e diamanti
Spilla Butterfly in titanio e oro 18 carati con rubini e diamanti
Anello a quattro petali con pavé di diamanti e smeraldo
Anello a quattro petali con pavé di diamanti e smeraldo
Anello Royal Bamboo, con un diamante giallo di 8,8 carati. In Cina il bamboo è un portafortuna
Anello Royal Bamboo, con un diamante giallo di 8,8 carati. In Cina il bamboo è un portafortuna
Spilla della collezione Orchid King
Spilla della collezione Orchid King
Collana della collezione Orchid King, indossata
Collana della collezione Orchid King, indossata
Collana della collezione Orchid King
Collana della collezione Orchid King
Spilla della collezione Orchid King di Diana Zhang
Spilla della collezione Orchid King di Diana Zhang
Un anno in Cina: Summer, After the Rain
Un anno in Cina: Summer, After the Rain
Un anno in Cina: Winter
Un anno in Cina: Winter
Un anno in Cina: Winter, indossato
Un anno in Cina: Winter, indossato
Un anno in Cina: Winter
Un anno in Cina: Winter

Accordo tra Damiani e Fosun per crescere in Cina




Il cinese Gruppo Fosun (oltre 93 miliardi di dollari di fatturato) ha firmato un accordo con il Gruppo Damiani. Il risultato è la costituzione di una società tra Damiani e Yuyuan, società controllata da Fosun, che si occuperà della distribuzione in Cina (compreso Macau) di due brand italiani: Damiani e Salvini. Per Damiani, che è già presente in Cina, significa la possibilità di una maggiore penetrazione nel mercato asiatico.

Guido Damiani
Guido Damiani

Siamo molto fieri di questa Joint Venture con Fosun perché abbiamo trovato in loro quella stessa passione e quell’approccio imprenditoriale che guida anche le nostre scelte. Siamo certi che siano il partner migliore con cui sviluppare i nostri marchi affinché raggiungano gli appassionati cinesi, un popolo sempre più interessato al lusso e alla gioielleria Made In Italy, sempre più esperto e attento all’alta qualità, allo stile, ma anche all’heritage.
Guido Damiani, presidente del Gruppo Damiani

Zhen Huang, Presidente di Yuyuan Inc. e CEO del Gruppo Yuyuan &Jewelry & Fashion
Zhen Huang, Presidente di Yuyuan Inc. e CEO del Gruppo Yuyuan &Jewelry & Fashion

Il progetto, infatti, prevede l’apertura di oltre una decina di boutique monomarca Damiani e un centinaio di punti vendita Salvini. Fosun, fondata nel 1992, è un colosso che opera nel settore assicurativo, degli investimenti, gestione degli asset e nel settore industriale. Ma negli ultimi tempi il gruppo si è avvicinato al mondo della moda e del lusso, grazie all’acquisizione di brand quali Wolford, produttori di skin wear d’alta gamma ad alta tecnologia, il marchio americano di maglieria St John Knits, l’azienda specializzata nell’abbigliamento sartoriale maschile Caruso e la catena di moda Tom Tailo e soprattutto il recente acquisto di Lanvin, la più antica casa di Alta Moda parigina fondata nel 1889. Inoltre, Fosun è proprietaria dello storico marchio di gioielleria cinese Lao Miao, fondato nel lontano 1906, e ha oggi un fatturato di circa 3 miliardi di dollari, con oltre 2000 punti vendita e gestisce l’International Jewellery Institute Igi, oltre al brand di gioielleria della casa francese Djula.

Xiaoliang Xu, Co-CEO di Fosun International e Presidente di Yuyuan
Xiaoliang Xu, Co-CEO di Fosun International e Presidente di Yuyuan

La boutique Damiani a Hong Kong
La boutique Damiani a Hong Kong







1 2 3