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Mattia Cielo per 16

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Mattia Cielo presenta il bracciale Rugiada, che si avvolge per 16 volte attorno al polso ♦︎
Se qualcosa piace, piace. E se un gioiello piace, perché non riproporlo? Ma, allo stesso tempo, cercando di sorprendere ugualmente. Possibile? Possibile. Ed è quello che ha fatto Mattia Cielo in occasione di Baselworld 2018. Invece di proporre qualcosa di completamente diverso ha mostrato qualcosa di completamente sorprendente. Cioè un pezzo speciale della collezione Rugiada. Si tratta di un bracciale a filo che si arrotola attorno al braccio per ben 16 giri. È un pezzo unico, che completa una delle collezioni di maggior successo del gioielliere veneto. Che, è bene ricordarlo, è anche uno di quelli che uniscono la gioielleria alla tecnologia.

La collezione Rugiada, come molte altre del brand, utilizza oro rosa, giallo, bianco, assieme a diamanti o, in altri casi, pietre di colore. Sono spirali che si snodano e avvolgono il braccio quando si indossano, per poi tornare alla forma originale. Un effetto che Mattia Cielo ottiene utilizzando all’interno dei gioielli un’anima in una speciale lega di titanio utilizzata anche dall’industria aerospaziale. Lavinia Andorno





Mattia Cielo, bracciale Rugiada, oro e diamanti
Mattia Cielo, bracciale Rugiada, oro e diamanti

Rugiada versione tennis
Rugiada versione tennis
Bracciale Rugiada, oro rosa e diamanti
Bracciale Rugiada, oro rosa e diamanti
Il bracciale a 16 giri di Mattia Cielo
Il bracciale a 16 giri di Mattia Cielo

Bracciale della collezione Rugiada
Bracciale della collezione Rugiada







Baselworld: tenuta o flop?




Baselworld 2018, numero di visitatori invariato. Ecco chi è contento e chi è perplesso tra i gioiellieri ♦︎

Dipende. Il giudizio finale su Baselworld 2018 si può riassumere così: dipende. Perché la Fiera della orologeria e gioielleria di Basilea (22-26 marzo 2018) ha avuto due facce. Una è quella sintetizzata da due numeri: 1300 e 650. Il primo è il numero di espositori, già in calo, del 2017 (erano 1500 nel 2016). Il secondo è il numero di espositori del 2018, meno della metà. Una strage. «Una selezione», preferisce definirla la managing director di Mch, l’azienda che organizza Baselworld. Ma, appunto, dipende dai punti di vista. Di fronte a una diminuzione così drastica poteva andare molto peggio. Il bilancio finale di Baselworld 2018, nelle parole degli organizzatori è, se non entusiasmante, almeno sufficiente. Il numero dei visitatori, per esempio, «è rimasto stabile». Dato che la fiera è durata due giorni in meno questo è da considerarsi un successo. Al momento non si conosce, invece, il numero di buyer presenti. I giornalisti accorsi a Baselworld sono stati 4.400, il 15% in meno dall’Europa, ma il 5% in più dall’Asia. E se molti grandi marchi, come Festina o Dior, quest’anno hanno disertato la fiera di Basilea, Breitling, Rolex, Patek Philippe, Swatch, Chanel e Gucci hanno già annunciato che saranno presenti anche il prossimo anno, dal 21 al 26 marzo 2019.

E gli espositori? I pareri sono diversi. Anche in questo caso, dipende. Tra le opinioni raccolte da gioiellis.com tra i gioiellieri, prevale uno scarso entusiasmo per la nuova formula «concentrata», che per alcuni è «triste» se confrontata all’atmosfera che si respirava fino a un paio di anni fa. Ma, allo stesso tempo, molti hanno confermato che l’attività commerciale non è mancata e, dunque, la presenza a Basilea ha ancora un motivo d’essere. Dai commenti raccolti durante la fiera, possiamo sintetizzare così il mood:

Siamo soddisfatti ugualmente: Fope, Pasquale Bruni, Nanis, Alessio Boschi, Tamara Comolli, Picchiotti, Messika, Mattioli, Rivière

Tutto ok, ma qualche perplessità: Casato, Annamaria Cammilli, Leo Pizzo, Yoko London, Giovanni Ferraris, Djoula, Facet, Crivelli

No comment: Coronet, Sutra, Butani





Baselworld 2018
Baselworld 2018

Tra gli stand di Baselworld
Tra i booth di Baselworld
Visitatori a Baselworld
Visitatori a Baselworld
Ingresso alla messe
Ingresso alla messe

Modella di Jacob & co
Modella di Jacob & co







Questa Coca Cola ha 9888 diamanti

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Una borsa a forma di bottiglia di Coca Cola tempestata da 9888 diamanti: è l’idea da record di Coronet ♦︎

Ci si può divertire con i gioielli? Sì, in molti modi. C’è chi si diverte a fare shopping e chi gioca con diamanti e oro come elementi di un puzzle. È quello che fa Coronet, marchio di gioielli di Hong Kong specializzato in diamanti. Ogni tanto Coronet sorprende con le sue iniziative: dopo aver realizzato, nel 2015, una chitarra elettrica (vera) completamente ricoperta con diamanti bianchi e neri per 400 carati, a Baselworld 2018 il brand ha stabilito un altro Guinness record. Questa volta il primato mondiale riguarda il maggior numero di diamanti incastonati su una borsetta a forma di bottiglia di Coca Cola. Vale la pena di guardare quello che è un gioiello che difficilmente sarà utilizzato nella vita reale. La borsa a forma di bottiglia della più popolare bevanda gassata ha 9.888 diamanti per 120 carati.

Coronet ha presentato la sua borsa.gioiello a Baselworld, precisando che la produzione ha richiesto circa cento giorni di lavoro di 15 artigiani. I diamanti sono posati su una superficie di Icestrella, un materiale utilizzato nella creazione di vetri antiproiettile, che replica l’aspetto e l’atmosfera della famosa bottiglia in vetro. Il design, invece, è dell’americana Kathrine Baumann (che è anche ex miss America), mentre la realizzazione è di Aaron Shum Jewelry, l’azienda proprietaria del marchio Coronet.

Quindi, se vi lamentate del prezzo delle borsette di famose marche, pensate che ce n’è una che costa senza dubbio di più.





La top model Yukie con la bottiglia-borsa di Coronet
La top model Yukie con la bottiglia-borsa di Coronet

Il tappo della borsa-bottiglia
Il tappo della borsa-bottiglia
Esterno della borsa-gioiello con 9888 diamanti
Esterno della borsa-gioiello con 9888 diamanti
Lo staff di Coronet riceve a Baselworld il certificato del Guinness dei primati
Lo staff di Coronet riceve a Baselworld il certificato del Guinness dei primati
L'interno della borsa-gioiello
L’interno della borsa-gioiello








Diamond Secret, capolavoro di Graff

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Il bracciale-orologio mozzafiato Diamond Secret presentato da Graff a Baselworld 2018 ♦︎

Che bisogno c’è di spendere tanti soldi per un oggetto che segna il tempo quando basta dare un’occhiata allo smartphone? La domanda è sbagliata. Oggetti, gioielli di eccelsa qualità, come quelli di Graff non sono orologi: sono emozioni. Non solo per la cifra necessaria (su richiesta) per acquistare un simile segnatempo. Ma perché ottenere il Diamond Secret, bracciale di alta gioielleria che nasconde quadrante e lancette, è una conquista riservata a pochi: è lusso, ma anche un oggetto che solo un piccolo numero di Maison al mondo saprebbero realizzare. Pochissime.

L’orologio con segreto ha un design delicato, ma soprattutto ricco. È formato da diamanti bianchi multistrato incastonati in una rete metallica e invisibile, che si muove fluidamente sul polso. Insomma, non solo è uno straordinario bracciale composto da diamanti di diverso taglio, marquise, tondo o squadrato, ma è anche comodo da indossare. Sotto un meccanismo impercettibile e scorrevole, che si aziona premendo un bottone, si svela un piccolo quadrante, che altrimenti rimane completamente coperto dalla trama di diamanti. Alessia Mongrando




The Diamond Secret, Graff
The Diamond Secret, Graff
Orologio con segreto di Graff, alta gioielleria
Orologio con segreto di Graff, alta gioielleria
Graff, orologio bracciale con diamanti e zaffiri multicolori
Graff, orologio bracciale con diamanti e zaffiri multicolori

Orologio Princess Butterflu, in diamanti e zaffiri gialli
Orologio Princess Butterflu, in diamanti e zaffiri gialli







Giovanni Ferraris, virtuosismo a colori

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Giovanni Ferraris illumina con il colore tre nuove collezioni presentate a Baselworld ♦︎

Tra le novità piacevoli di Baselworld 2018 ci sono anche quelle di una delle migliori Maison italiane di gioielleria, Giovanni Ferraris. Emblema della capacità e del gusto che ha la sua culla a Valenza, Giovanni Ferraris è tra quei creatori di bellezza capace di coniugare le proporzioni dei gioielli con il colore. E anche per l’occasione la designer Katia Ferraris ha dato prova della capacità creativa assieme alla abilità degli artigiani della Maison. Che per realizzare i gioielli presentati sono stati messi sotto pressione: le collezioni, spiegano in azienda, sono  state ultimate giusto in tempo per l’inaugurazione di Baselworld.

In sintonia con la primavera, i gioielli si ispirano, per esempio, a ombre e luci di un giardino. Sono Contrasti, parola che dà il nome a una collezione, che hanno il pregio di rendere gradevole la sfumatura della nuova stagione. Contrasti gioca sull’antagonismo dei chiari e dei scuri: negli anelli i larghi pavé con diamanti neri o con gli zaffiri blu notte realizzati con rivière di diamanti gialli. Lo stesso fattore stilistico è poi ripreso negli orecchini di forma geometrica.

Anello della collezione Contrasti con pavé di diamanti neri
Anello della collezione Contrasti con pavé di diamanti neri

Ma non è l’unica sorpresa della Maison. Un’altra prova del virtuosismo orafo di Giovanni Ferraris è la collezione Armonie: comprende anelli di forma bombata dove si susseguono scie in oro e diamanti, su cui sono incastonati con studiata irregolarità zaffiri, rubini, smeraldi in vari tagli. Come gocce di rugiada, dicono alla Maison.

Anelli della collezione Armonie
Anelli della collezione Armonie
Anello in oro rosa con diamanti fancy, collezione Armonie
Anello in oro rosa con diamanti fancy, collezione Armonie

E sempre alla natura è dedicata un’altra novità: la collezione Bella. Di nome e di fatto. È composta con la classica palette delle pietre preziose: zaffiri, rubini e smeraldi e, quindi, blu, rosso e verde. Le pietre di colore sono utilizzate con una varietà di tagli, gocce che formano lunghe spighe o piccoli ovali sparsi come fiori di campo, alternate ai diamanti su un’incassatura a goccia in oro brunito.




Anelli con smeraldi, rubini e zaffiri, collezione Bella
Anelli con smeraldi, rubini e zaffiri, collezione Bella

Primavera e sogni

Altri colori, altre suggestioni: nella collezione Fragranze si trovano anelli dalle dimensioni più contenute («come fossero tanti boccioli di primavera»), coperti interamente da diamanti fancy a taglio rose cut con tonalità differenti: neri, blu, gialli, brown, bianchi. Il design è più classico: forme tonde con cabochon o più contemporanea e squadrata. Esiste anche una versione che è definita «più civettuola», con monogramma in oro applicato sul pavé.

Giovanni Ferraris, collezione Fragranze
Giovanni Ferraris, collezione Fragranze
Anello della collezione Fragranze
Anello della collezione Fragranze

La primavera di Giovanni Ferraris, però, non si limita a sbocciare: vola. Almeno idealmente. La leggerezza che permette a una farfalla di librarsi nell’aria è offerta anche dalla realizzazione di pezzi unici in titanio. Il metallo, leggero e resistente, ma anche difficile da lavorate, dà il nome alla collezione Titanium. Il titanio, tra le sue qualità, ha anche quella di prestarsi a colorazioni inedite, che in questo caso si coordinano con i pavé di pietre, diamanti colorati e zaffiri.

Anello farfalla della collezione Titanium
Anello farfalla della collezione Titanium

Infine, lo sfumare del giorno di una stagione di mezzo ha ispirato la collezione Velvet. È composta da anelli con una morbida maglia d’oro su cui poggiano zaffiri, rubini e smeraldi e da un passante rigido con diamanti. La collezione è completata da collane con una morbida e lunga nappa.

Anelli con smeraldi, rubini e zaffiri, della collezione Velvet
Anelli con smeraldi, rubini e zaffiri, della collezione Velvet




Swarovski in oro bianco (e più verde)

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A Baselworld la prima collezione di Swarovski con oro Fairtrade e diamanti sintetici ♦︎

Swarovski lancia una collezione in blu per essere più verde. Cioè più rispettosa dell’ambiente e più equa con chi estrae il metallo giallo. Che, nella collezione presentata a Baselworld, è in realtà bianco. E la prima collezione in oro Fairtrade, cioè estratto in modo corretto, del marchio austriaco. I gioielli presentati nel classico luccicante stand Swarovski di Baselworld, hanno anche diamanti sintetici al posto dei classici cristalli della Maison. Si tratta di pietre che, sottolinea Swarovski, non hanno un impatto ambientale diretto sull’ambiente, dato che nascono in laboratorio (anche se per creare i diamanti sintetici occorre usare un sacco di energia). In ogni caso, è la prima volta che Atelier Swarovski utilizza l’oro Fairtrade. Il metallo è acquistato dalla cooperativa Minera Limata Limitada in Perù. Fairtrade mira a promuovere lo sviluppo sostenibile e ridurre la povertà.

La collezione segna anche un salto di qualità nella proposta di Swarovski, che è ora una vera fine jewelry, con oro 18 carati e diamanti, seppure sintetici. Una strada che la Maison aveva già preannunciato lo scorso anno e che sembra la direzione intrapresa. Lavinia Andorno




Swarovski, orecchini in oro bianco e pietre sintetiche
Swarovski, orecchini in oro bianco e pietre sintetiche
Orecchini pendenti
Orecchini pendenti
Orecchini chandelier
Orecchini chandelier
Collana Swarovski
Collana Swarovski
Bracciale in oro bianco e pietre sintetiche
Bracciale in oro bianco e pietre sintetiche
Anello della collezione Fairtrade
Anello della collezione Fairtrade
Swarovski, anello con ciondolo
Swarovski, anello con ciondolo

Swarovski, anello con ciondolo e pietra sintetica
Swarovski, anello con ciondolo e pietra sintetica







Chopard sempre più verde

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A Baselworld Chopard diventa ancora più verde (e rinnova la collezione Happy Hearts) ♦︎

Baselworld non è solo un’occasione, per le grandi Maison, per presentare nuove collezioni. Chopard, per esempio, ha scelto il palcoscenico della fiera dedicata a orologeria e gioielleria per annunciare una svolta verde. O, meglio, ancora, per sottolineare quella che è stata la filosofia abbracciata cinque anni fa dal brand svizzero di alta gioielleria e orologeria e che ora è ulteriormente rafforzata: da luglio tutto l’oro impiegato da Chopard sarà acquistato da «fonti responsabili».

Protezione dell’ambiente, responsabilità sociale e sostenibilità sono, infatti, i temi che il co-presidente di Chopard, Caroline Scheufele, ha deciso di affrontare con i media. Oro e pietre sempre più tracciabili, estratti in modo da non causare danni alle persone e limitare l’impatto sull’ambiente: il progetto The Journey to sustainable Luxury di Chopard porta la data del 2013. Al Festival del cinema di Cannes Chopard ha già presentato la prima Green Carpet Collection per rispettare alla lettera questi propositi. E nel 2014 ha presentato il primo orologio al mondo realizzato con oro fairmined.

Ora Chopard vuole compiere passi ancora più grandi verso la sostenibilità.

Un esempio è la collezione Happy Hearts, uno dei cavalli di battaglia della Maison. Ora a questa linea di gioielleria si aggiunge una nuova versione con madreperla tahitiana, con una sfumatura scura tendente al verde (in tema con la filosofia green di Chopard), che si aggiunge alle varianti già esistenti in rosso, rosa, blu, verde e turchese, oltre che a diamanti, onice, malachite e occhio di tigre. I cuori di Chopard con la madreperla tahitiana sono montati su oro rosa 18 carati e prendono la forma di orecchini e un braccialetto abbinato, con un diamante in movimento in un piccolo cuore. Giulia Netrese




Chopard, bracciale Happy Hearts con madreperla thaitiana, oro rosa e diamante
Chopard, bracciale Happy Hearts con madreperla thaitiana, oro rosa e diamante
Orecchini Happy Hearts con madreperla thaitiana, oro rosa e diamanti
Orecchini Happy Hearts con madreperla thaitiana, oro rosa e diamanti
Bracciale con malachite, oro rosa e diamante
Bracciale con malachite, oro rosa e diamante
Pendente in oro rosa e diamanti
Pendente in oro rosa e diamanti
Bracciale Happy Hearts
Bracciale Happy Hearts
I co-presidenti di Chopard, Karl Friedrich e Caroline Scheufele al Festival di Cannes
I co-presidenti di Chopard, Karl Friedrich e Caroline Scheufele al Festival di Cannes






Baselworld 2018, selezione e novità




Baselworld 2018 parte all’insegna della selezione. Ma le novità non mancano ♦︎

«Il mondo sta cambiando velocemente. Di fronte a questa sfida ci sono solo due alternative: ingigantirsi o concentrarsi. Noi abbiamo scelto di concentrarci». Le parole di Sylvie Ritter, managing director di Baselworld, hanno aperto la nuova edizione, la numero 101, della grande fiera dedicata a orologi e gioielleria di lusso. Anzi, sempre più di lusso, perché se Baselworld 2017 ha contato 135.000 visitatori totali, in calo dai 145.000 del 2016, a novembre il gruppo Mch, che organizza la fiera, ha annunciato che avrebbe dimezzato la lista degli espositori e ridotto la durata dell’evento di due giorni, in risposta alla fase di difficolta registrata dai player dell’orologeria elvetica (l’export di orologi svizzeri, però, dopo due anni di crisi ha ripreso a lievitare a +12,6% nei primi mesi 2018). Baselworld ha anche ridotto del 10% le tariffe per l’affitto degli stand.

Il risultato è che a Basilea ci sono circa 700 espositori, quasi dimezzati rispetto ai 1.300 del 2017, anno in cui erano già calati di 200 rispetto al 2016, ma avevano comunque attratto 106mila buyer e 4.400 giornalisti (tra cui quelli di gioiellis.com). Eppure, se nella orologeria non ci sono più brand come Movado o Eberhard, rimangono sempre nomi di primo piano come Rolex, Patek Philippe, il gruppo Swatch con i tanti suoi brand, alcuni dei quali, come Omega. C’è anche il gruppo Lvmh con Maison come Bulgari e Tag Heuer. E non mancano molti top brand della gioielleria da quelli fashion come Swarovski, fino all’haute joaillerie con Graff, de Grisogono o Harry Winston, Pasquale Bruni, fino a i piccoli ma con grande creatività come Alessio Boschi, ai marchi classici della gioielleria italiana, Nanis, Giovanni Ferraris, Annamaria Cammilli, Picchiotti, Fope, Leo Pizzo, Casato, tanto per citarne alcuni. Insomma, Baselworld è dimagrita, ma conserva sempre un bel po’ di fascino: i 101 anni li porta bene. Racconteremo nei prossimi giorni le novità.




Sylvie Ritter
Sylvie Ritter inaugura Baselworld 2018
Booth Swarovski
Booth Swarovski
Ingresso principale allo spazio espositivo di Baselworld
Ingresso principale allo spazio espositivo di Baselworld
Collana Swarovski
Collana Swarovski
Al lavoro nei booth
Al lavoro nei booth

Interno di Baselworld
Interno di Baselworld







Il tempo abbagliante di Charriol

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Da Charriol un gioiello segnatempo a base di oro bianco e diamanti. Senza dimenticare i classici cavi d’acciaio ♦︎

Gli orologi-gioielli sono piuttosto gioielli-orologi: bracciali preziosi in cui, tra l’altro, compare un quadrante che scandisce le ore. Ma, diciamolo, un bracciale con segnatempo non serve a contare i minuti che passano. Ecco perché sono spesso le Maison di gioielleria a proporre bracciali che sono più un ornamento che uno strumento pratico. Come nel caso di Charriol, brand svizzero famoso per i suoi gioielli realizzati partendo da una forma che ricorda quella dei cavi di acciaio industriali, naturalmente anche utilizzando metalli e pietre preziose. Una delle linee di maggior successo della Maison di Ginevra si chiama St-Tropez. In occasione di Baselworld (22-27 marzo 2018) Charriol presenta Invisible, un orologio-gioiello con cassa in oro bianco arricchita con 135 diamanti bianchi taglio baguette. L’orologio utilizza una esclusiva tecnica di incastonatura delle pietre che rende la montatura invisibile. I diamanti sono alloggiati l’uno accanto all’altro tanto da nascondere le maglie d’oro sopra le quali sono incastonati, in modo da creare una superficie all’apparenza compatta di gemme brillanti. Il cerchio di diamanti racchiude un quadrante in madreperla bianco con 12 diamanti bianchi taglio princess collocati al posto dei numeri delle ore. Al bracciale non mancano i classici cavi d’acciaio attorcigliati di Charriol, ma accanto a un bracciale con diamanti. Rudy Serra




Charriol, orologio bracciale Invisible
Charriol, orologio bracciale Invisible

Charriol, orologio bracciale Invisible, particolare del quadrante
Charriol, orologio bracciale Invisible, particolare del quadrante







Un chatbot per Baselworld

Baselworld si rinnova. E riparte con una chatbot che dialoga con aziende e clienti ♦︎

Ogni anno migliaia di persone che lavorano nel mondo dei gioielli e degli orologi di lusso, ma anche molti appassionati, convergono da tutto il mondo a Basilea, Svizzera. In marzo, infatti, si tiene la tradizionale fiera dedicata al mondo del lusso, Baselworld. Quest’anno, però, ad accoglierli ci sarà un padrone di casa in più: un robot. O, meglio, un chatbot, cioè un software che simula una conversazione tra un robot e un essere umano. Questi programmi funzionano (se funzionano) come delle chat, oppure come esperti che rispondono alle Faq (Frequently asked question) delle persone che accedono a un sito.

La notizia è che Baselworld cerca di stare al passo con i tempi e utilizzerà la tecnologia chatbot per offrire notizie e aggiornamenti ai visitatori reali e virtuali. La chatbot Baselworld Live News consentirà, nelle intenzioni degli organizzatori, di offrire una comunicazione più interattiva, istantanea, diretta e personalizzata. Sempre secondo la società che organizza Baselworld, con il nuovo canale gli espositori avranno un collegamento diretto con i clienti attuali e potenziali. L’idea è quella di offrire un canale di comunicazione ad hoc per le aziende studiato con caratteristiche personalizzate e in tempo reale.

Non solo: il chatbot Baselworld Live News sarà collegato con il sito web della fiera, il catalogo elettronico e l’app Baselworld. In prospettiva ogni visitatore potrà selezionare le notizie in base ai propri interessi personali, per esempio per segmento di prodotto o per marca.

Come si fa ad accedere alla chatbot? Basta iscriversi al canale Baselworld corrispondente su Facebook Messenger, Wechat e Telegram a partire da marzo 2018. Monica Battistoni

Il booth Crivelli a Baselworld
Il booth Crivelli a Baselworld
Modelle nel booth di Jacob & co a Baselworld
Modelle nel booth di Jacob & co a Baselworld
Baselworld 2017
Baselworld 2017
Sono stati 104.000 i buyer a Baselworld 2017
Sono stati 104.000 i buyer a Baselworld 2017
Sylvie Ritter, managing director di Baselworld
Sylvie Ritter, managing director di Baselworld

L’ora è Allegra con de Grisogono

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Allegra, il gioiello-orologio firmato da de Grisogono 25 anni dopo il debutto della Maison ♦︎

Il suo nome è Allegra. Ma, in realtà, è più facile che si tratti di un aggettivo, allegra, scritto con la lettera minuscola. E che l’aggettivo si riferisca alla fortunata che riceverà in regalo (o potrà permettersi di acquistare) il gioiello-orologio di de Grisogono. Il pezzo fa parte della collezione «so de Grisogono», la prima di gioielleria della Maison di Ginevra, 25 anni fa, e per questo conserva un posto speciale nella storia del brand.

L’orologio-gioiello Allegra 25 è composto da un nastro d’oro, anelli delicatamente intrecciati che creano un elegante movimento, fluido e continuo che lascia passare la luce attraverso la materia. I 29 anelli d’oro, lucidati o con diamanti incastonati, avvolgono il quadrante. Il quadrante è in madreperla o con pavé di diamanti. L’orologio gioiello ha una dimensione di 41,7 millimetri, con 4,80 carati di pietre in una danza di «serti neige» (diamanti sono posizionati uno accanto all’altro giocando sui loro diversi diametri da 0,5 a 1,6 mm) e «serti clos» (un set chiuso). Il cinturino è di galuchat, un classico della Maison.

L’orologio Allegra 25 è disponibile, in realtà, in cinque parure. Ne sarà presentato un altro in occasione di Baselworld (22- 27 marzo 2018). Cosimo Muzzano




L'orologio-gioiello Allegra di de Grisogono
L’orologio-gioiello Allegra di de Grisogono

Particolare del quadrante
Particolare del quadrante







Baselworld dimezza gli espositori



Baselworld cambia: dimezza gli espositori (600-700) e punta sull’innovazione ♦︎

Notizia che interessa tutti gli operatori del mondo della gioielleria e gli appassionati che ogni anno migrano in Svizzera per seguire Baselworld, la più grande e blasonata fiera mondiale dedicata alla gioielleria e all’orologeria. Cambia. In sostanza, prende atto che il mercato cambia, e si adegua. (Leggi anche: Un addio pesante a Baselworld).

MCH Swiss Exhibition, la società che organizza l’evento fieristico di Basilea, fa sapere, infatti, che «il mercato orologio e gioielli sta subendo un periodo di profonda trasformazione, innanzitutto attraverso il crescente consolidamento del mercato in termini di produzione e commercializzazione, ma anche attraverso le sfide e le opportunità della tecnologia digitale». In risposta a questo sviluppo, Baselworld 2018 si presenta «in una forma più densa e più concentrata in diversi aspetti». La durata sarà ridotta a sei giorni. «Il numero delle aziende espositrici sarà compreso tra 600 e 700», precisano da Basilea. La decisione riduce di parecchio la platea di aziende: quest’anno, infatti, sono stati presenti 1.300 espositori da 45 Paesi su 140.000 metri quadri. E il numero era già ridotto di oltre il 13% rispetto all’anno precedente. «La fiera non si basa sulla quantità, ma rimarrà l’evento principale per i primi brand mondiali. E questo in tutti i segmenti», ribadisce la società svizzera, che ha chiesto il conforto di alcuni top-brand.





Interno a Baselworld
Interno a Baselworld

Jacob & Co a Baselworld
Jacob & Co a Baselworld
L'ingresso della Messe
L’ingresso della Messe
Stand Crivelli
Stand Crivelli
Bracciali Fope
Bracciali Fope

Sempre secondo quanto comunica MCH Swiss Exhibition, Karl-Friedrich Scheufele, co-presidente di Chopard, sottolinea che «Baselworld 2018 sarà più coerente e più concentrato. Non vedo l’ora di partecipare all’evento del 2018 e penso che la decisione di Baselworld abbia preso la direzione giusta per avviare il cambiamento». Per Eric Bertrand, presidente del Comitato Espositori Baselworld, sono «i primi passi in un futuro molto avanzato».

L’azienda fa sapere anche che «per continuare a soddisfare le esigenze del settore, saranno perseguiti tutti gli sforzi per sviluppare la fiera commerciale tradizionale in una piattaforma di marketing e comunicazione estesa. Dal 2018 saranno offerte nuove forme di comunicazione digitale in tempo reale. Allo stesso tempo, si stanno già sviluppando approcci concettuali per le future edizioni». Parole che fanno supporre per il 2018 un anno di transizione, in vista di un nuovo concept. Monica Battistoni







Un addio pesante a Baselworld



Baselworld, la più grande fiera di orologeria e gioielleria, perde un altro pezzo, Eberhard ♦︎

Noi ci occupiamo di gioielli, come indica il nome della nostra testata. Ma dobbiamo registrare una notizia che è  collegata con il mondo dei gioielli indirettamente: Eberhard & Co., Maison svizzera di orologeria nata nel 1887, che quest’anno celebra 130 anni di storia, ha annunciato che non sarà presente nel 2018 a Baselworld, il più grande salone mondiale dell’orologeria e gioielleria, del quale è stato espositore per 70 anni.

Non è una notizia da poco. Quello che è stato il più grande appuntamento mondiale per l’orologeria, ma anche per la gioielleria, perde un pezzo importante.

«Proprio nel corso dell’ultima edizione della Fiera di Basilea, nonostante il marchio sia stato tra i protagonisti principali della manifestazione, grazie anche alla collocazione nella prestigiosa Hall 1.0, si è iniziato a riflettere sull’opportunità di un cambiamento, arrivando a maturare la decisione di non affidare più a Baselworld la presentazione delle novità del brand», si legge in un comunicato dell’azienda svizzera. «Eberhard & Co. ha quindi scelto per il 2018 di non essere più fra i marchi del Salone, la cui organizzazione ha annunciato per la prossima edizione un’ulteriore defezione degli espositori stimabile fra il 30% e il 60%, dopo le già notevoli riduzioni verificatesi negli ultimi anni. Risulta evidente che per i marchi indipendenti come Eberhard sia giunto il momento di slegarsi dai contesti tradizionali per cercare una maggiore vicinanza ai mercati e alle loro esigenze».

Mario Peserico, Eberhard
Mario Peserico, Eberhard

Il commento di Mario Peserico, direttore generale di Eberhard, è ancora più severo: «Baselworld è stato in passato rappresentativo della filiera del settore, ma questo aspetto sta ora scomparendo senza che venga sostituito da un nuovo progetto. Credo che molte altre saranno le defezioni per il 2018». Eberhard ha aggiunto che la presentazione delle sue novità 2018 avverrà a partire da marzo attraverso attività ed eventi dedicati.

È un colpo duro per Baselworld. Già quest’anno la fiera aveva visto calare il numero degli espositori: «Sono stati 12 mesi difficili e hanno costretto alcuni operatori ad abbandonare l’industria dell’orologeria o della gioielleria», aveva ammesso Sylvie Ritter, managing director di Baselworld. «Il nostro processo di trasformazione dovrà sempre prediligere la qualità alla quantità. A titolo di prova, per questa edizione abbiamo deciso di respingere alcuni espositori. È una scelta, la nostra scelta». Un modo elegante per giustificare la diminuzione degli stand presenti. L’edizione 2017 (era la numero cento), infatti, ha chiuso con 106.000 buyer (-4% rispetto al 2016, quando erano stati 111.000 e meno anche dei 114.000 del 2015) provenienti da oltre 100 paesi. E  gli espositori sono scesi del 13,3%, da 1.500 a 1.300.

Baselworld 2017
Baselworld 2017

Nel settore della orologeria, per esempio, aveva già annunciato la sua defezione il gruppo Timex Swiss Luxury Division, che gestisce marche di lusso come Salvatore Ferragamo, Versace, Versus e Nautica attraverso accordi di licenza. Il settore dell’orologeria, tra l’altro, sta soffrendo la diffusione degli smart watch, dispositivi come l’Apple Watch, che per fatturato ha superato quello di un colosso come Rolex. E nella gioielleria da tempo non partecipano più a Baselworld molti marchi di media dimensione, come Vhernier o Antonini, per citare due italiani. Ora la fiera di Basilea dovrà cercare di utilizzare molta creatività per recuperare appeal.   





Baselworld 2017, interno
Baselworld 2017, interno

L'area di Crivelli a Baselworld
L’area di Crivelli a Baselworld

Sylvie Ritter
Sylvie Ritter







Le novità di VicenzaOro



Le novità di VicenzaOro September, il maggiore appuntamento italiano per la gioielleria ♦︎

Raddoppio dei buyer (500 quelli ospitati) e raddoppia anche la speranza di aver archiviato la crisi degli anni scorsi che, inevitabilmente, ha coinvolto anche il mondo della gioielleria. VicenzaOro September (23-27 settembre) si propone di archiviare il pessimismo e tornare ai fasti degli anni dorati, nel senso pieno del termine. Certo, i tempi sono difficili, come dimostrano le alterne fortune delle aziende. Ma l’export di gioielli dei brand italiani si dimostra solido, specialmente in Paesi come gli Usa o in Gran Bretagna, dove le vendite del made in Italy in oro e diamanti sono un successo. Qualche ricambio tra i brand presenti nei padiglioni (1.300 da 35 Paesi) è però il segnale che nulla è immobile, tanto meno la partecipazione a manifestazioni consolidate come VicenzaOro («abbiamo selezionato», precisa Corrado Facco, direttore generale di Italian Exhibition Group, il gruppo che comprende Fiera Vicenza). D’altra parte, la stessa cosa era avvenuta a Baselworld.

VicenzaOro September
VicenzaOro September

La nuova formula di Vicenzaoro, in ogni caso, si è dimostrata efficace ed è confermata: aree con espositori divisi per genere (Icon, Look, Creation, Expression, Essence, Evolution), a cui si aggiunge un settore dedicato agli orologi. Si tratta di Now, sigla che sta per Not Ordinary Watches, all’interno del Distretto Icon del Padiglione 7. Orologi di nicchia, però, con 11 brand che appartengono a specifiche categorie di prodotto e che fanno tendenza. Insomma, meglio precisare che l’idea non è una competizione con Baselworld.

Gli appuntamenti. Oltre agli stand, per i visitatori la fiera offre anche l’opportunità di seguire conferenze, convegni (l’agenda completa la trovate qui), tra cui quello di lunedì 25 settembre su Fare Marca per Salvare il Made in Italy, organizzato dal Club degli orafi. Oltre a Gabriele Aprea, presidente Club e di Chantecler, sono in agenda l’intervento di Emanuele Alliotti Visdomini, vice-presidente  di Vhernier e del vice presidente di Ieg, Matteo Marzotto. Altra novità sono i gioielli libanesi. La collezione Bookrah (parola che significa Domani in lingua araba), è stata creata in collaborazione con i designer Nadja Zerunian e Peter Weisz della società austriaca di design Zerunianandweisz e realizzata a mano dagli orafi di Bourj Hammoud, quartiere nei dintorni di Beirut dove vive una comunità che ha alle spalle generazioni di artigiani impegnati nel settore della lavorazione dell’oro. I designer hanno preso ispirazione dalla topografia di Bourj Hammoud per dar vita a spille, orecchini, anelli e braccialetti suddivisi in tre linee, basate sullo stesso concetto, ma ognuna con un proprio stile.




Corrado Facco e Matteo Marzotto
Corrado Facco e Matteo Marzotto
Stand a VicenzaOro January 2016
Stand a VicenzaOro January 2016
Modella allo stand di pasquale Bruni a VicenzaOro January 2016
Modella allo stand di pasquale Bruni a VicenzaOro January 2016

VicenzaOro January 2016
VicenzaOro January 2016







Le nuove favole di Italian Design



Italian Design continua a inventare gioielli da favola. Nel vero senso della parola: ci sono anche Aladino la Sirenetta ♦

«Sono un pittore e il colore ha un effetto viscerale su di me: alcuni toni del blu raggiungono le profondità del mio Io e mi spostano in un luogo di bellezza e di felicità, nonostante qualsiasi altra cosa stia succedendo nella mia vita». Fiaba a cura di Italian Design, che si definisce una società creata da giovani italiani che hanno l’obiettivo di rendere l’essenza di prodotti italiani conosciuti in tutto il mondo. L’obiettivo è portare l’eccellenza della creatività italiana insieme alla ricerca di gioielli unici, e la tradizione della produzione di oggetti eccezionali. L’iniziativa è del gemmologo Alberto Prandoni, che da Cuneo coordina la gestione amministrativa e il team di progettisti e creativi, mentre Silvia Prandoni gestisce il marketing e reparto vendite. Un duo affiatato che, in effetti, propone quello che promette: un mondo fantastico, di colori e virtuosismi di oreficeria, intarsi e disegni elaborati. Come recita la comunicazione ufficiale dell’azienda, sembra che la produzione di anelli, orecchini e pendenti sia il frutto dell’estro creativo di un pittore, più che della fredda progettazione a un computer. Risultato: un festival di tonalità, sfumature e contrasti che, di sicuro, non rivela imitazioni. E neppure sarebbe facile imitare. Ecco le immagini dei suoi estrosi gioielli.



Anello con Sherazade e Aladino nella fortezza di Granada
Anello con Sherazade e Aladino nella fortezza di Granada
ocean pendente
Pendente della collezione Ocean
mermaid ring 1
Anello della linea Sirenetta
Pendente della collezione Sirenetta
Pendente della collezione Sirenetta
Collezione Coralia, anello con effetto spugna
Collezione Coralia, anello con effetto spugna
Anello della collezione Coralia
Anello della collezione Coralia
Pendente Coralia
Pendente Coralia
Orecchini con opali della collezione Coralia
Orecchini con opali della collezione Coralia
Anello della collezione Sirena
Anello della collezione Sirena
Retro dell'anello Sirenetta
Retro dell’anello Sirenetta
Collezione Marmaid, anello sirena apero
Collezione Marmaid, anello sirena apero
Anello Sirenetta con tormalina Paraiba
Anello Sirenetta con tormalina Paraiba




Anello Circus aperto
Anello Circus aperto
Anello Anemone di mare
Anello Anemone di mare, con al centro un opale
Anello Circus
Anello Circus
Anello della linea Alhambra chiuso
Anello della linea Alhambra chiuso
Anello della linea Alhambra aperto
Anello della linea Alhambra aperto
alhambra ring rockroll 1
Anello della serie Alhambra
Alhambra ring
Alhambra ring
Anello Lava, con opale, zaffiri arancioni, diamanti brown. Banda metallica interna regolabile
Anello Lava, con opale, zaffiri arancioni, diamanti brown. Banda metallica interna regolabile
Anello Lava
Anello Lava
Orecchini Lava
Italian Design, orecchini Lava







Rarefatta Etho Maria

Le ultime creazioni di Etho Maria, gioielli raffinati per pochissimi ♦︎

Il marchio di alta gioielleria Etho Maria ha una storia poco nota. È nato da un’azienda greca, nel 2008, che si chiamava ethO Lithos e che ancora oggi è definita come il serbatoio produttivo della nuova società. La fondatrice e designer si chiama Takis Etho. La Maison ha sede ad Atene, ma fa base anche a Miami, e di recente ha aperto un ufficio a Milano. Etho Maria partecipa agli appuntamento che contano, da Baselworld al Couture di Las Vegas, ma senza comunicare molto: punta su una fascia di pubblico raffinata, attratta da prodotti di alta gioielleria, o comunque di gioielli per pochi.

La produzione delle collezioni è però realizzata in parte in Tailandia, dove l’azienda gestisce un sito produttivo: per la verità è una strada comune a molte altre Maison molto affermate (che però non amano farlo sapere). Il brand si presenta come produttore di gioielleria, innovativa, moderna, preziosa. I gioielli hanno spesso fogge irregolari, complicati intrecci, tanti diamanti colorati, con uno stile non di avanguardia, ma di tendenza. Eccone alcuni esempi. Giulia Netrese

Bracciale di Etho Maria indossato da Rihanna
Bracciale di Etho Maria indossato da Rihanna
Anello in oro rosa con ametiste
Anello in oro rosa con ametiste
Anello di Etho Maria in oro rosa e zaffiri
Anello di Etho Maria in oro rosa e zaffiri. Prezzo: 6950 dollari
Orecchini di Etho Maria in oro rosa e zaffiri. Prezzo: 7200 dollari
Orecchini di Etho Maria in oro rosa e zaffiri. Prezzo: 7200 dollari
Anello in oro rosa con diamanti taglio rose. Prezzo: 8300 dollari
Anello in oro rosa con diamanti taglio rose. Prezzo: 8300 dollari
Orecchini in oro rosa con zaffiri. Prezzo: 5690 dollari
Orecchini in oro rosa con zaffiri. Prezzo: 5690 dollari

Orecchini in oro rosa con topazi. Prezzo: 3990 dollari
Orecchini in oro rosa con topazi. Prezzo: 3990 dollari





Tre anelli con diamanti colorati
Tre anelli con diamanti colorati

Orecchini Everyday Pieces con diamanti neri
Orecchini Everyday Pieces con diamanti neri
Alta gioielleria, anelli
Alta gioielleria, anelli
Produzione di Etho Maria
Produzione di Etho Maria
Alta gioielleria
Alta gioielleria
Anelli e bracciale Everyday Pieces
Anelli e bracciale Everyday Pieces
Orecchini Everyday Pieces con zaffiri
Orecchini Everyday Pieces con zaffiri
Orecchini Everyday Pieces
Orecchini Everyday Pieces
Linea Classic
Linea Classic
Anelli in oro bianco e giallo
Anelli in oro bianco e giallo
Collezione Everyday Pieces
Collezione Everyday Pieces
Anello con diamanti neri e bianchi
Anello con diamanti neri e bianchi
Anello con diamanti champagne
Anello con diamanti champagne
Anello in oro rosa con diamanti
Anello in oro rosa con diamanti


 
 


 

La collezione ruggente di Messika




Alta gioielleria di Messika dedicata alle donne, agli anni Venti e alla rivoluzione dei costumi. E ai diamanti, ovviamente ♦

Messika, un nome che si può tradurre con diamanti. È Valérie Messika la designer, che continua la tradizione paterna, più legata alla preziosa, brillante, esclusiva pietra preziosa.

A Baselworld 2017, Messika ha presentato una nuova eccezionale collezione di pezzi unici, Alta Gioielleria che lei descrive come «contemporanea ed emancipata, ispirata al fascino irresistibile della Parigi festosa degli anni Venti».

Un periodo della storia, quello dal 1919 al 1929, gli «anni ruggenti», che è ricordato anche per i cambiamenti dal punto di vista culturale e sociale, ma anche di costume, in particolare per le donne. «Segnano l’avvento della modernità», spiega Valérie.




Isadora

I gioielli hanno quindi il nome di donne che hanno segnato quell’epoca. Come Isadora Duncan, ballerina e coreografa che ha inventato la danza moderna. A lei è dedicata una collana straordinaria, che ha richiesto 600 ore di lavoro per la realizzazione. È composta da 139 diamanti con taglio a pera per oltre 42 carati. La collana Isadora si accompagna a un bracciale, con una cascata di diamanti sempre taglio a pera per 13,50 carati, e a orecchini asimmetrici.

Orecchini Isadora
Orecchini Isadora
Lavorazione del collier Isadora. Photo: Pierre Vérez
Lavorazione del collier Isadora. Photo: Pierre Vérez
Il collier Isadora
Il collier Isadora

Ritzy

All’Hotel Ritz di Place Vendôme si sono fermati tutti i grandi del secolo scorso. Le sue stanze si affacciano sulla piazza più affollate di grandi firme della gioielleria. Non solo: la parola ritzy in inglese significa elegante, glamour, e deriva proprio dalle atmosfere che si respiravano nell’hotel. Eleganti come i gioielli Ritzy di Messika: una collana con 89 diamanti, questa volta con taglio smeraldo, che sembra quasi un girocollo con cravatta. E poi orecchini, un anello toi & moi.

Messika, collana Ritzy
Messika, collana Ritzy
Anello moi et toi Ritzy
Anello moi et toi Ritzy

Swinging Paris

Lo swing non è solo un ritmo musicale, ma anche quello degli anni ruggenti. Messika li ricorda con una cascata di 127 diamanti taglio ovale e 2.407 diamanti taglio brillante radunati su una collana. La realizzazione di questo pezzo di alta gioielleria ha richiesto oltre 1.200 ore di lavoro, anche per l’accuratezza con cui sono stati scelte le pietre. La più grande, montata come un pendente, ha un peso di 3,26 carati. La montatura è quasi invisibile, un lavoro davvero eccezionale. La parure si compone anche un anello toi & moi, sempre con diamanti taglio ovale, e da un paio di orecchini asimmetrici, anche questi con diamanti ovali. 

Messika, collier Swinging Paris
Messika, collier Swinging Paris
Lavorazione della collana Swinging Paris
Lavorazione della collana Swinging Paris
Anello moi et toi Swinging Paris
Anello moi et toi Swinging Paris

Flappers

Si chiamano così un chocker e un paio di orecchini con un design molto Art Deco: con linee geometriche ben marcate. La collana ha diamanti con taglio brillante e smeraldo che si alternano, in un gioco di luce che mette in risalto una pietra centrale: un diamante taglio smeraldo da 2,06 carati (EVS1) sfaccettato. A proposito, flapper è un termine indicare la generazione di giovani donne che nei primi anni Venti cominciò a indossare gonne più corte, tenere i capelli a caschetto, ascoltare la musica jazz e a mettere in discussione le convenzioni.

Disegno per il collier Flappers
Disegno per il collier Flappers
Orecchini Flappers
Orecchini Flappers

Madaleine

Madeleine Vionnet è stata una stilista francese, creatrice di una delle più prestigiose maison di alta moda dell’intera Francia. A lei Messika dedica una serie di gioielli, a partire dalla collana composta da 446 (quattrocentoquarantasei) diamanti taglio marquise, che terminano con una pietra più grossa taglio a pera di oltre 4 carati. La collana viene definita come un avvolgente foulard di diamanti, ma è una descrizione riduttiva. In questa linea fanno parte anche un earcuff, un bracciale e un doppio anello, sempre con diamanti taglio marquise.

Lavorazione del collier Madaleine. Photo: Pierre Vérez
Lavorazione del collier Madaleine. Photo: Pierre Vérez
Earcuff Madaleine. Photo: Pierre Vérez
Earcuff Madaleine. Photo: Pierre Vérez
Anello doppio Madaleine. Photo: Pierre Vérez
Anello doppio Madaleine. Photo: Pierre Vérez

Roaring Diamonds

Roaring Twenties è l’espressione utilizzata per indicare il decennio che ha rivoluzionato il costume. E questo ha dato lo spunto alla Maison per congegnare una collana con diamanti taglio a pera, ma con la punta rivolta verso il basso, accanto a diamanti taglio marquise. Diverse dimensioni di diamanti convivono assieme con un effetto molto dinamico, non facile da raggiungere. Di questa linea fanno parte anche un paio di orecchini e un bracciale. Margherita Donato

Lavorazione del collier Roaring Diamonds
Lavorazione del collier Roaring Diamonds
Orecchini Roaring Diamonds
Orecchini Roaring Diamonds, disegno






Dada Arrigoni, gli anni ’80 are back

Le nuove curve dei gioielli di Dada Arrigoni, con un po’ di nostalgia degli anni Ottanta ♦

La designer bergamasca Dada Arrigoni continua la corsa iniziata nel 1985 con una spericolata esplorazione della forma curva. E anche il 2017 è iniziato percorrendo una strada piena di ellissi e linee paraboliche. Sono molte le novità presentate tra VicenzaOro e Baselworld: collezioni che conservano lo stile proprio della Maison, con oro rosa e diamanti a punteggiare le linee rotonde dei gioielli. Una delle new entry è la collezione D-Band, che è un tuffo negli anni Ottanta, con la forma della bracciale largo a coprire l’intero polso. I bracciali, oppure gli anelli, sono dunque costituiti da una fascia metallica, ma spezzata da una forma che assomiglia a una virgola, su cui sono incastonati due fila di diamanti.

Uno stile che ritorna anche nella collezione DD Line, sempre centrata sulle onde visive innescate dalle curve doppie o triple del metallo, anche in questo caso punteggiate di diamanti. La forma ricorda un po’ il segno dell’infinito, ma in tre dimensioni. Giulia Netrese

Collezione D-Band, anello in oro rosa e diamanti brown
Collezione D-Band, anello in oro rosa e diamanti brown
Collezione D-Band, anello in oro rosa e diamanti brown
Collezione D-Band, anello in oro rosa e diamanti brown
Collezione D-Band, Bracciale in oro rosa e diamanti
Collezione D-Band, Bracciale in oro rosa e diamanti
DD Line, anello in oro rosa e diamanti
DD Line, anello in oro rosa e diamanti
DD Line, anello in oro rosa e diamanti
DD Line, anello in oro rosa e diamanti
DD Line, collana in oro rosa e diamanti
DD Line, collana in oro rosa e diamanti


Tous dice: Bounjour Señorita

Tous è tornata a Baselworld e saluta con la nuova collezione primavera-estate: Bonjour Señorita ♦

Tous è tornata a Baselworld (è la terza volta) con la sua nuova collezione primavera-estate. Per l’occasione il brand di Barcellona specializzato in gioielli di «lusso accessibile» (ha più di 500 punti vendita in tutto il mondo, in oltre 50 paesi) ha presentato Bonjour Señorita, «una storia di speranza e passione che ci invita ad esplorare e riflettere sulle nostre esperienze al fine di trovare in ultima analisi, noi stessi». La storia è a metà tra i colori di Cuba e le raffinate atmosfere di Parigi, come indica già il titolo con due parole in francese e spagnolo: Camille, ballerina cubana partita dall’Avana e piena di nostalgia. La collezione presenta una serie di anelli, collane, bracciali, spille e orecchini multicolori e realizzati con titanio, topazi, perle e pietre sintetiche, ma anche vermeil. L’architettura, la natura e la gente di Cuba sono alla base dell’ispirazione della collezione, in cui non manca la classica silhouette dell’orsetto simbolo dell’azienda catalana. L’intera suite è composta da diverse linee legate a differenti momenti della storia: oltre a Camille, ci sono Alecia, Ciel, Eloise, Miranda, Ivette, Brera. Jollie, Sherel. Il mondo di Tous si allarga. Alessia Mongrando

Tous, pendente o Spilla in argento vermeil, sterlina, madreperla, smalti
Tous, pendente o Spilla in argento vermeil, sterlina, madreperla, smalti
Brera, anello in madreperla e oro 18 carati
Brera, anello in madreperla e oro 18 carati
Anello in argento, vermeil, cuoio e citrino
Anello in argento, vermeil, cuoio e citrino
Anello in oro, granati, perle
Anello in oro, granati, perle
Anello in vermeil con gemme e perla
Anello in vermeil con gemme e perla
Pendente in oro 18 carati
Pendente in oro 18 carati
Pendente Love in vermeil rosé e spinelli
Pendente Love in vermeil rosé e spinelli
Orecchini Ivette in oro, topazi azzurri e perle
Orecchini Ivette in oro, topazi azzurri e perle
Orecchini in vermeil con madreperla e zaffiri
Orecchini in vermeil con madreperla e zaffiri
Bracciale con vermeil rosé e amazonite
Bracciale con vermeil rosé e amazonite
Bracciale con pietra viola
Linea Ivette, bracciale con pietra viola
Linea Eloise, bracciale in vermeil con pietre
Linea Eloise, bracciale in vermeil con pietre
Orecchini in oro bianco, perle e diamanti
Orecchini you and me, in oro bianco, perle e diamanti
Anello in argento con fiocco
Anello in argento con fiocco della linea Jollie

 

 

Roberto Coin torna nel Garden

Roberto Coin fa fiorire ancora la collezione Garden ♦

La collezione Garden «reinterpreta il fascino eterno di giardini segreti in note preziose ed espressive. Anelli e ciondoli inebriano l’immaginazione verso un mondo incantato che sembra affascinante, con dettagli ricchi di forme inaspettate e straordinarie», eccetera. Senza nulla togliere alla poesia dei comunicati aziendali, di sicuro necessaria, la verità è un’altra: la collezione Garden è stata introdotto nel 2014 dal designer di Vicenza, ormai cittadino del mondo, ed è stata semplicemente ispirata dal suo giardino, dove con la moglie ama trascorrere il tempo libero.

Banale? Affatto: chi ha il dono della creatività si ispira a quello che lo circonda, poi lo trasforma, lo trasfigura, lo interpreta. Quindi, al contrario, assume ancora più valore la capacità di trasferire a metallo e pietre gli aspetti floreali della natura in elaborati anelli cocktail oppure in orecchini. La collezione ha riscosso il giusto successo e così, a tre anni di distanza, la linea di gioielli è ulteriormente rinnovata con new entry presentate a Baselworld. Prezzi indicativi: gli anelli meno elaborati sono sotto i 5.000 euro, il pendente con topazio sale oltre quota 8.000. Giulia Netrese





Yellow gold ring with prasiolite and white diamonds. Yellow god ring with emerald and rock crystal doublet and brown and white diamonds.  Yellow gold ring with blue topaz, natural green garnet and white diamonds
Yellow gold ring with prasiolite and white diamonds. Yellow god ring with emerald and rock crystal doublet and brown and white diamonds. Yellow gold ring with blue topaz, natural green garnet and white diamonds

Yellow gold earrings with london blue topaz, natural green garnet and white diamonds
Yellow gold earrings with london blue topaz, natural green garnet and white diamonds
Ring in chocolate satin gold with amethyst, white diamonds, brown diamonds, orange sapphires and natural green garnet. Black satin gold ring with ruby zoisite, white and brown diamonds and natural green garnet
Ring in chocolate satin gold with amethyst, white diamonds, brown diamonds, orange sapphires and natural green garnet. Black satin gold ring with ruby zoisite, white and brown diamonds and natural green garnet
Unique piece in white, red and black gold with diamonds, prasiolite and natural green garnet
Unique piece in white, red and black gold with diamonds, prasiolite and natural green garnet
Earrings in satin yellow gold with honey quartz, white and brown diamonds and natural green garnet
Earrings in satin yellow gold with honey quartz, white and brown diamonds and natural green garnet
Rings in satin yellow gold with Blue topaz, prasiolite, amethyst, lemon and honey quartz, as center stones. Brown and white diamonds, green garnet, yellow sapphires in the decorative components
Rings in satin yellow gold with Blue topaz, prasiolite, amethyst, lemon and honey quartz, as center stones. Brown and white diamonds, green garnet, yellow sapphires in the decorative components
Ring in satin yellow gold with colourless diamonds, quartz, tsavorite and rose sapphires
Ring in satin yellow gold with colourless diamonds, quartz, tsavorite and rose sapphires
Necklace in satin yellow gold with colourless diamonds, blue topaz, tsavorite and orange sapphires
Necklace in satin yellow gold with colourless diamonds, blue topaz, tsavorite and orange sapphires
Ring in yellow and burnished satin gold with white and brown diamonds, morganite, green garnet, rubies, amethyst and black and yellow sapphires
Ring in yellow and burnished satin gold with white and brown diamonds, morganite, green garnet, rubies, amethyst and black and yellow sapphires
Earrings in satin yellow gold with diamonds, topaz, tsavorite and green amethyst
Earrings in satin yellow gold with diamonds, topaz, tsavorite and green amethyst
Ring in satin yellow gold with diamonds (colourless and brown), amethyst and tsavorite. Ring in satin yellow gold with diamonds (colourless and brown), topaz and tsavorite. Ring in satin yellow gold with diamonds (colourless and brown) quartz and tsavorite
Ring in satin yellow gold with diamonds (colourless and brown), amethyst and tsavorite.
Ring in satin yellow gold with diamonds (colourless and brown), topaz and tsavorite.
Ring in satin yellow gold with diamonds (colourless and brown) quartz and tsavorite

Black gold ring with 62 carat blue topaz stone, sapphires, citrine, rubies, amethyst, black spinel and natural green garnet
Black gold ring with 62 carat blue topaz stone, sapphires, citrine, rubies, amethyst, black spinel and natural green garnet







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