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Bracciali tennis, storia di una partita

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I bracciali tennis sono uno dei gioielli di maggior successo: sono eleganti e facili da indossare. Ma sapete perché si chiamano bracciali tennis? Il loro nome nasce da… ♦︎

Cose da sapere: ogni tanto compaiono nelle collezioni i bracciali tennis. È un tipo di bracciale che è solitamente realizzato in oro e da una fila di brillanti, a volte anche con altre pietre preziose. La linea delle pietre  del bracciale tennis è continua anche se, nel tempo, sono state proposte anche altre versioni. Ma perché si chiama bracciale tennis? È un gioiello che serve per giocare con racchetta e palline? Chi ha deciso di chiamarli così? Che cosa c’entra lo sport del Grande Slam? Ecco la risposta: il bracciale tipo tennis ha una storia piuttosto recente. Non appartiene, cioè, a quelle grandi tradizioni della gioielleria, codificate a partire dell’Ottocento, ma si è affermato relativamente poco tempo fa. Il bracciale tennis, infatti, è nato nel 1987, proprio grazie a una tennista.

Bracciale tennis di Morellato
Bracciale tennis di Morellato

Falcinelli, bracciale tennis con diamanti e smeraldi
Falcinelli, bracciale tennis con diamanti e smeraldi

La linea di diamanti che non ha inizio né fine, in realtà, era associata al desiderio di amore eterno. Infatti, in origine, il suo nome era proprio bracciale eternity, in analogia con lo stesso tipo di anello. Che c’entra il tennis, quindi? Semplice, questo bracciale è diventato famoso perché era indossato sempre da una delle più brave (qualcuno dice anche la più brava) tennista, l’americana Chris Evert. Per dare un’idea, Chris Evert è rimasta costantemente ai vertici del tennis mondiale negli anni Settanta e Ottanta, ed è stata la numero uno nelle classifiche ufficiali per sette anni. Be’, lei adorava i bracciali eternity, che spesso indossava perfino durante le partite. Anzi, si ricorda un episodio buffo: durante un match degli US Open Chris ha perso un bracciale di diamanti firmato Coronet. La partita è stata quindi sospesa per recuperare il prezioso gioiello. Da quel momento il bracciale con diamanti è stato chiamato tennis bracelet. Insomma, il tennis ha sostituito l’eternità, con un colpo di racchetta. Federico Graglia

Chris evert in una recente esibizione per beneficenza
Chris Evert in una recente esibizione per beneficenza

Bracciale tennis con diamanti neri
Bracciale tennis con diamanti neri

Bracciali tennis di Forever Unique
Bracciali tennis di Forever Unique

Pisa Diamanti, bracciale tennis in oro rosa e diamanti
Pisa Diamanti, bracciale tennis in oro rosa e diamanti

Bracciale tennis con zaffiri pastello
Bracciale tennis con zaffiri pastello







Gioielli in streaming con Faraone Casa d’Aste




Asta di gioielli (e non solo) in streaming per Faraone Casa d’Aste. Gli offerenti saranno collegati attraverso la piattaforma di bidding online, via telefono e le consuete offerte scritte. L’appuntamento della casa d’aste, diviso in tre tornate, sarà occasione anche per il lancio di un’ulteriore divisione specifica per i Luxury Goods e che andrà ad affiancare le due già preesistenti dedicate alla vendita di gioielli e orologi. Per questo l’azienda milanese ha inserito all’interno del catalogo, composto da 212 lotti principalmente di alta gioielleria, anche 22 borse femminili a marchio Dior, Chanel, Louis Vuitton e naturalmente Hermès.

Parure di Chopard, collezione Casmir, in oro giallo 18 carati e diamanti
Parure di Chopard, collezione Casmir, in oro giallo 18 carati e diamanti

Ma i gioielli restano il piatto principale del menu. Il catalogo presenta pezzi di grandi Maison, come una parure Panthère di Cartier composta da collana in oro giallo e diamanti taglio a brillante per un peso totale di circa 1 carato e bracciale corredati di astuccio. Altro pezzo forte è una parure di Chopard, collezione Casmir, in oro giallo 18 carati composta da collana, con diamanti taglio brillante, bracciale e orecchini. È presente anche un’ampia selezione di gioielli firmati Buccellati tra i quali spicca un bracciale anni Cinquanta in oro bianco con fili in oro giallo, un anello a fascia firmato Gianmaria Buccellati in oro giallo e bianco 18 carati con diamanti taglio a brillante.

Collana in oro giallo e diamanti di Cartier
Collana in oro giallo e diamanti di Cartier
Anello di Buccellati
Anello di Buccellati
Orecchini in oro giallo 18 carati con diamanti centrali fancy light brownish yellow per un totale di 4,31 carati, contornati da diamanti navette
Orecchini in oro giallo 18 carati con diamanti centrali fancy light brownish yellow per un totale di 4,31 carati, contornati da diamanti navette
Orecchini in oro bianco 18 carati con smeraldi colombiani a cuscino per complessivi 5 carati e diamanti old cushion del peso totale di circa 4,50 carati
Orecchini in oro bianco 18 carati con smeraldi colombiani a cuscino per complessivi 5 carati e diamanti old cushion del peso totale di circa 4,50 carati
Orecchini Belle Époque in platino con perle naturali
Orecchini Belle Époque in platino con perle naturali

Anello in oro giallo 18 carati con spinello rosso ovale centrale, nessuna indicazione di  trattamento termico e diamanti
Anello in oro giallo 18 carati con spinello rosso ovale centrale, nessuna indicazione di trattamento termico e diamanti







È record per Spirit of the Rose

Sotheby’s lo ha chiamato Festival of Wonder, Festival delle meraviglie, che comprendeva sette aste dedicate alle categorie di lusso. E, in effetti, la cifra totale suscita meraviglia: a Ginevra la vendita di gioielli e orologi della casa d’aste ha totalizzato 61,7 milioni di dollari, il 40% venduto online, con 350 lotti venduti in meno di dieci giorni, e con la partecipazione di 800 persone in 54 Paesi. Le più alte vendite a Ginevra in questa stagione, sottolinea Sotheby’s. Merito anche del pezzo più pregiato: il diamante Spirit of the Rose, venduto per 26,6 milioni di dollari, un record.

Il diamante Spirit of the Rose
Il diamante Spirit of the Rose

Il concetto alla base di questo nuovo formato di vendita è stato ispirato dai modi in cui i clienti raccolgono nelle categorie di lusso. Fa anche parte del nostro impegno di utilizzare le più recenti capacità digitali e fisiche per presentare articoli di lusso nel modo più coinvolgente al pubblico locale e internazionale. La risposta dei clienti è stata straordinariamente positiva e i risultati parlano da soli: Sotheby’s ha dominato il mercato del lusso a Ginevra in questa stagione. Siamo entusiasti di continuare a creare questi punti di connessione tra le categorie e non vediamo l’ora che le nostre prossime vendite si terranno a New York il prossimo mese.
Josh Pullan, Amministratore Delegato della Divisione Lusso di Sotheby’s

Diamante di 18,03 carati taglio cuscino venduto per quasi 2 milioni di dollari
Diamante di 18,03 carati taglio cuscino venduto per quasi 2 milioni di dollari

Il diamante, classificato Fancy Vivid Purple-Pink Internally Flawless, ha una dimensione ragguardevole per un rosa: 14,83 carati. La cifra pagata da un animo acquirente rappresenta il prezzo più alto pagato per un gioiello all’asta quest’anno. Il diamante è stato estratto e tagliato da Alrose, uno dei principali produttori mondiali di diamanti, e prende il nome da un celebre balletto russo Spirit of the Rose. La vendita di The Spirit of the Rose è stato il lotto più importante delle aste di gioielli, che hanno raggiunto un totale di 46,5 milioni di dollari, con grandi richieste per i diamanti bianchi (11 in totale le gemme in vendita).

Collana di Graff con diamanti bianchi e rosa a forma di pera e brillante
Collana di Graff con diamanti bianchi e rosa a forma di pera e brillante

Tra i gioielli, oltre a diversi anelli con diamante che hanno attirato l’attenzione dei collezionisti, da segnalare diversi gioielli firmati Graff, tra cui una collana con diamanti a forma di pera e taglio brillante assieme a diamanti taglio brillante di tinta rosa, venduta a quasi mezzo milione di dollari. La parure settecentesca di smeraldi e diamanti appartenuta a  Manuel de Guirior y Portal de Huarte y Edozain, primo marchese de Guirior ha totalizzato quasi 1 milione di dollari. Una spilla di Cartier con diamanti e smeraldi anni Trenta di proprietà di una famiglia nobile è stata venduta a 200.000 dollari.

Parure settecentesca con smeraldi colombiani e diamanti, collezione di Manuel de Guirior y Portal de Huarte y Edozain, primo marchese de Guirior, venduta per circa 1 milione di dollari
Parure settecentesca con smeraldi colombiani e diamanti, collezione di Manuel de Guirior y Portal de Huarte y Edozain, primo marchese de Guirior, venduta per circa 1 milione di dollari
Spilla di Cartier anni Trenta con smeraldi e diamanti
Spilla di Cartier anni Trenta con smeraldi e diamanti

Spirit of Rose, Fancy Vivid Purple-Pink Internally Flawless, 14,83 carati
Spirit of Rose, Fancy Vivid Purple-Pink Internally Flawless, 14,83 carati







Una app per la prossima vendita di Faraone Casa d’Aste




Il covid ha cambiato anche le modalità delle vendite all’asta. E le piattaforme digitali sono diventate un valido sistema per condurre a termine le vendite: anche Faraone Casa d’Aste si è allineata al nuovo trend e in occasione dell’asta a porte chiuse del 10 settembre lancia la sua nuova app, con l’obiettivo di facilitare l’incanto anche su smartphone. Il lancio dell’app segue all’interesse mostrato dagli acquirenti all’asta del 29 giugno, con utilizzo significativo dei dispositivi digitali. L’app di Faraone Casa d’Aste è gratuita e si scarica sull’Apple Store: dovrebbe semplificare l’accesso e l’acquisto durante l’asta e anche post.

Cusi, bracciale in oro giallo 18 carati e platino con diamanti taglio a brillante e huit huit del peso complessivo di circa 2,80 ct e zaffiri carré
Cusi, bracciale in oro giallo 18 carati e platino con diamanti taglio a brillante e huit huit del peso complessivo di circa 2,80 ct e zaffiri carré

La cronologia permetterà all’offerente di analizzare la sua attività nel corso del tempo, studiare con dettaglio i lotti che verranno battuti nelle aste future, richiedere info, segnalare i lotti preferiti monitorandoli grazie ad un sistema di notifiche, oltre ad avere un contatto costante e diretto con la casa d’asta attraverso il proprio iPhone e iPad.

Chantecler, orecchini con diamanti e rubini birmani no heat e diamanti
Chantecler, orecchini con diamanti e rubini birmani no heat e diamanti

All’asta del 10 settembre, in ogni caso, saranno battuti 113 pezzi di gioielleria, di Maison come Cusi, con un bracciale degli anni Cinquanta in platino e oro giallo con diamanti, Chantecler con un paio di orecchini con diamanti e rubini birmani no heat e una spilla con diamanti, perle e corallo. In catalogo si segnalano anche un anello in oro bianco con zaffiro rettangolare Ceylon no heat di 15 carati contornato da diamanti per un totale di 2,50 carati e un bracciale rigido in oro giallo e bianco con diamanti old-cut per 20 carati totali. Una collezione Foglie firmata Mario Buccellati è composta da bracciale rigido, collana e orecchini, mentre di Bulgari sono in vendita un bracciale con charms in oro giallo, un paio di orecchini tubo gas, un anello Bzero in oro bianco con scatola originale. In asta anche pezzi di Pomellato, Tiffany e oggettistica firmata Cartier corredati di scatola originale.

Bracciale della collezione Foglie di Mario Buccellati
Bracciale della collezione Foglie di Mario Buccellati

Anello in oro bianco con zaffiro rettangolare Ceylon no heat di 15 carati contornato da diamanti
Anello in oro bianco con zaffiro rettangolare Ceylon no heat di 15 carati contornato da diamanti

Bracciale firmato Bulgari in oro giallo e bianco 18 carat
Bracciale firmato Bulgari in oro giallo e bianco 18 carat







[Sur]naturel, una super collezione di alta gioielleria Cartier

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Supernaturale significa anche soprannaturale? La nuova collezione di alta gioielleria firmata Cartier permette un’interpretazione ambigua. La collezione si chiama, infatti, [Sur]naturel, parola francese che può essere letta nei due differenti modi. Anche se, poi, il tema dei gioielli è riferito più a una natura esuberante che a un mondo ultrasensoriale.

La collana Tillandsia di Cartier
La collana Tillandsia di Cartier

Flora e fauna, infatti, sono i punti di riferimento del marchio parigino del lusso. Fiori, ma anche elementi naturali come l’acqua, sono rappresentati attraverso una serie di gioielli, pezzi unici, che puntano tutto sulla combinazione tra design esclusivo e pietre di forte impatto: diamanti, smeraldi e zaffiri, ma anche opale, kunzite, corallo, acquamarina, berillo e quarzo. Ci sono pezzi che sono più straordinari di altri, come la collana in oro bianco Tillandsia, che presenta due berilli verdi di forma ovale per un totale di 163,97 carati, un diamante giallo a forma di pera da 0,55 carati e un diamante brown-orange a forma di pera da 0,53 carati, oltre a quarzo rutilato, altri diamanti marroni a forma di pera, altri diamanti gialli con taglio a rosa e, infine, un pavé di diamanti bianchi taglio brillante che coprono le maglie a forma di cono lungo la scollatura.

Collana in platino Hemis, con al centro una kunzite con taglio a cuscino da 71,08 carati, circondata da opali, diamanti bianchi e rosa a taglio brillante
Collana in platino Hemis, con al centro una kunzite con taglio a cuscino da 71,08 carati, circondata da opali, diamanti bianchi e rosa a taglio brillante

Basterebbe solo la collana Tillandsia a rendere super la collezione. Che, in realtà, comprende tanti altri pezzi forti. Come la collana in platino Hemis, con al centro una kunzite con taglio a cuscino da 71,08 carati, circondata da opali, diamanti bianchi e rosa a taglio brillante, oppure la collana in oro bianco Sinopé, con cinque zaffiri ovali del Madagascar per un totale di 39,22 carati. Infine, ma solo per citare alcuni pezzi di grande efficacia, la collana Gharial, impreziosita da 20 smeraldi dello Zambia con la inusuale forma ottagonale, per un totale di 15,44 carati. Quattro degli smeraldi in coppie asimmetriche sono sospesi da due diamanti affusolati per un totale di 4,13 carati. E diamanti con forma quadrata e taglio brillante sono usati in tutta la collana di platino.

Anello Sinopé in oro bianco, diamanti, zaffiro e tanzaniti
Anello Sinopé in oro bianco, diamanti, uno zaffiro Ceylon a forma di 5.03 carati e lapislazzuli
Anello in oro e corallo, con tre acquamarina taglio smeraldo e diamanti
Anello in oro e corallo, con tre acquamarina taglio smeraldo e diamanti
Collana in oro bianco Opheis, con uno smeraldo 53,94 di forma rettangolare con angoli arrotondati, affiancato da due diamanti di forma rettangolare per un totale di 5,42 carati, un diamante di forma triangolare con angoli tagliati di 1,55 carati, con onice e diamanti a taglio brillante
Collana in oro bianco Opheis, con uno smeraldo 53,94 di forma rettangolare con angoli arrotondati, affiancato da due diamanti di forma rettangolare per un totale di 5,42 carati, un diamante di forma triangolare con angoli tagliati di 1,55 carati, con onice e diamanti a taglio brillante
Collana Gharial, con 20 smeraldi a forma ottagonale dello Zambia per un totale di 15,44 carati e diamanti
Collana Gharial, con 20 smeraldi a forma ottagonale dello Zambia per un totale di 15,44 carati e diamanti
Collana in oro bianco Sinopé, con cinque zaffiri ovali del Madagascar per un totale di 39,22 carati. La scollatura del gioiello è a forma di onda arrotondata bordata con lapislazzuli e pavé di diamanti a taglio brillante
Collana in oro bianco Sinopé, con cinque zaffiri ovali del Madagascar per un totale di 39,22 carati. La scollatura del gioiello è a forma di onda arrotondata bordata con lapislazzuli e pavé di diamanti a taglio brillante
Panthère Tropicale indossato
Panthère Tropicale indossato

L'orologio-gioiello da polso Panthère Tropicale. Due punti focali del bracciale sono due acquamarine ottagonali per un totale di 12,71 carati e due tormaline blu ottagonali per un totale di 20,58 carati in varie tonalità. Sono accompagnati da onice e diamanti a taglio brillante incastonati in corallo arancione, tutti montati in oro giallo
L’orologio-gioiello da polso Panthère Tropicale. Due punti focali del bracciale sono due acquamarine ottagonali per un totale di 12,71 carati e due tormaline blu ottagonali per un totale di 20,58 carati in varie tonalità. Sono accompagnati da onice e diamanti a taglio brillante incastonati in corallo arancione, tutti montati in oro giallo







Gioielli di lusso? Ve li presta Vivrelle




Vi piacerebbe sfoggiare un gioiello di Bulgari, ma non avete abbastanza soldi per acquistarlo? O forse preferite Van Cleef & Arpels? Oppure, ancora, di Cartier? Negli Stati Uniti hanno trovato la soluzione: si chiama Vivrelle. L’idea è di Wayne e Blake Geffen ed è molto semplice: un club che offre a chi si iscrive la possibilità di indossare marche di lusso. Per ora il servizio è riservato agli Usa, ma i fondatori progettano di estenderlo ad altri Paesi. A proposito: oltre ai gioielli, Vivrelle propone anche borse, abiti e altri prodotti firmati. L’idea è piaciuta, anche perché consente facilmente di cambiare guardaroba e gioielli indossati.

Bulgari, anello tubogas in oro
Bulgari, anello tubogas in oro

Funziona così: l’iscrizione al club costa un minimo di 99 dollari al mese, oppure 199 o 279. Nel primo caso (Classique) consente di prendere in prestito un articolo al mese con un valore al dettaglio stimato inferiore a 4.000 dollari. Con la seconda opzione (Couture) si può prendere in prestito un articolo al mese con un valore superiore a 4.000 dollari, compresi pezzi rari, unici e in edizione limitata. La terza possibilità aumenta il prestito a due oggetti alla volta: un pezzo dall’armadio Classique e uno oggetto dall’armadio Couture.

Van Cleef & Arpels, orecchini Alhambra
Van Cleef & Arpels, orecchini Alhambra

Uno degli aspetti che hanno riscosso maggiore successo è che abiti o gioielli presi in prestito possono essere tenuti per tutto il tempo desiderato. Le spese di spedizione sono comprese nell’abbonamento. Le lista delle marche di gioielli presenti nel catalogo, che si può sfogliare online, comprende Stephanie Gottlieb, Cartier, Bulgari, Van Cleef & Arpels, Ermete, Chanel, Tiffany, Louis Vuitton, Gucci, oltre a una serie di collane, anelli e bracciali con diamanti messi a disposizione direttamente da Vivrelle.

Bulgari, bracciale in oro, onice e diamanti
Bulgari, bracciale in oro, onice e diamanti
Cartier, anello Panthère
Cartier, anello Panthère
Bracciale di Chanel
Bracciale di Chanel

bracciale Rainbow di Stephanie Gottlieb
bracciale Rainbow di Stephanie Gottlieb







Torna l’appuntamento con Faraone Casa d’Aste 




Terminato il lungo periodo di lockdown torna la voglia di aste di gioielli. Ce ne sono in programma due a Milano, organizzate da Faraone Casa d’Aste. Le date individuate per la vendita sono il 29 giugno e il 20 luglio. Anche se, rispetto agli anni passati, l’emergenza sanitaria dei mesi scorsi ha, però, ridotto di un terzo il numero di pezzi che saranno battuti: sono 200 contro i circa 300 abituali. Bisogna aggiungere che, inoltre, lo svolgimento dei due appuntamenti sarà strettamente regolato dalle disposizioni di sicurezza sanitaria in vigore: saranno a porte chiuse e in diretta streaming, con la partecipazione del pubblico in collegamento telefonico, via web e attraverso offerte scritte.

Anello con rubino birmano non scaldato
Anello con rubino birmano non scaldato

La prima asta, in programma alle 15.30 del 29 giugno, proporrà i primi 100 lotti, suddivisi in gioielleria delle più celebri maison come Buccellati, Cartier, Sabbadini, Chantecler e Cusi, ma anche orologi di marchi come Rolex, Patek Philippe, Cartier e Jaeger LeCoultre. Tra i gioielli, in catalogo spiccano un anello con rubino birmano no heat del peso di 3,80 carati, due anelli con smeraldi colombiani rispettivamente del peso di 6,60 e 6,61 carati, due diamanti di circa 7,70 e 4,02 carati.

anello con smeraldo colombiano
Anello con smeraldo colombiano

Altri pezzi notevoli sono un paio di orecchini in platino, oro bianco e diamanti firmati Chaumet, una spilla Giraffa e un pendente Panthére entrambi Cartier, un bracciale Frascarolo, quattro api Sabbadini e un bracciale serpente anni Ottanta firmato Faraone.

Spilla Ape di Sabbadini
Spilla Ape di Sabbadini

Per gli appassionati di orologi sono in vendita un Rolex Daytona acciaio e oro del 2001, con ancora pellicola e sigillo oltre che scatola e garanzia, un Patek Philippe Tegolino anni Quaranta in oro giallo e un Jaeger LeCoultre Reverso Grand Taille Duoface del 1998 con cassa in oro rosa.

Ape in oro bianco e diamanti
Ape in oro bianco e diamanti
Ape in oro giallo e zaffiri rosa
Ape in oro giallo e zaffiri rosa
Ape in oro giallo e ametista
Ape in oro giallo e ametista
Anello in oro bianco, diamanti e smeraldo
Anello in oro bianco, diamanti e smeraldo
Rolex Daytona
Rolex Daytona

Serpente in oro giallo di Faraone
Serpente in oro giallo di Faraone







Graff superstar all’asta Sotheby’s di Parigi




Amate i gioielli di Graff? A Parigi per voi si presenta un’occasione interessante: l’asta di Fine Jewels organizzata da Sotheby’s il 27 maggio. Per la verità, i gioielli sono tanti: 168 lotti che comprendono pezzi di Bulgari, Boucheron, Buccellati, Cartier, Fabergé, Garrard, Suzanne Belperron e René Boivin, Piaget, Van Cleef & Arpels, eccetera. Ma, su tutti, spiccano i pezzi firmati dal gioielliere londinese Graff.

Collana di diamanti su platino e oro bianco di Graff
Collana di diamanti su platino e oro bianco di Graff

Il più stimato (110.000-140.000 euro) è una eccezionale collana con diamanti a taglio brillante su platino e oro 18 carati. Un altro pezzo di pregio è un anello bombato con un pavé di rubini e diamanti, sempre di Graff. Ancora, orecchini a forma di cerchio traforato con diamanti a forma di pera e taglio brillante, oltre a smeraldi a taglio rotondo, un pendente con decorazioni con pavé di diamanti a taglio brillante, su una catena decorata con diamanti a taglio brillante in una montatura chiusa, una collana con smeraldi e diamanti, anch’essi tutti del gioielliere inglese. Infine, una coppia di orecchini di diamanti e zaffiri blu rotondi e a forma di pera.

Anello con rubini e diamanti di Graff
Anello con rubini e diamanti di Graff

Per chi ama il vintage, tra i tanti gioielli in asta, si fa notare una coppia di orecchini a clip con cristallo di rocca e diamanti, su disegno di Suzanne Belperron e René Boivin del 1930 circa.

Collana con pendente di diamanti
Collana con pendente di diamanti
Collana con pendente di diamanti  e smeraldi
Collana con pendente di diamanti e smeraldi
Orecchini con diamanti e smeraldi
Orecchini con diamanti e smeraldi

Orecchini con diamanti e zaffiri
Orecchini con diamanti e zaffiri

Orecchini con cristallo di rocca intagliato di Suzanne Belperron e René Boivin
Orecchini con cristallo di rocca intagliato di Suzanne Belperron e René Boivin







Dal tramonto all’alba con Anna Maccieri Rossi




Sarebbe facile dire che nel mondo dei gioielli mancava qualcuno che aggiungesse un link con quello dell’orologeria: a colmare la lacuna ci ha pensato Anna Maccieri Rossi. I suoi gioielli, che hanno debuttato nel 2019 a VicenzaOro January, infatti, hanno uno speciale legame con il tema del tempo. Non a caso Maccieri Rossi ha lavorato per marchi del lusso come Cartier, Jaeger-Le Coultre, Bulgari, Tiffany & Co, e Ferragamo come senior watch manager e designer. Anna ha deciso di lanciare la sua linea di gioielleria nel 2018.

Anello Sunset in oro 18 carati e zaffiri
Anello Sunset in oro 18 carati e zaffiri

E non nasconde che il lavoro nel mondo dei misura-tempo continua a fornirle ispirazione. Non solo per la tecnica con la quale sono realizzati i gioielli, ma anche per le idee che stanno dietro le sue collezioni, sempre ispirate al tema del tempo. Per esempio, la collezione Sunset to Sunrise presenta gioielli in oro con zaffiri di colori diversi che segnano simbolicamente il trascorrere delle ore durante la giornata, dall’alba al tramonto. I gioielli sono realizzati a mano in Svizzera e in Italia. E hanno un’ambizione: essere preziosi, ma anche non legati alle mode. Senza tempo, appunto.

Pendente in oro bianco e zaffiri della collezione Ora
Pendente in oro bianco e zaffiri della collezione Ora
Collier in oro giallo e zaffiri della collezione Sunset to Sunrise
Collier in oro giallo e zaffiri della collezione Sunset to Sunrise
Bracciale in oro giallo e zaffiri della collezione Sunset to Sunrise
Bracciale in oro giallo e zaffiri della collezione Sunset to Sunrise
Orecchino Sunrise
Orecchino Sunrise
Orecchino Sunset
Orecchino Sunset

Orecchini Mia in oro bianco e tormalina
Orecchini Mia in oro bianco e tormalina







Zebrak, strisce preziose del passato




I gioielli d’epoca raccolti e messi in vendita dalle due boutique Zebrak, a Londra e principato di Monaco ♦

Se avete una smodata passione per i gioielli antichi, con fascino, introvabili, che abbiano una storia, segnatevi questo indirizzo: 139a New Bond Street, Londra. Oppure, se siete dalle parti della Costa Azzurra, potete andare a Monte Carlo, nel principato di Monaco, al numero 1 di Boulevard du Jardin Exotique. In tutti e due le città troverete una boutique di Zebrak, società fondata nel 1985 da fratello e sorella, Adam e Tracy Zebrak. Con 30 anni di attività alle spalle, invece di progettare nuove linee di gioielli hanno preferito andare a caccia di quelli, i migliori, del passato.

Spilla in oro con smeraldi e rubini
Spilla in oro con smeraldi e rubini

Gioielli che, come i buoni vini, con il passare degli anni migliorano, acquistano ancora più fascino. una professione che riesce bene, perché Adam e Tracy hanno una fantastica conoscenza della gioielleria e degli oggetti d’antiquariato. In questi anni sono riusciti a mettere insieme una delle collezioni più importanti di gioielli, accuratamente selezionati. Tracy ha fatto parte per 30 anni della Gemmological Association of Great Britain ed è stata spesso chiamata dai suoi facoltosi clienti per expertise su gemme e gioielli. Un’attività che le ha permesso di acquistare una profonda esperienza dei gioielli d’epoca. Nelle boutique di Zebrak, che con spirito hanno scelto come brand due zebre, si trova di tutto, da Cartier d’annata a rari gioielli di Lalique. Un piccolo paradiso per appassionati e collezionisti. Federico Graglia

Anello in oro e smeraldi
Anello in oro e smeraldi
Bracciale con diamanti e smeraldo
Bracciale con diamanti e smeraldo
Collana con diamanti e rubini
Collana con diamanti e rubini
Orecchini pendenti con diamanti e rubini
Orecchini pendenti con diamanti e rubini
Collana di Van Cleef e Arpels, 950 circa
Collana di Van Cleef e Arpels, 950 circa
Mauboussin, sautoir con diamanti e gemme intagliate, 1929 circa
Mauboussin, sautoir con diamanti e gemme intagliate, 1929 circa

Orecchini con perle naturali
Orecchini con perle naturali







Sotheby’s record per Tutti i Frutti di Cartier, ecco la storia

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Sotheby’s ha venduto il braccialetto Tutti Frutti di Cartier per 1,34 milioni di dollari. Ed è anche l’occasione per raccontare la storia dei gioielli Tutti i Frutti.

L’asta si è svolta online. Creato intorno al 1930, il gioiello non era mai apparso prima in asta, ma è stato tramandato tra i discendenti di una famiglia americana per più di 30 anni. L’asta ha visto in campo cinque offerenti. Il gioiello Art Déco ha superato di gran lunga la sua stima di 600-800.000 dollari, ed è diventato il pezzo venduto al costo più alto in una asta online, nonché il top record per qualsiasi gioiello venduto all’asta nel 2020.

Il bracciale Tutti i Frutti di Cartier aperto
Il bracciale Tutti i Frutti di Cartier aperto

Il risultato raggiunto per questo braccialetto testimonia il fatto che, anche nelle circostanze più difficili, la richiesta di grandi opere d’arte persiste. I gioielli Tutti Frutti hanno sempre avuto un fascino speciale per i collezionisti, catturando l’interesse dell’Occidente per i pezzi considerati esotici quando viaggiare era relativamente limitato, così come lo è oggi. Ora, ovviamente, possiamo collegarci con il semplice tocco di un pulsante, che ci ha permesso di interagire con gli offerenti in tutto il mondo. Non vediamo l’ora di portare altri grandi gioielli sul mercato nei prossimi mesi mentre espandiamo il nostro calendario di vendite online.
Catharine Becket, responsabile delle aste di Magnificent Jewels di Sotheby’s a New York

Il bracciale indossato
Il bracciale indossato

Le aste online di gioielli Sotheby hanno raccolto 7,4 milioni fino alla fine di aprile 2020, con il 93% di tutti i lotti venduti. Queste vendite, spiega la casa d’aste, attirano regolarmente partecipanti da oltre 30 Paesi e con il 30% di tutti gli offerenti che effettuano transazioni con Sotheby’s per la prima volta. Questo è una tendenza osservata in tutte le aste di gioielli globali nel 2019 (sia dal vivo che online), in cui oltre la metà di tutti gli acquirenti di gioielli ha effettuato le proprie offerte online.

Bracciale Tutti i Frutti in oro bianco, diamanti, smalto, rubini, smeraldi e zaffiri intagliati
Bracciale Tutti i Frutti in oro bianco, diamanti, smalto, rubini, smeraldi e zaffiri intagliati

La storia del bracciale Cartier

Celebrato come il santo graal della gioielleria, il design dei gioielli Tutti i Frutti di Cartier sono gioiose celebrazioni di consistenza, forma e colore, che oggi sono ambite come icone dell’era Art Déco. L’abile disposizione di pietre e diamanti colorati intagliati, insieme alla precisa applicazione dello smalto nero, illustrano in modo univoco il matrimonio tra influenze orientali e occidentali sul design dei gioielli Art Déco.

Cartier ha prodotto gioielli Tutti i Frutti in una varietà di forme, in particolare con i bracciali, i più richiesti. Tutti i gioielli condividono il design con le pietre colorate tagliate con lo stile indiano Moghul, ma ogni pezzo è unico. Il bracciale di Cartier venduto all’asta si distingue, per esempio, per la vivacità delle sue pietre preziose, dominata dai rubini, e dalle linee di smalto nero, applicate su un solo lato, in un’eco dell’asimmetria organica delle gemme scolpite. Il bracciale torna a un’estetica più tradizionale in stile Art Déco con la sua chiusura a diamante incastonata, evidenziata da triangoli di onice e chiusure a forma di chevron.

Dettaglio del bracciale
Dettaglio del bracciale

La prima incursione di Pierre Cartier nello stile Tutti i Frutti nel 1901 fu una collana per la regina Alexandra che, come moglie del re Edoardo VII e per estensione dell’imperatrice consorte dell’India, commissionò un pezzo per completare tre abiti in stile indiano. La collana del maestro gioielliere è riuscita a fondere le sontuose curve e i colori abbaglianti associati al percepito esotismo dell’India con le tecniche di artigianato moderno perfezionate alla Casa di Cartier. La collana aprì le porte alle future commissioni reali e divenne la base per i gioielli più famosi dell’azienda di ispirazione orientale. Tuttavia, questo avvenne dopo il 1911, quando il fratello di Pierre Cartier, Jacques, si avventurò in India.

La chiusura del bracciale con pavé di diamanti
La chiusura del bracciale con pavé di diamanti

Osservando la cultura e le tradizioni esotiche dell’India, la spedizione commerciale di Jacques si sviluppò presto in un percorso educativo che avrebbe influenzato il modo in cui la sua azienda di famiglia avrebbe progettato gioielli per gli anni a venire. Ritornò nel suo laboratorio londinese pieno di ispirazione, incorporando i colori fulgenti e le ricche trame delle pietre preziose Moghul intagliate e diamanti realizzati a Cartier. Dopo essere stati mostrati all’Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes di Parigi del 1925, i gioielli Tutti i Frutti hanno rapidamente guadagnato popolarità tra i collezionisti più alla moda e esigenti della giornata. E ancora oggi sono ricercati dai collezionisti.

Il retro del bracciale, indossato
Il retro del bracciale, indossato







I topazi imperiali di Cartier

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Presentata assieme alla collezione Magnitude di Cartier, la parure Mauna rimane un caso unico nel panorama dell’alta gioielleria. Questi pezzi di alta gioielleria, infatti, ruotano attorno a una gemma speciale: il topazio imperiale. È una pietra conosciuta da pochi, con alta proprietà riflettente, che ha una storia particolare. Si chiama imperiale, infatti, perché il suo nome è legato alla Russia e, precisamente, all’epoca degli zar. Nell’Ottocento, infatti, questo tipo di topazio era estratto nelle miniere dei monti Urali. E solo la famiglia dello zar era autorizzata a indossare le gemme. Di recente questa pietra è stata rivalutata ed è entrata a far parte di collezioni di alta gioielleria, come quella di Cartier.

Anello del set Mauna di Cartier
Anello del set Mauna di Cartier

La Maison francese ha utilizzato il topazio imperiale bicolore (anche se in questo caso provengono dal Brasile), assieme a zaffiri, diamanti e quarzo rutilato, montati su oro bianco. Se il topazio imperiale ricorda gli zar, lo stile di questi gioielli è invece legato al periodo dell’art déco, con virtuosismi geometrici e un aspetto che sarebbe piaciuto a Jeanne Toussaint, la storica designer e direttrice artistica di Cartier tra il 1933 e il 1970.

Bracciale in oro bianco, topazio imperiale bicolore, diamanti
Bracciale in oro bianco, topazio imperiale bicolore, diamanti
Collana della parure Mauna
Collana della parure Mauna

Orecchini in oro bianco, topazi imperiali taglio a pera, diamanti






Le pantere di Cartier a Vienna per Dorotheum





Per un giorno il marchio di Cartier brillerà più a Vienna che a Parigi. La casa d’aste Dorotheum, infatti, ha in programma per il 29 aprile più di 20 selezionati pezzi della Maison francese, oltre a gioielli di Tiffany, Pomellato e diamanti da collezione.

Diadema di Cartier Londra, tempestato da 70 carati di acquemarine
Diadema di Cartier Londra, tempestato da 70 carati di acquemarine

Tra i pezzi più importanti all’asta spicca un diadema di Cartier Londra, tempestato da 70 carati di acquemarine: è considerato il top lot dell’asta. Databile agli anni Trenta, il diadema è dunque una classica realizzazione del periodo art déco, dato che le acquemarine erano molto in voga a quel tempo. Il diadema può essere indossato anche come collier. La stima di questo gioiello di alta qualità è di tra i 34.000 e i 70.000 euro.

Collier Cartier Panthère, in oro bianco 750, brillanti di ca. 3,90 carati totali, uno smeraldo, onice, smalto
Collier Cartier Panthère, in oro bianco 750, brillanti di ca. 3,90 carati totali, uno smeraldo, onice, smalto

Sempre Cartier è presente con la serie Panthère, animale simbolo del gioielliere francese. Collezionisti di tutto il mondo apprezzano questo design. Attrici, duchesse e principisono stati affascinati dal motivo della Pantera. In asta, quindi, sono proposte moltissimi pezzi di questa serie: pendenti, collier, orecchini pendenti e bracciali, tutti con l’inconfondibile pantera. Le stime partono da 6.500 euro per un bracciale, fino a 30.000 per un collier. Le stime proposte sono state spesso superate nelle ultime aste di Dorotheum.

Collier Panthèere di Cartier in oro e onice
Collier Panthèere di Cartier in oro e onice

Vale la pena di ricordare la storia della pantera di Cartier.

La prima apparizione della pantera Cartier è del 1914 su un poster pubblicitario del pittore e illustratore francese George Barbier. Poco dopo Jeanne Toussaint, diventata la direttrice del reparto borse e accessori, e nel 1933 direttrice artistico del settore gioielli della casa parigina, ha dato inizio all’era della pantera. Le creazioni con il nobile predatore simboleggiavano autoconsapevolezza, eleganza e indipendenza, motivi per i quali Jeanne Toussaint poteva identificarsi come la Coco Chanel dell’arte del gioiello. Lei stessa, Jeanne Toussaint, è stata soprannominata da Luis Cartier con il nome di “pantera”. Jeanne ha lavorato per il gioielliere francese fino al 1970 e la sua pantera è fino a oggi inesauribile fonte di ispirazione per le nuove collezioni di Cartier.

Orecchini pendenti Cartier Panthère, oro bianco 750, brillanti di ca. 1,90 carati totali, smeraldi, onice, smalto
Orecchini pendenti Cartier Panthère, oro bianco 750, brillanti di ca. 1,90 carati totali, smeraldi, onice, smalto

Orecchini pendenti Cartier Panthère, oro bianco 750, brillanti di ca. 0,80 carati totali, onice, tsavoriti, smalto
Orecchini pendenti Cartier Panthère, oro bianco 750, brillanti di ca. 0,80 carati totali, onice, tsavoriti, smalto







Sotheby’s Milano, asta online con grandi firme





Dal 6 al 17 marzo Sotheby’s propone un’asta online di gioielli. È Sotheby’s Milano a organizzare la vendita di pezzi provenienti da collezioni private, con pezzi di Maison italiane e internazionali: da Bulgari a Van Cleef & Arpels da Cartier a Ferrari e Pederzani.

Orecchini con diamanti e smeraldi
Orecchini con diamanti e smeraldi

Uno dei pezzi più interessanti è un paio di orecchini pendenti in diamanti e smeraldi (stima 25.000-35.000 euro), mentre il gioiello più pregiato è firmato Scavia: è un anello con diamante (stima 38.000-48.000 euro). Non mancano un nucleo di gioielli d’artista, tra i quali, Dalì, Arnaldo Pomodoro, Giorgio Facchini, Germano, Nado Canuti, Sebastiano Ballo. Le stime vanno dai 1.500 ai  4.000 euro .

Anello con diamante di Scavia
Anello con diamante di Scavia

La raccolta di gioielli Bulgari presenta, tra gli altri Allegra, demiparure con gemme stimata 25.000-35.000 euro: si compone di collana, anello, bracciale e paio di orecchini, incastonati con diamanti, perle coltivate, tormaline, quarzi, peridoti e topazi.

Bulgari, Allegra, parure gemmata
Bulgari, Allegra, parure gemmata

Dopo la recente mostra a Palazzo Reale di Milano dedicata a Van Cleef&Arpels, ecco un set  floreale della Maison composto da spilla e orecchini in legno e diamanti, valutato 9.000-12.000 euro.

Bulgari, Spilla, calcedonio, onice, corallo, diamanti
Bulgari, Spilla, in calcedonio, onice, corallo, diamanti
Van Cleef&Arpels, set in legno e diamanti
Van Cleef&Arpels, set in legno e diamanti







I segreti di Cartier raccontati da una erede della storica famiglia dei gioiellieri francesi




Volete fare un regalo? Potete scegliere Cartier. E non occorre avere a disposizione un grande budget, bastano 31,50 dollari (e un account su Amazon). Certo, a quel prezzo non potete acquistare un gioiello, anche se il libro che racconta la storia della famiglia Cartier, finora poco nota, a suo modo lo è. Insomma, un gioiello letterario per gli amanti dei gioielli.

I tre fratelli Cartier con il padre nel 1922. Da sinistra, Pierre, Louis, Alfred e Jacques Cartier. Credit: Archivi della famiglia Cartier
I tre fratelli Cartier con il padre nel 1922. Da sinistra, Pierre, Louis, Alfred e Jacques Cartier. Credit: Archivi della famiglia Cartier

Oltretutto, a scrivere il libro, che è in lingua inglese e si intitola The Cartiers: The Untold Story of the Family Behind the Jewelry Empire (Ballantine Books, 656 pagine), è una discendente della dinastia dei grandi gioiellieri francesi, Francesca Cartier Brickell.

he Cartiers: The Untold Story of the Family Behind the Jewelry Empire
he Cartiers: The Untold Story of the Family Behind the Jewelry Empire

Ora Cartier fa parte del gruppo svizzero Richemont, che fa capo all’imprenditore sudafricano Johann Peter Rupert. Ma la famiglia Cartier ha mantenuto l’attività per quattro generazioni. La nascita del libro ha anche un aspetto romanzesco: l’autrice racconta che non è stata particolarmente interessata alla storia della famiglia fino a quando ha trovato un pacco di lettere nella cantina di suo nonno. Poi, i racconti di famiglia hanno acceso la curiosità.

Spilla Devant de Corsage di Cartier, 1912. Comprende un diamante a taglio pera da 34,08 carati, e un diamante ovale da 23,55 carati
Spilla Devant de Corsage di Cartier, 1912. Comprende un diamante a taglio pera da 34,08 carati, e un diamante ovale da 23,55 carati

Come sempre accade, prima della ricchezza c’è la povertà. Non fa eccezione la storia della famiglia Cartier: il nonno del nonno di Francesca Cartier Brickell, Louis-François Cartier, faceva parte della classe operaia prima di fondare la società che porta ancora il suo nome. Era il 1847. Da artigiano, il primo Cartier è diventato così un proprietario di negozio capace di attirare clienti e diventare un punto di riferimento della gioielleria, attraverso rivoluzioni e guerre. Merito anche e soprattutto della capacità dei Cartier nell’interpretare i gusti dei parigini, ma anche della cura per la fattura dei gioielli e la capacità nell’individuare pietre false e guadagnarsi una patente di onestà: un aspetto non secondario per una gioielleria dell’epoca, priva dei mezzi tecnici di quelle attuali.

In più, la Maison Cartier è stata capace di introdurre un design di avanguardia per quel tempo, e ha intuito in anticipo il potere delle pubbliche relazioni e il marketing. In anticipo sui tempi avevano istituito quella che oggi si  definisce come customer relationship management. Un esempio: oltre alle schede personalizzate dei vari clienti, Cartier aveva introdotto anche quelle per i destinatari, con misure, gusti, idiosincrasie. E, ovviamente, tanta discrezione. Con gli anni i Cartier a Parigi sono diventati una istituzione e hanno tessuto amicizia e relazioni (anche matrimoni) con altre famiglie importanti, in primo luogo quelle della gioielleria, come i Fabergé e Van Cleef et Arpels.

Jam Sahib, Maharajah di Nawanagar, con la spilla per turbante di Cartier
Jam Sahib, Maharajah di Nawanagar, con la spilla per turbante di Cartier

Statisticamente, alla terza generazione la grande maggioranza delle imprese familiari va in crisi. Alla terza generazione, invece, Cartier aveva aperto boutique a Parigi, New York e Londra e fornivano gioielli alle famiglie regnanti, per esempio al re britannico Edoardo VII. E, anni dopo, hanno scelto Cartier personaggi come Jackie Kennedy, Marilyn Monroe e Maria Callas, Wally Simpson, per citarne qualcuno. Il libro, oltre alla storia della famiglia, racconta anche l’evoluzione del gusto, dall’Art Nouveau all’Art Déco. Fino alla vendita del marchio, giunto alla quarta generazione famigliare, a 115 anni dalla fondazione.

Jeanne Toussaint, direttrice della gioielleria Cartier dal 1933
Jeanne Toussaint, direttrice della gioielleria Cartier dal 1933
Le vetrine di Cartier, in Place Vendôme, a Parigi
Le vetrine di Cartier, in Place Vendôme, a Parigi
Grace Kelly e il classico anello Cartier
Grace Kelly e il classico anello Cartier
Bracciale Tutti Frutti di Cartier. Stima: 600 - 780 mila euro
Bracciale Tutti Frutti di Cartier
Cartier spilla Caresse e1575124504584
Cartier, spilla Caresse d’Orchidées, con una rubellite centrale, taglio cabochon






 

Mille gioielli con Christie’s a New York 

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Super gioielli per le super aste di Christie’s a New York: mille pezzi, dai diamanti alle preziose cuffie audio ♦︎

Chiuse le grandi aste di Ginevra, Christie’s ricominica da New York. Nella città Usa sono in programma le vendite Jewels Online dal 2 al 12 dicembre ma, soprattutto, i Magnificent Jewels l’11 dicembre. In tutto sono in vendita un migliaio di pezzi, tra diamanti colorati, diamanti incolori e pietre preziose, oltre a gioielli firmati, tra gli altri, Suzanne Belperron, René Boivin, Bulgari, Cartier, Harry Winston, Tiffany & Co. e Van Cleef & Arpels.

The duPont Ruby, spilla con rubino birmano di 11,20 carati circondato da una forma a cuore con smeraldi, diamanti e perle naturali
The duPont Ruby, spilla con rubino birmano di 11,20 carati circondato da una forma a cuore con smeraldi, diamanti e perle naturali

I fari sono puntati su due lotti messi in vendita dal Virginia Museum of Fine Arts, con l’obiettivo di fare cassa per nuove acquisizioni. Uno di questi gioielli è The duPont Ruby, una spilla con rubino birmano di 11,20 carati circondato da una forma a cuore con smeraldi, diamanti e perle naturali, stimato tra 3,5 e 5,5 milioni di dollari. L’altro pezzo è The Emerald duPont, anello con smeraldo colombiano di 9,11 carati Belle Époque e diamanti, firmato Tiffany & Co. I gioielli facevano parte della collezione della signora Alfred I. duPont.

The duPont Emerald, anello con smeraldo colombiano di 9,11 carati
The duPont Emerald, anello con smeraldo colombiano di 9,11 carati

Di sicuro attireranno l’attenzione anche un superbo anello con diamante blu vivido fantasia di 3,07 carati, chiarezza VVS1, stimato tra 3 e 4 milioni di dollari, un anello con diamante di 24,13 carati, colore D, chiarezza impeccabile (2-3 milioni), un anello con diamante di 23,55 carati, colore D, potenzialmente impeccabile internamente di Harry Winston (2-3 milioni) e un anello con zaffiro Belle Époque del Kashmir da 30,14 carati e diamanti (1,4-2,4 milioni).

Anello con zaffiro ovale da 16,72 carati, diamanti a taglio circolare su platino
Anello con zaffiro ovale da 16,72 carati, diamanti a taglio brillante su platino

A parte duPont, l’asta comprende gioielli provenienti anche da altre proprietà di spicco. In particolare quelli della famiglia Rothschild, tra cui la baronessa Edouard de Rothschild e Jacqueline de Rothschild Piatigorsky. Queste collezioni comprendono una selezione di 48 lotti con eccezionali esempi Art Déco di Cartier, tra cui un braccialetto di diamanti accanto a oggetti e accessori preziosi. Altra collezione in vendita è quella di Judith-Ann Corrente, , presidente e direttore del Metropolitan Opera Association, con 28 gioielli firmati da importanti designer, come Belperron, Boivin, Fouquet, René Lalique e un sautoir di diamanti Art Deco di Van Cleef & Arpels.

Sautoir art déco di Van Cleef & Arpels
Sautoir art déco di Van Cleef & Arpels

Infine, la super asta pre natalizia comprende gioielli contemporanei di Maison come Jar e Taffin, manche cuffie audio Beats Pro con diamanti e rubini di Graff, create per gli artisti del Super Bowl XLVI, indossate da Lmfao, Madonna e Lil ‘Wayne. Con oltre 1.500 diamanti che pesano oltre 120 carati e 28 rubini con 3,35 carati, questo pezzo di collaborazione unico nel suo genere viene offerto per la prima volta all’asta.

Collana di Harry Winston con diamanti e smeraldi
Collana di Harry Winston con diamanti e smeraldi
Anello con diamante blu da 3,07 carati
Anello con diamante blu da 3,07 carati
Spilla di Jar con smeraldi, diamanti e zirconi
Spilla di Jar con smeraldi, diamanti e zirconi
Cuffie Beats Pro di Graff, con diamanti e rubini
Cuffie Beats Pro di Graff, con diamanti e rubini

Anello con zaffiro cabochon da 30,14 carati, diamanti, platino, circa 1915.jpg
Anello con zaffiro cabochon da 30,14 carati, diamanti, platino, circa 1915.jpg

Collana ispirata a Pinocchio di Cartier, oro e smalto
Collana ispirata a Pinocchio di Cartier, oro e smalto







Gioielli di Sotheby’s all’asta con Elizabeth von Thurn und Taxis

La principessa Elizabeth von Thurn und Taxis indossa i super gioielli all’asta di Sotheby’s ♦︎

Ha passato la sua infanzia nel grande palazzo con 500 camere di St Emmeram a Ratisbona, in Baviera. All’interno, la principessa Elizabeth von Thurn und Taxis è cresciuta assieme alla grande collezione di arte contemporanea di sua madre, la Principessa Mariae Gloria. Nobiltà, arte, ricchezza. In fondo non stupisce che ora Sotheby’s abbia chiesto a Elizabeth von Thurn und Taxis di indossare i Magnificent Jewels che andranno all’asta a Ginevra il 13 novembre.

Elizabeth von Thurn und Taxis indossa una spilla e e una tiara con diamanti e smeraldi (immagine dal catalogo Sotheby's)
Elizabeth von Thurn und Taxis indossa una spilla e e una tiara con diamanti e smeraldi (immagine dal catalogo Sotheby’s)

Tra i 450 pezzi in vendita ci sono gioielli d’epoca, degli anni Venti, ma anche contemporanei. Abbiamo già parlato del bracciale Art Deco realizzato da Cartier nel 1927, incastonato con zaffiro birmano cabochon del peso di 46,07 carati e due diamanti di 8,60 e 9,27 carati.

Leggi anche: Uno zaffiro per Sotheby’s 

Bracciale di Cartier con zaffiri e diamanti
Bracciale di Cartier con zaffiri e diamanti

Sempre con la preziosa pietra blu è realizzata una spilla di Cartier del 1937 a forma di ventaglio, con zaffiro taglio a cuscino di 9,09 carati, altri zaffiri di diverse dimensioni, e diamanti taglio brillante e baguette. Altrettanto preziosi, sempre di Cartier, è un diadema-collana degli anni Trenta. Il pannello centrale è staccabile, traforato, tra una serie graduata di palmette e motivi a punta di freccia, incastonato con diamanti a taglio circolare e a forma di cuscino. Oltre a trasformarsi in una collana, l’elemento centrale può essere staccato e trasformarsi in una spilla.

Spilla di diamanti e zaffiri, Cartier, 1937
Spilla di diamanti e zaffiri, Cartier, 1937

E sempre di Cartier, datato 1227, sono il pendente/spilla di smeraldi e una imponente collana anni Settanta, sempre di smeraldi e diamanti. Di forte impatto anche una collana di Bulgari, sempre anni Settanta, con diamanti e zaffiri. Non mancano le pietre da collezionista: il top è un diamante blu di 3 carati montato su anello. È stimato tra ,7 e 4,7 milioni di franchi svizzeri. Per la gioielleria contemporanea, da segnalare gli orecchini firmati Jar con ametista, zaffiro di Ceylon e diamanti. Federico Graglia




Diamante blu di 3 carati
Diamante blu di 3 carati
Collana con zaffiri e diamanti di Bulgari
Collana con zaffiri e diamanti di Bulgari
Tiara di diamanti trasformabile in collana di Cartier
Tiara di diamanti trasformabile in collana di Cartier
Orecchini a clip con ametista e zaffiri di Jar
Orecchini a clip con ametista e zaffiri di Jar







Un diamante blu per Christie’s

Diamanti blu, gioielli trasformabili e rare gemme nell’asta di Christie’s a Ginevra ♦︎

L’autunno è uno dei due momenti dell’anno (l’altro è la tarda primavera) in cui si svolgono le maggiori aste di grande gioielleria. L’asta di Christie’s a Ginevra, con i suoi Magnificent Jewels, il 12 novembre presenta una serie di pezzi di grande valore, ma anche di semplici (e costose) gemme.

Anello con diamante  fancy deep blue di 7,03 carati montato da Moussaieff
Anello con diamante fancy deep blue di 7,03 carati montato da Moussaieff

Gli occhi sono puntati su un anello con un fancy deep blue diamond di 7,03 carati montato da Moussaieff, stimato in 7,8 – 10,9 milioni di sterline, e su un anello di diamanti di 46,93 carati di altissima qualità, colore D, chiarezza internamente impeccabile (stima 2,9 – 3,5 milioni).

Bandeau di diamanti Art Déco di Cartier
Bandeau di diamanti Art Déco di Cartier

Tra i gioielli del catalogo brillano i gioielli trasformabili, con innovativi design Art Déco di Cartier, tra cui tre spille che facevano parte della collezione di Jane Beatrice Mills, contessa di Granard (1883-1972). Ulteriori pezzi in vendita includono un superbo bandeau di diamanti Art Déco di Cartier, che può anche essere indossato come girocollo, due bracciali e come una spilla e l’iconica collana con diamante di Van Cleef & Arpels.

Anello con rubino sangue di piccione
Anello con rubino sangue di piccione

L’asta presenterà anche una insolita spilla Belle Époque in turchese e diamanti, intorno al 1910, acquisita dal soprano australiano Nellie Melba al culmine della sua carriera. TRa gli altri pezzi pregiati ci sono anche un ciondolo con grande zaffiro birmano da 42,97 carati, stimato in 1,5 – 2,3 milioni, un importante paio di orecchini smeraldi colombiani non trattati da oltre 7,5 carati ciascuno e un anello rosso rubino birmano sangue di piccione di 3,88 carati.

Orecchini e spilla con turchesi di Pierre Sterlé
Orecchini e spilla con turchesi di Pierre Sterlé

Infine, sul banco delle vendite c’è anche un’importante collana di 119 perle naturali di acqua salata e diamanti (stima 389.000 – 545.000 sterline) e gioielli del famoso designer Pierre Sterlé, considerato emblematico degli anni Cinquanta e Sessanta.

Visite al Four Seasons Hotel des Bergues, Ginevra dal 7 al 12 novembre. Federico Graglia




Collana Zip di Van Cleef & Arpels
Collana Zip di Van Cleef & Arpels
Anello con smeraldi e diamanti di Jar
Anello con smeraldi e diamanti di Jar
Spilla con zaffiro e diamanti di Cartier
Spilla con zaffiro e diamanti di Cartier

Orecchini con diamanti fancy yellow
Orecchini con diamanti fancy yellow

Anello con diamante fancy intense blue di 5,23 carati
Anello con diamante fancy intense blue di 5,23 carati

Bracciale art déco con smalto, smeraldo cabochon e topazi di Georges Fouquet
Bracciale art déco con smalto, smeraldo cabochon e topazi di Georges Fouquet







Bulgari al top con Aste Bolaffi

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Un anello con diamante da 13,70 carati di Bulgari al top nella vendita di Aste Bolaffi ♦︎

Risultato complessivo di 1,2 milioni di euro, inclusi diritti, e 85% dei lotti venduti. È il bilancio l’asta di gioielli che si è svolta a Milano e firmata Aste Bolaffi. Sala gremita di partecipanti che si sono dati battaglia con le decine di collezionisti collegati da tutto il mondo sul sito di Aste Bolaffi e al telefono. Hanno spuntato le migliori aggiudicazioni i gioielli firmati, in particolare di Bulgari e Cartier. Tutti venduti i lotti di diamanti, mentre i gioielli antichi hanno raddoppiato le basi d’asta. Il top lot della vendita è stato l’anello di Bulgari con diamante taglio rotondo di circa 13,70 carati in scatola originale, aggiudicato a 119.000 euro.

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Anello con diamante di 13,70 carati di Bulgari

Tra gli altri migliori risultati si segnalano l’anello in zaffiro blu Ceylon non trattato di 4 carati e diamanti, gli orecchini in diamanti taglio goccia di 14 carati complessivi (22.500 euro), l’antico pendente di fine Ottocento con smeraldo colombiano di oltre 5 carati e diamanti (22.500 euro) e la coppia di diamanti taglio Vecchia Miniera rispettivamente di 4,20 e 3,40 carati montati su orecchini (20.000 euro).

Anello in zaffiro blu Ceylon non trattato di 4 carati e diamanti
Anello in zaffiro blu Ceylon non trattato di 4 carati e diamanti

Molto ambiti, infine, il raro orologio da donna tubo gas di Bulgari con la particolare lavorazione satinata (18.750 euro) e il bracciale in oro giallo alla schiava di Cartier formato da una teoria di pantere con occhi in smeraldi (17.500 euro).

Lunedì 21 ottobre Ase Bolaffi fa il bis con la vendita di orologi: 150 esemplari tra cui Rolex, Patek Philippe, Omega, Longines, Eberhard e Universal Genève.

Orecchini in diamanti taglio goccia di 14 carati complessivi
Orecchini in diamanti taglio goccia di 14 carati complessivi
Antico pendente di fine Ottocento con smeraldo colombiano di oltre 5 carati e diamanti
Antico pendente di fine Ottocento con smeraldo colombiano di oltre 5 carati e diamanti
Bracciale-orologio in oro di Bulgari
Bracciale-orologio in oro di Bulgari
Cartier, bracciale in oro giallo alla schiava formato da una teoria di pantere con occhi in smeraldi
Cartier, bracciale in oro giallo alla schiava formato da una teoria di pantere con occhi in smeraldi







I gioielli di Reza al Tefaf

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L’alta gioielleria della Maison Reza arriva al Tefaf di New York ♦︎

Non è raro che i gioiellieri abbiano vite o storie avventurose alle spalle. Questo vale soprattutto per i grandi creatori di gioielli con origine all’Est o in Medio Oriente. Ed è anche il caso di Alexandre Reza, scomparso a Parigi nel 2016 a 94 anni, ma con una storia degna di un romanzo. Basti dire che è stato considerato il più grande collezionista di gemme dei tempi moderni, prima di diventare gioielliere. E dal 1 al 5 novembre i gioielli della Maison che ha fondato sono visibili all’edizione di New York del Tefaf, la grande mostra dedicata agli oggetti d’arte, antichità e gioielli di lusso e da collezione. Oggi la Maison è condotta dal figlio del fondatore, Olivier, nella sede di Place Vendôme.

Anello Troïdia (a tre lati) con rubino non trattato Est Africa di 8,48 carati, diamanti
Anello Troïdia (a tre lati) con rubino non trattato Est Africa di 8,48 carati, diamanti

Alexandre Reza è nato nel 1922 a Mosca, figlio di un gioielliere. Come altre famiglie russe, dopo la Rivoluzione di Ottobre i Reza si sono trasferiti in Francia, prima a Nizza e poi a Parigi. Ha iniziato la sua carriera come esperto di diamanti, viaggiando molto per trovare ogni pietra. Alexandre Reza ha anche fornito gemme a marchi di gioielli come Boucheron, Bulgari, Cartier, Chaumet, Harry Winston, Louis Gérard e Van Cleef & Arpels. E come è successo a molti altri commercianti ed esperti di pietre preziose, a un certo punto ha deciso di trasformarsi in gioielliere. Ma di gram classe: solo alta gioielleria con diamanti rari, smeraldi, rubini e zaffiri. Secondo la casa d’aste Sotheby’s, “movimento, leggerezza, composizione e armonia sono le parole chiave dei suoi lavori”.

Orecchini Crescent, con due diamanti taglio princess per 8,27 carati e 204 taglio brillante per 9 carati
Orecchini Crescent, con due diamanti taglio princess per 8,27 carati e 204 taglio brillante per 9 carati

Ma non sono mancate le disavventure: nel 1994 i ladri armati hanno rubato gemme per un valore di circa 21 milioni di dollari nel salone del gioielliere a Parigi. In compenso, nel maggio 2010 Sotheby’s ha venduto un diamante blu vivido fantasia da 5,02 carati incastonato in un anello toi-et-moi accanto a un diamante bianco da 5,42 carati per 6,3 milioni di dollari, stabilendo un prezzo record per un gioiello di Reza. Margherita Donato





Bracciale Dune con madreperla e 72 diamanti
Bracciale Dune con madreperla e 72 diamanti

Orecchini con zaffiri birmani taglio pera di 18,5 e 20 carati
Orecchini con zaffiri birmani taglio pera di 18,5 e 20 carati
Orecchini con 16 rubini del Mozambico per 36,6 carati e 24 diamanti taglio marquise per 33 carati
Orecchini con 16 rubini del Mozambico per 36,6 carati e 24 diamanti taglio marquise per 33 carati
Orecchini con diamanti classe D per 47,3 carati su platino
Orecchini con diamanti classe D per 47,3 carati su platino
Anello con rubino ovale e diamanti
Anello con rubino ovale e diamanti
Anello Tour Rectangle, diamante di 2,59 carati, rubini per 3 carati e 118 brillanti
Anello Tour Rectangle, diamante di 2,59 carati, rubini per 3 carati e 118 brillanti

Anello con zaffiro a taglio turbante di 6,68 carati su platino
Anello con zaffiro a taglio turbante di 6,68 carati su platino







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