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I gioielli rock di Ben Day

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Si definisce dislessico, cresciuto con i fumetti e il punk degli anni Settanta, orafo, creatore e cacciatore di gemme: ecco a voi Ben Day ♦

Forse quelli di Ben Day si potrebbero definire gioielli rock. A Londra nel suo negozio situato tra le case storiche ugonotti di Spitalfields, il designer ormai da 30 anni ha scelto una strada tutta sua: grandi pietre preziose colorate, come rubini, tanzanite, chiroprasio, assieme a set in oro ben visibili, forme spigolose oppure arrotondate, potenti. Sembra di ascoltare con gli occhi una band che ci dà dentro. Ma di lusso. Per esempio, la sua collezione presenta opali rarissimi, che si abbinano alle altre pietre formando un caleidoscopio cangiante di colori sospesi.

Anello in oro 18 carati con spinello silver e rosa e zircone blu
Anello in oro 18 carati con spinello silver e rosa e zircone blu

Diamanti rosa, anelli di ossidiana vulcanica con fili d’argento radianti, rubini rosso caldo, tormaline che vanno dal blu scuro al verde neon. Impossibile passare inosservati quando si indossa un gioiello di Ben Day. Il quale, a differenza di tanti suoi colleghi londinesi, dopo il classico college ha seguito la sua strada di designer da autodidatta (ha seguito solo un anno di corso in gioielli), aiutato dalla moglie, che ha la sua stessa passione. Ed è anche piuttosto schivo: non troverete troppe notizie su di lui. Ma basta guardare queste immagini per capire qualcosa del suo lavoro.

Anello in oro 18 carati con fordite e diamanti multicolori (trattati)
Anello in oro 18 carati con fordite e diamanti multicolori (trattati)
Pendente in oro con kunzite rutilata e diamanti
Pendente in oro con kunzite rutilata e diamanti
Anello in oro con opale e diamanti brown
Anello in oro con opale e diamanti brown
Orecchini in oro con opale, zaffiri, granati demantoidi
Orecchini in oro con opale, zaffiri, granati demantoidi
Orecchini in oro con zaffiri blu e rosa, spinello neon, tsavorite, acquamarina
Orecchini in oro con zaffiri blu e rosa, spinello neon, tsavorite, acquamarina

Anello in oro e diamanti
Anello in oro e diamanti







La Grecia dei miti di Christina Soubli

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Le proposte di Christina Soubli, designer greca che unisce la tradizione alle tendenze della gioielleria moderna ♦ 

La Grecia, meta di vacanze, patria della filosofia classica e, purtroppo, negli ultimi anni è stata anche al centro della difficile cronaca geopolitca. Ma Christina Soubli, designer greca, figlia d’arte, pensa alla Hellas degli dei, della mitologia e dell’Olimpo, ma anche al design semplice e immediato dei Paesi nordici, come nella Basic Collection, fino alle forme barocche che ricordano l’estetica orientale. Una delle collezioni di gioielli, infatti, si chiama Oriental Circles. Le piccole forme tonde che compongono i gioielli sono in oro 18 carati, a cui si aggiungono pietre semi preziose con taglio cabochon. Questa collezione è formata da anelli, ciondoli, bracciali e orecchini, per una vendemmia molto piacevole per gli occhi.

Orecchini in oro 22 carati ispirati all'antico strumento musicale greco, la lira
Orecchini in oro 22 carati ispirati all’antico strumento musicale greco, la lira

Christina Soubli si è formata al Central Saint Martin’s College of Art and Design, dove ha sperimentato diversi materiali, forme e tecniche. Per le sue creazioni utilizza principalmente oro 18 carati, vale a dire un metallo quasi puro. Ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui Worshipful Company of Goldsmith’s Award of Jewellery. I gioielli di Christina Soubli si acquistano nel suo atelier ad Atene, oppure online.

Bracciale in oro 18 carati realizzato con la tecnica della filigrana
Bracciale in oro 18 carati realizzato con la tecnica della filigrana
Collana in oro con acquamarina e citrini
Collana in oro con acquamarina e citrini
Orecchini Big Queen in oro 18 carati
Orecchini Big Queen in oro 18 carati
Orecchini pendenti con teschio, oro e quarzo
Orecchini pendenti con teschio, oro e quarzo
Pendente a forma di uovo in bronzo smaltato, oro e argento
Pendente a forma di uovo in bronzo smaltato, oro e argento

Pendente a forma di ape con zaffiro e topazio blu
Pendente a forma di ape con zaffiro e topazio blu







Una Vertigo per Mattioli

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Arriva una nuova collezione di Mattioli: si chiama Vertigo. La vertigine è l’impressione che voi, o l’ambiente intorno a voi, si stia muovendo o ruotando. Questa sensazione può essere appena percettibile, oppure può essere così grave che da provocare difficoltà a mantenere l’equilibrio e a svolgere le attività quotidiane. Ma vertigine è un termine usato anche per indicare qualcosa di piacevole, sorprendente, eccitante. Molto probabile che la nuova linea di gioielli della Maison torinese faccia riferimento a questa seconda interpretazione.

Anello in oro rosa con ametista
Anello in oro rosa con ametista

Vertigo, in ogni caso, è una collezione prêt-à-porter in stile minimalista. I gioielli, infatti, utilizzano le forme geometriche degli anni Sessanta e Settanta in una selezione di anelli, orecchini, bracciali e collane che si possono mixare e indossare assieme. I nuovi gioielli di Mattioli sono disponibili in oro rosa 18 carati e abbinati a pietre semi preziose con taglio baguette, come ametiste, ioliti, rodoliti, topazio london e sky.

Anello in oro rosa con rodolite
Anello in oro rosa con rodolite
Anello in oro rosa con peridoto
Anello in oro rosa con peridoto
Collana in oro rosa con rodolite e iolite
Collana in oro rosa con rodolite e iolite
Collana in oro rosa con topazio e peridoto
Collana in oro rosa con topazio e peridoto
Orecchini in oro rosa con topazio e peridoto
Orecchini in oro rosa con topazio e peridoto

Orecchini in oro rosa con ametista e rodolite
Orecchini in oro rosa con ametista e rodolite







I gioielli fashion di Dvccio

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Roberta Marinelli e Giovanni Selvi sono fondatori e proprietari del brand Dvccio. Per chi non  è italiano, bisogna specificare che il nome è scritto come fosse in antico latino e, quindi, si pronuncia più facilmente Duccio. Che è anche un tipico nome toscano: infatti, Dvccio ha sede a Sansepolcro, vicino ad Arezzo, uno dei distretti italiani della gioielleria. Non solo: il brand è anche l’espressione di un’azienda che lavora da anni nella gioielleria come fornitrice di catene e altro: il Gruppo Egr Italia, che ha dato vita al marchio Dvccio, presieduto da Giovanni Selvi, mentre Roberta Marinelli è amministratore delegato.

Anello regolabile in argento
Anello regolabile in argento

Dvccio, tra l’altro, ha in programma anche una brand extension con Dvccio Jewel Bag, innovativa linea di borse gioiello, personalizzabili con la propria iniziale. È la stessa filosofia dei gioielli della marca toscana, che ha anche una linea di gioielli con le lettere dell’alfabeto. Dvccio punta su gioielli di moda in bronzo o argento, a volte trattato con galvanica oro, smalto o pietre semipreziose, realizzati a mano. Il brand ha già conquistato il suo spazio in Italia e si è affacciato su mercati esteri in Brasile, Australia e Nuova Zelanda, con buon successo.

Orecchino in argento con lettera A
Orecchino in argento con lettera A
Orecchino in argento finitura rosa
Orecchino in argento finitura rosa
Anello in argento con la lettera A
Anello in argento con la lettera A
Collana della collezione Dea con la lettera A
Collana della collezione Dea con la lettera A
Bracciale Dea rosa con charms
Bracciale Dea rosa con charms

Bracciale in argento con pendente
Bracciale in argento con pendente







I nuovi tesori marini di Shagreen et Tortoise




Le nuove creazioni di Shagreen et Tortoise, Maison parigina della designer Marie-Hélène Loubrielle: le conchiglie con pietre preziose diventano raffinati gioielli ♦

Con le pinne e gli occhiali, ma niente fucile, a cercare i gioielli del marchio Shagreen et Tortoise, una collezione di anelli fatti di gusci di conchiglie montati su oro a forma di coralli e artigli, abbelliti con corniole, rubini, granati, ametiste, quarzo rosa, tormaline verdi tagliate a goccia e sfaccettate. La designer è Marie-Hélène Loubrielle una francese cosmopolita nata a Parigi, cresciuta a New York, San Paolo e Singapore, influenzata dallo stile di grandi designer di gioielli americani come Seamann Schepps Verdura, e affascinata dalle gemme del Brasile e dai materiali esotici dell’Asia.

Orecchini con madreperla e rodolite
Orecchini con madreperla e rodolite

Il disegno perfetto di un piccolo riccio, souvenir di un viaggio alle Comore, è stata la molla per provare a farne un gioiello incastonando un rubino stella taglio cabochon. Da qui l’idea di una collezione di pezzi unici e del nome del marchio, due materiali molto usati in gioielleria agli inizi del Novecento: Shagreen è la pelle di zigrino (squalo o razza), impiegata per levigare materiali duri come avorio ed ebano, e tartaruga. Le testuggini sono per fortuna protette ma come dimostra Loubrielle, i colori e le forme delle conchiglie sono altrettanto belli.

Anello Byzantine con bronzo e citrino
Anello Byzantine con bronzo e citrino
Anello Spade con rodolite
Anello Spade con rodolite
Bracciale in vermeil, prehnite e conchiglia
Bracciale in vermeil, prehnite e conchiglia
Collier Amulette con acquamarina
Collier Amulette con acquamarina
Collier in vermeil, onice verde e conchiglia
Collier in vermeil, onice verde e conchiglia

Orecchini in vermeil e corniola
Orecchini in vermeil e corniola







One More, tuffo nel Mediterraneo

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Dalle brume del Belgio, al sole delle isole Eolie, Pantelleria o Ischia: il viaggio di One More è lungo come la sua storia. Il brand, infatti, fa parte del gruppo belga Beheyt, che è stato fondato quando, nel 1879 Jean-Baptiste Beheyt ha aperto à Poperinge un atelier di oreficeria. Il marchio, invece, ha alle spalle una vita più breve è nato nel 2009 ed è distribuito in Belgio, Lussemburgo, Francia, Svizzera e Italia. Paese, quest’ultimo, che deve avere qualche appeal per One More, visto che le sue ultime collezioni hanno il nome di famose località marine: Amiata, Ischia, Pantelleria, Etna, Salina e Stromboli.

Orecchini Amiata in oro bianco, diamanti, topazio
Orecchini Amiata in oro bianco, diamanti, topazio

Le collezioni comprendono anelli, pendenti e orecchini: «pezzi importanti», li definisce l’azienda (complimenti alla pr Sarah Van Staey, ottimo lavoro). Nella linea Amiata, per esempio, ci sono anelli con pietra in solitaire bordati da una serie di piccoli diamanti bianchi o bruni. E gemme come pietra di luna, quarzo affumicato, ametista, citrino, topazio e prasiolite. Con una tavolozza di colori che tocca i toni dell’azzurro cielo, rosa pastello, bianco fragile, porpora saturo, arancione caldo, giallo frizzante. Con la gamma Ischia, prevalgono i gioielli in oro bianco, rosa o giallo e diamanti. In questo caso, gli anelli sono una concatenazione di diversi semplici cerchi, con diamanti incastonati e disponibili in combinazioni d’oro di colore o spessore diverso. Pantelleria, invece, punta su pietre solitarie, tonde o quadrate, sono in ametista, quarzo rosa, topazio, quarzo affumicato o in agata rossa, calda e superba, Etna propone gemme circondate da una corona di diamanti, che costituiscono anche l’unica pietra con cui è composta la linea Salina. Infine, Stromboli, vivace come il vulcano da cui prende il nome, con forme ovali delle gemme, bordate di diamanti. Avventurina arancione e rosa, agata rossa e quarzo grigio sono una festa per gli occhi e adornano anelli, collane e orecchini con arie imperiali.  

Anello Amiata in oro bianco, prasiolite, diamanti
Anello Amiata in oro bianco, prasiolite, diamanti
Ischia bracelet 60 54 mm in 18K white gold with diamonds
Bracciale Ischia in oro bianco e diamanti
Anello Panarea in oro rosa, tormalina, ametista e diamanti
Anello Panarea in oro rosa, tormalina, ametista e diamanti
Anello Salina in oro bianco, diamanti, zaffiri orange
Anello Salina in oro bianco, diamanti, zaffiri orange
Orecchini Vulsini in oro bianco e pavé di diamanti
Orecchini Vulsini in oro bianco e pavé di diamanti

Collana Vulsini in oro bianco e rosa, pavé di diamanti
Collana Vulsini in oro bianco e rosa, pavé di diamanti







I 7 modi più trendy di indossare gli anelli 

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Quale anello scegliere? Il dilemma si ripete, specialmente se avete uno scrigno pieno di anelli di tipo diverso. Ecco 7 consigli su quale anello scegliere e quale stile è più trendy ♦

Anelli grossi o piccoli, delicati o voluminosi, semplici o tempestati di pietre, in oro vero e pietre preziose oppure di bigiotteria? Su un solo dito o su tutte e cinque, all’attaccatura delle articolazioni o addirittura sulle unghie? Insomma, qual è il modo più moderno di indossarli? Il problema si pone, in particolare, quando si desidera abbinare tanti anelli differenti. In questo caso bisogna fare attenzione, perché non tutti gli anelli stanno bene assieme. E non è detto che la forma di anello più alla moda sia anche quella che sta meglio sulle vostre mani. Ecco, quindi, alcuni consigli per la scelta degli anelli da indossare: per tutti vale la raccomandazione di giocare bene con le forme, i materiali, i colori.

Anelli sottili da portare sulle falangi
Anelli di varie dimensioni

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Anelli sottili. Se volete indossare tanti anelli assieme è meglio optare per quelli con una banda di metallo sottile, per non appesantire, anche esteticamente, la mano. Inoltre, anelli con una banda metallica sottile possono essere impilati più facilmente, per ottenere uno stile personalizzato. L’ideale è scegliere uno spessore degli anelli il più possibile omogeneo, oppure il più possibile diverso.

anelli sottili infilati sulle 5 dita
Anelli sottili indossati

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Anelli da falange. O midi rings, ossia anelli da portare nella prima o seconda parte delle dita. Fino a un numero di tre sono di gran moda, a patto di saperli abbinare: devono essere simili, ma non uguali per forma e dimensioni. Via libera a cerchi sottili con decori come lettere, cuori, frecce, fiocchi e croci su indice, medio e anulare a diverse altezze. Per ottenere un effetto equilibrato basta formare un triangolo immaginario utilizzando tre anelli come vertici. Se vi sembra troppo fashion ne basta uno sull’indice, come si usava in epoca medievale e rinascimentale e in qualsiasi pinacoteca troverete l’ispirazione giusta. In ogni caso una perfetta manicure è d’obbligo. Leggi anche:  Come scegliere gli anelli per falange

Anello da falange in bronzo placcato oro o argento
Anello da falange in bronzo placcato oro o argento

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Anelli per nocche, o knuckle Rings. Sono spesso considerati dei sinonimi dei midi rings ma, in realtà, coprono la terza falange, ossia quella in prossimità del dorso della mano, oppure sono costruiti in modo tale da allungarsi sul dito e assecondare il movimento delle articolazioni. Un altro modo è indossare due anello uguali o molto simili sullo stesso dito: la ripetizione è gradita all’occhio umano  ed è piuttosto sorprendente, quindi piace. Ma attenzione anche all’aspetto dell’indossabilità: l’anello che copre la nocca o i due anelli abbinati non devono impedire un corretto utilizzo della mano.

Casato, anello New York - New York indossato. Foto Carolina Nobile
Casato, anello New York – New York indossato. Foto Carolina Nobile

 

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Anelli da unghia. Questi anelli disegnati per stare sull’estremità delle dita sono piuttosto rari. Si usano soprattutto sul mignolo, coprono l’unghia e parte della falange. Sono i più moderni, la prima a indossarli è stata la cantante americana Katy Perry, suscitando molto scalpore. Non sono molti i designer che propongono un anello di questo tipo, anche perché non è semplice indossarli e, inoltre, rimane la sensazione di poterlo perdere. Un anello che copre l’unghia spicca di più se è indossato da solo: se volete indossarne altri è meglio lasciarli sull’altra mano.

anello che copre l'unghia e scende lungo il dito mignolo a spirale
Anello per unghia

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Anelli aperti. Non tutti gli anelli formano un cerchio nel quale infilare le dita. Ci sono anche quelli aperti, a semicerchio o spirale, magari con una o due gemme o perle alle estremità. Si tratta di un modello di anello inusuale, ma di grande effetto. In questo modo l’anello lascia scoperta metà dalla falange. Spesso questi anelli sono abbinati a sottili midi ring. È importante che la misura di questi anelli sia perfetta per non avere la sensazione di poterli perdere facilmente. In molti casi la banda di metallo è elastica per aumentare l’aderenza alle dita.

Meghan Markle indossa un anello aperto di Ralph Masri
Meghan Markle indossa un anello aperto di Ralph Masri

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Anelli multipli. Diciamolo subito: costano di più, ma in compenso l’effetto è notevole. Gli anelli che si indossano su due o anche tre dita sono un genere che negli ultimi anni ha trovato molte appassionate e tanti designer pronti a proporre i loro modelli. Un singolo anello richiede di essere infilato in due o tre dita di una mano. Bellissimi a vedersi e molto scenografici, hanno solo un difetto: la comodità. Abituarsi potrebbe richiedere del tempo. Sconsigliati a chi deve afferrare con frequenza molti oggetti.

Anello doppio indossato
Anello doppio indossato

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Anelli incatenati. Le catenelle che collegano anelli indossati su diverse dita sono abbastanza diffuse. In genere questi anelli sono sottili bande di metallo, semplici o incise. Piacciono alle ragazze più giovani anche perché offrono un’immagine un po’ trasgressiva, vagamente punk. Sono da provare con attenzione prima di indossarli per un’intera serata: scoprite se la misura è giusta e non vi sono d’impiccio.

Anello doppio in oro. Prezzo: 3190 euro
Anello doppio in oro con catenella







Rosato con allegria




Rosato è un marchio (fa parte del gruppo Bros Manifatture) che da sempre propone gioielli che raccontano storie della vita comune delle donne. Sono ciondoli che servono a personalizzare collane e bracciali, ma anche anelli e orecchini e che descrivono emozioni, ma anche oggetti o soggetti del desiderio femminile: per esempio, ci sono collezioni come Amore, Viaggi, Scarpe, Zodiaco, Passioni, eccetera. Ora, a questa serie già molto folta, le appassionate di gioielli Rosato possono aggiungere una linea chiamata Allegra, uno stato d’animo che tutti vorrebbero durasse sempre più a lungo.

Orecchini a lobo con smalto
Orecchini a lobo con smalto

Oltre ai ciondoli, la linea allegra è realizzata, come le altre, in argento 925‰ con placcature oro rosa 18 carati oppure nel colore naturale e con l’aggiunta di cubic zirconia. Fondato ad Arezzo nel 2004 da Simona Rosato, il brand nel 2011 è stato acquistato da Bros Manifatture, creatura di Lanfranco Beleggia, presidente del gruppo. E grazie alla sua caratterizzazione Rosato è riuscito ad affermarsi come brand di gioielleria prêt-à-porter con una sua forte identità.

Orecchini in argento in versione naturale o placcati oro rosa
Orecchini in argento in versione naturale o placcati oro rosa
Orecchini in argento della collezione Allegra
Orecchini in argento della collezione Allegra
Orecchini in argento con cubic zirconia
Orecchini in argento con cubic zirconia
Anelli in argento della collezione Allegra
Anelli in argento della collezione Allegra
Anelli in argento con cubic zirconia
Anelli in argento con cubic zirconia

Rosato, anelli in argento con cubic zirconia
Rosato, anelli in argento con cubic zirconia







Vulcanica Emanuela

I singolari gioielli vulcanici della design romana con base a New York Emanuela Duca, tra argento brunito, oro e diamanti ♦

Cultura europea e formazione artistica contaminate da uno stile essenziale, quello americano: Emanuela Duca, artista romana che vive e lavora a New York, nei suoi gioielli evoca ceneri vulcaniche e antiche rovine, modellate in forme dai contorni marcati e moderni, con superfici aspre e terrose. Anelli, bracciali e orecchini scolpiti in cera, poi forgiati in argento brunito, martellato, piegato, bucato hanno un aspetto molto naturale, quasi terroso e nello stesso tempo leggero e delicato. Danno la sensazione di qualcosa di primitivo eppure sofisticato, semplice ma strutturato perché scultoreo. Un contrasto in oro, argento e diamanti.

Orecchini della collezione Svelare in oro 18 carati e diamanti
Orecchini della collezione Svelare in oro 18 carati e diamanti

Prima di fondare la sua Maison di gioielli, nel 2005, Emanuela Duca ha studiato danza, pittura e scultura a Roma. Per questo sostiene che i suoi gioielli rappresentino una sorta di matrimonio tra movimento e scultura. L’ultima collezione di Emanuela Duca si intitola Svelare ed è composta da pezzi strutturati in oro e argento tempestati di gemme preziose.

Orecchini della collezione Svelare in oro 18 carati, argento brunito e diamanti
Orecchini della collezione Svelare in oro 18 carati, argento brunito e diamanti
Bracciale della collezione Svelare in oro 18 carati, argento brunito e diamanti
Bracciale della collezione Svelare in oro 18 carati, argento brunito e diamanti
Anello in oro e rubini
Anello in oro e rubini
Anello in argento brunito e diamanti
Anello in argento brunito e diamanti
Anello in argento brunito, oro e diamanti
Anello in argento brunito, oro e diamanti
Anello in oro 18 carati e diamanti fancy
Anello in oro 18 carati e diamanti fancy

Per Farnese l’amore è Habibi

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Habibi è una parola in lingua araba che significa letteralmente «il mio amato» quando ci si rivolge a un uomo. La forma femminile, scopriamo attraverso il web, è habibati e colloquialmente habibti. Nel linguaggio quotidiano, inoltre, il termine habibi può essere utilizzato da genitore a figlio e persino tra amici. Infine,  la parola può significare anche amico o tesoro. Ecco, appunto: a proposito di cose preziose, la maison romana Farnese Gioielli lancia la collezione Habibi.

Anelli della collezione Habibi con diamanti, zaffiri blu, rosa e gialli
Anelli della collezione Habibi con diamanti, zaffiri blu, rosa e gialli

Il colore è l’elemento che caratterizza gli anelli, con zaffiri rosa, gialli e arancioni. C’è anche e una versione pensata per l’uomo. L’idea è quella di evocare romantici tramonti nelle oasi, tra palme e tè nel deserto. Gli anelli utilizzano il collaudato sistema chiamato spine. Si tratta di un modulo composto da 46 pietre, che si adatta ogni volta alle diverse misure della circonferenza dell’anello e che è utilizzato da Farnese Gioielli fin dal debutto. Merito del lavoro di Barbara Polli, founder e creative director della maison. Una novità per Farnese Gioielli è l’oro rosa, che si aggiunge al metallo in versione bianco o giallo. Per l’uomo è stata immaginata la combinazione di oro bianco e diamanti o diamanti neri.

Farnese Gioielli, infine, mette a disposizione della sua clientela un servizio di personalizzazione dedicato, che permette di creare «su misura» accostamenti inediti per abbinamento di oro e pietre.

Anello in oro giallo e rubini
Anello in oro giallo e rubini
Il gambo dell'anello adattabile con il sistema Spine
Il gambo dell’anello adattabile con il sistema Spine
Anello in oro rosa e diamanti
Anello in oro rosa e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti neri
Anello in oro bianco e diamanti neri






La pennellata di Carelle

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Da Carelle una collezione morbida come la pennellata di un artista sulla tela

È stata la prima azienda di gioielleria che è stata certificata come «Made in New York». Eppure ha un nome francese. Carelle, infatti, è la contrazione di due parole della lingua di Moliere e Victor Hugo: car elle, cioè «perché lei». Anche il nome della designer che ha fondato negli anni Settanta la Maison è vagamente esotico: Chana Regev. Lei rappresenta la quarta generazione di una famiglia attiva in particolare nel commercio di diamanti e da tempo con base nella città americana.

Anello della Whirl collection
Anello della Whirl collection

Oltre alle collezioni pret à porter, Carelle propone anche gioielli realizzati su misura, con pietre (e prezzi) di un certo rilievo. Ma al Couture di Las Vegas, Carelle ha presentato la nuova collezione Brushstroke. la forma dell’oro suggerisce, infatti, il segno fluido di una pennellata di un artista su una tela. In alcuni pezzi, al metallo giallo sono aggiunti piccoli diamanti. Anelli, bracciali, collane e orecchini comunicano una morbidezza non usuale nel mondo della gioielleria. I prezzi della collezione Brushstroke sono variabili come il segno di un pennello: variano da 595 a 7.150 dollari.

Anello in oro giallo e diamanti della Whirl collection
Anello in oro giallo e diamanti della Whirl collection
Carelle, anello in oro giallo e diamanti
Carelle, anello in oro giallo e diamanti
Anello in oro giallo e diamanti della Whirl collection
Anello in oro giallo e diamanti della Whirl collection
Orecchini in oro giallo, diamanti e topazi blu
Orecchini in oro giallo, diamanti e topazi blu

Anello in oro con morganite e diamanti
Anello in oro con morganite e diamanti







Il girotondo di Barbara Schulte




Gli anelli di Barbara Schulte, artista e designer di Düsseldorf, Germania, sono come sculture dalle linee rigorose che si dissolvono portandoli addosso. In più sono gioielli mobili. No, non sono i soliti monili che seguono i movimenti del corpo. Anzi, sono anche questo, ma non solo: «Alcune parti, che si muovono, ruotano su cuscinetti a sfera (invisibili) e basta toccarne una parte per metterla in moto», ha spiegato tempo fa Barbara Schulte a Gioiellis. Un meccanismo ingegnoso, che unisce l’estetica al puro divertimento: «Sono anche un passatempo, come quando ci si pasta tra le dita gli elementi di una collana», aggiunge la designer.

Motion ring in oro e diamanti
Motion ring in oro e diamanti

Il risultato? Come la trottola dei giochi da bambini, contorni di angoli e circonferenze sembrano sfuocati in questi anelli cinetici in oro 18 carati. Momentum, per esempio, si ispira ai tetti giapponesi ed è fatto sottili lastre ondulate sovrapposte, Sternenstaub (stella cadente) è un tondo convesso con un brillante che il movimento trasforma in cometa luminosa, mentre i tagli e le piccole pietre di Solaris riflettono la luce creando l’illusione di un piccolo sole. Ecco le immagini e un video.

Motion ring in oro e pavé di diamanti
Motion ring in oro e pavé di diamanti

Anello in oro con perla e diamanti
Anello in oro con perla e diamanti

Anello in oro con madreperla e ametista
Anello in oro con madreperla e ametista
Anello Sternenstaub (stella-cadente)
Anello Sternenstaub (stella cadente)
Anello Solaris
Anello Solaris
Anello Momentim
Anello Momentim
Anello Cinetico
Anello Cinetico







Il mito ottomano di Sevan Biçakçi

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Dalla Turchia i gioielli che hanno ereditato il fascino dell’impero ottomano di Sevan Biçakçi ♦

Chiedete a un gioielliere di quale collega contemporaneo acquisterebbe un gioiello: la risposta potrebbe essere Sevan Biçakçi. Sarà perché questo designer ha uno stile talmente unico da non poter essere paragonato a nessun altro, sarà perché il suo intaglio su materiali traslucidi, eseguito con strumenti da dentista, è talmente accurato da lasciare senza parole, fatto sta che il gioielliere di origine armena piace molto. Persino a chi ha uno stile minimalista.

Anello in oro giallo e bianco, argento e zaffiro blu
Anello in oro giallo e bianco, argento e zaffiro blu

Nei suoi incredibili anelli è solito riprodurre i monumenti di Istanbul, la Basilica di Santa Sofia, la Moschea Blu, il palazzo Topkapi, la Cisterna Basilica, le effigi dei sultani e le divinità, ma anche fiori, uccelli, frutta e insetti. Infatti, nel fondo di acquamarine, quarzi, smeraldi, zaffiri e altre gemme sono incisi cupole, petali, becchi, tutte miniature che fluttuano nella trasparenza della pietra taglio cabochon montata sul gambo dell’anello riccamente cesellato in oro, argento e smalto. Insomma, c’è tutta la tradizione artistica bizantina e ottomana dell’impero turco, una sorta di macchina del tempo che a guardarla sembra di stare nelle pagine del libro scritto da Orhan Pamuk, Il mio nome è rosso, ambientato nella Istanbul del Cinquecento.

I suoi gioielli sono un mito per tutto il mondo e hanno conquistato un posto d’onore anche nelle vendite di Barneys New York.

Anello in oro giallo, argento e diamanti neri
Anello in oro giallo, argento e diamanti neri

La serie di anelli con la Basilica di Santa Sofia lo ha fatto conoscere in tutto il mondo, ma la vera notorietà, soprattutto negli Stati Uniti e tra le star di Hollywood arriva grazie a Gwyneth Paltrow, che indossa spesso una sua collana con un lucchetto, uno dei temi più riconoscibili di Biçakçi, che è anche uno dei simboli della cultura turca. Usato per chiudere le recinzioni attorno alle tombe, rappresentava la promessa di buone azioni in cambio di un trattamento misericordioso per i propri cari, e portarlo al collo significava ricordare l’impegno rendendo preziosa la persona che lo indossa. E poi i pugnali stilizzati (il nome Biçakçi in turco significa lama) sui bracciali fatti con maglie di metallo come le armature degli antichi guerrieri e altri decori tipici del mondo mussulmano dove ha un posto importante anche la calligrafia.

Anello in oro 24 carati, argento, perla barocca, diamante
Anello in oro 24 carati, argento, perla barocca, diamante

Nel suo atelier di cinque piani vicino al Gran Bazar e quindi a due passi da tutti gli edifici più importanti della capitale turca, l’orafo con i suoi collaboratori, dieci persone, produce al massimo 500 pezzi l’anno, perché il lavoro d’incisione richiede parecchio tempo. Ma non solo: quella dell’intaglio sul fondo della pietra è una tecnica delicata, il rischio di crepe nella gemma è alto e se a fine giornata il risultato non è eccellente si butta via tutto. Per fortuna l’esperienza di tanti anni di lavoro, più di venti, consente di approcciare anche i materiali più preziosi senza troppo timore e creare oggetti ancora più tridimensionali e colorati. Come Jar non lavora su commissione e il prezzo si stabilisce solo a gioiello finito, anche se in media si va dai 2mila ai 10 mila fino a 30 mila dollari per un anello, e 3 mila dollari per una collana semplice.

Anello in oro 24 carati con diamanti e ametista
Anello in oro 24 carati con diamanti e ametista
Anello in oro 24 carati con diamanti e quarzo citrino
Anello in oro 24 carati con diamanti e quarzo citrino
Anello in oro 24 carati con quarzo e zaffiro
Anello in oro 24 carati con quarzo e zaffiro
Anello in oro 24 carati con quarzo e zaffiro
Bracciale in oro 24 carati, argento, diamanti, pietre semi preziose
Collana in argento e oro 24 carati con diamanti bianchi e neri
Collana in argento e oro 24 carati con diamanti bianchi e neri

Anello in oro 24 carati, argento, quarzo intagliato, diamanti
Anello in oro 24 carati, argento, quarzo intagliato, diamanti







Il romanzo di Vittoria d’Aste-Surcouf

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La vita e i gioielli di Vittoria d’Aste-Surcouf, designer europea che lavora a San Francisco ♦︎

Si dice che ogni vita è un romanzo, ma ci sono vite che sono più avvincenti delle altre. Come quella di Vittoria d’Aste-Surcouf, designer che lavora a due passi da San Francisco. Vale la pena di raccontarla, come lei stessa ha fatto sul sito della sua boutique di gioielli.

Pendente in oro con diamanti blu e incolori, inciso a mano
Pendente in oro con diamanti blu e incolori, inciso a mano

Vittoria d’Aste-Surcouf è nata da una madre greco-americana e da un padre italo-francese. Ha trascorso i primi anni di vita in Medio Oriente, tra souk e deserti. Una parte della giovinezza, invece, l’ha passata in Francia, tra gli antichi possedimenti di famiglia, in un antico edificio nella Valle della Loira pieno di antichi ricordi, vestiti e gioielli compresi. Infine, da teenager si è trasferita a negli Usa. Tutto questo mix di esperienze si è tradotto nel desiderio di avviare una piccola Maison di gioielleria, Vittoria d’Aste-Surcouf Bijoux.

La tradizione famigliare ereditata dalla designer si riflette anche sullo stile dei suoi gioielli: in gran parte anelli con diamanti o pietre di colore.

Anello su misura con cluster di perle
Anello su misura con cluster di perle

Ma lo stile dei gioielli è influenzato anche dalla sua passione per l’arte antica: dopo la laurea all’Università di San Francisco, Vittoria si è trasferita a New York per seguire Master in Storia dell’arte moderna da Christie e frequentando musei e, infine, i corsi di gioielleria al Fashion Institute of Design and Technology nel cuore di Manhattan. Insomma, tante esperienze.

Anello con citrino e diamanti
Anello con citrino e diamanti
Pendente con lapislazzulo intagliato a mano
Pendente con lapislazzulo intagliato a mano
Anello in oro bianco con diamanti
Anello in oro bianco con diamanti
Anello in oro rosa con smeraldo
Anello in oro rosa con smeraldo

Vittoria d'Aste Surcouf
Vittoria d’Aste Surcouf







Hans D. Krieger, come innovare a 300 anni

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I gioielli della antica Maison tedesca Hans D. Krieger a 300 anni dalla fondazione ♦︎

Ha spento (simbolicamente) 300 candeline sulla torta di compleanno: Hans D. Krieger Fine Jewellery ha, infatti, una lunga storia, iniziata nel 1720. E il marchio di gioielleria è gestito ancora dalla famiglia Krieger, i discendenti del fondatore che iniziò a lavorate come specialista nel taglio delle pietre preziose a Idar-Oberstein, piccola cittadina della Renania-Palatinato, Germania. I gioielli, infatti, sono arrivati relativamente tardi, negli anni Sessanta. Ma, anche se la Maison intende rispettare la tradizione, non per questo evita di innovare.

Orecchini a bottone in oro giallo, rubini e diamanti
Orecchini a bottone in oro giallo, rubini e diamanti

Hans D. Krieger è uno dei più importanti produttori internazionali di gioielli con diamanti e pietre preziose. E ogni fase del lavoro avviene in azienda, aspetto ormai raro nel mondo della gioielleria. Lo stile dei gioielli è classico, ma allo stesso tempo non teme di introdurre innovazioni. Anelli con diamante solitaire, ma anche cluster che formano una superficie che ricorda le bolle, sono tra i pezzi caratteristici della Maison tedesca.

Anello a bolle in oro giallo 18 carati e diamanti
Anello a bolle in oro giallo 18 carati e diamanti
Anello a onda in oro giallo 18 carati e diamanti
Anello a onda in oro giallo 18 carati e diamanti
Anello cocktail in oro giallo, tormalina, diamanti, granato
Anello cocktail in oro giallo, tormalina, diamanti, granato
Anello in oro rosa 18 carati e diamanti
Anello in oro rosa 18 carati e diamanti
Anello ovale in oro bianco, diamanti fancy
Anello ovale in oro bianco, diamanti fancy

Collana in oro bianco, diamanti brown e bianchi
Collana in oro bianco, diamanti brown e bianchi







Il nuovo mondo di Giulia Scanavin

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Giovani gioiellieri crescono. È naturale che chi ha alle spalle una famiglia di imprenditori della gioielleria desideri continuare la stessa professione. Ed è altrettanto naturale, però, che abbia il desiderio di esprimere se stessa. Nasce così l’idea di Giulia Scanavin, che ha messo a frutto l’esperienza rappresentata dall’azienda fondata nel 1985 da Dario e Roberta Scanavin, rispettivamente zio e madre di Giulia. L’azienda vicentina con sede a Sandrigo produce gioielli fatti a mano in Italia, collezioni fedeli alla tradizione produttiva del luogo, ma aggiornate al gusto contemporaneo.

Tris di anelli Friends Itsme in oro giallo con diamanti e madreperla
Tris di anelli Friends Itsme in oro giallo con diamanti e madreperla

Partendo da questa base, Giulia Scanavin ha lanciato il progetto #Itsme, che lei descrive come continuazione del lavoro svolto fino a oggi dalla casa madre, in chiave innovativa e moderna. Il nuovo brand, insomma, può contare sull’esperienza e sulla professionalità dei fondatori e del loro team, sui fornitori e sulle idee innovative di Giulia. I gioielli #Itsme sono ideati da Giulia e dalla madre Roberta: il target è quello delle ragazze giovani e meno giovani. I gioielli sono realizzati in oro 9 carati nickel free, con brillanti e/o madreperla. La creazione di prodotti con foglie sottili di madreperla, in effetti, è sempre stato un punto distintivo della Scanavin. Tutti i gioielli #Itsme sono realizzati interamente in Italia da una filiera di artigiani altamente qualificati e con materie prime estratte in modo sostenibile. Il debutto del brand riguarda anelli di tipo modulare , che possono essere incastrati e indossati insieme.

Anello Anna Itsme in oro giallo con madreperla bianca
Anello Anna Itsme in oro giallo con madreperla bianca
Orecchino Elodie Itsme in oro giallo con madreperla bianca
Orecchino Elodie Itsme in oro giallo con madreperla bianca
Orecchino Annalisa Itsme in oro giallo con diamanti e perla
Orecchino Annalisa Itsme in oro giallo con diamanti e perla
Gruppo di cinque anelli All together Itsme in oro giallo con diamanti e madreperla
Gruppo di cinque anelli All together Itsme in oro giallo con diamanti e madreperla

Anello Annalisa Itsme in oro giallo con diamanti
Anello Annalisa Itsme in oro giallo con diamanti







Minù in blu

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Chi ha mai detto che il colore del genere femminile è il rosa? Sono vecchie convenzioni. E se non siete convinte, chiedete a Minù, inteso come marchio frizzante della Maison di Valenza Giovanni Ferraris, che si rivolge a un pubblico di donne giovani, indaffarate, e magari non eccessivamente attente alle regole della tradizione. Per loro, infatti, Minù propone MyBlue un’intera collezione contrassegnata dal colore del mare, come si comprende già a partire dal nome. Una tonalità che è anche quella del topazio con London Blue, forse la più celebre sfumatura di questa gemma.

Anello in oro bianco 18 carati, diamanti e topazio London Blue
Anello in oro bianco 18 carati, diamanti e topazio London Blue

La collezione MyBlue è proposta in due versioni simmetriche, in oro bianco oppure oro rosa, con l’aggiunta di piccoli diamanti ad arricchire i gioielli. Il topazio blu è presente su tutti i pezzi della collezione, compresa una serie quasi infinita di anelli con la variante di una, due o tre pietre e il gambo variamente intrecciato. Inoltre, la collezione MyBlue comprende anche collane e orecchini,  sempre con le stesse caratteristiche.

Orecchini con pendente in oro rosa, diamanti e topazi
Orecchini con pendente in oro rosa, diamanti e topazi
Orecchini in oro bianco, diamanti e topazi
Orecchini in oro bianco, diamanti e topazi
Collana con pendente in oro rosa, diamanti e topazi
Collana con pendente in oro rosa, diamanti e topazi
Collana con pendente a forma di croce in oro bianco, diamanti e topazi
Collana con pendente a forma di croce in oro bianco, diamanti e topazi
Anello in oro rosa 18 carati, diamanti e tre topazi London Blue
Anello in oro rosa 18 carati, diamanti e tre topazi London Blue
Anello in oro rosa 18 carati, diamanti e topazio London Blue
Anello in oro rosa 18 carati, diamanti e topazio London Blue

Anello in oro bianco 18 carati, diamanti e topazio London Blue  della collezione MyBlue
Anello in oro bianco 18 carati, diamanti e topazio London Blue della collezione MyBlue







Il tocco magico di Georg Hornemann

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Sono pochi i gioiellieri che possono vantarsi si essere dei veri artisti: Georg Hornemann è uno di questi. Il designer ha una storia che vale la pena di essere raccontata. È nato nel 1940 a Dassau, in quella che era la Germania Est. Fin da quando era giovane è emersa la sua attitudine al design, alla famosa scuola del Bauhaus, e a 15 anni ha lavorato come apprendista con uno dei principali orafi di Dessau. Prima della chiusura definitiva dei confini, nel 1958 Hornemann è riuscito ad andare in Germania Ovest, e a trovare lavoro alla Weyersberg, una delle principali gioiellerie di Düsseldorf.

Anello Octopus in oro bianco, diamanti, zaffiri rosa
Anello Octopus in oro bianco, diamanti, zaffiri rosa

A 27 anni ha ricevuto il primo premio internazionale come designer di gioielli e avviato la propria attività come orafo. La sua specialità sono pezzi unici e insoliti. All’inizio degli anni Settanta, i suoi disegni erano ispirati all’Op Art, ma Hornemann ha utilizzato anche materiali estranei ai gioielli come monete antiche, croci bizantine, icone russe e parti di spade giapponesi. Nel 1982 è stato ammesso alla Diamonds International Academy da Sir Anthony Oppenheimer e i suoi gioielli sono stati esposti a New York, Parigi, Londra, Sydney, Singapore, Tokyo, Hong Kong, Zurigo, Düsseldorf e Berlino e hanno vinto premi.

Anello in oro giallo, diamanti, tsavoriti
Anello in oro giallo, diamanti, tsavoriti

Dal 1985, ha iniziato a lavorare con lui anche il figlio, Alexander Hornemann. Dai gioielli, il design del designer tedesco si è quindi trasferito agli oggetti per la casa in argento e ferro, ciotole e candelabri. Con il nuovo secolo, inoltre, Hornemann ha creato le sue cosiddette sculture ad anello, ispirate all’architettura, alla scultura e all’arte contemporanee.

Orecchini in oro giallo
Orecchini in oro giallo

Hornemann è stato anche il primo orafo a disegnare una collezione di gioielli appositamente per la collezione prêt-à-porter dell’estate 2005 del marchio di lusso Akris, esposta a Parigi al Carrousel du Louvre. Lavora con pietre preziose e oro, argento, platino, bronzo e ferro, ma anche corian o acrilico. I motivi della flora e della fauna sono centrali, per cui semplifica e astrae le forme naturali e sottolinea l’ornamentale. Un altro tema è la tensione tra la vita e la morte.

Anello in oro giallo e tsavoriti
Anello in oro giallo e tsavoriti
Spilla ape di Georg Hornemann
Spilla ape di Georg Hornemann

Anello Rana in oro giallo e tsavoriti
Anello Rana in oro giallo e tsavoriti







Gilberto Cassola senza frontiere




Ora che è arrivata anche sulla piattaforma di un marketplace internazionale che vende via web, Gilberto Cassola, azienda storica di Valenza, ha di sicuro una migliore visibilità all’estero. Il marchio è specializzato in raffinate lavorazioni orafe rivolte in particolare al mercato Usa (in cui vende quasi il 50% dei propri gioielli), oltre a quello europeo. L’azienda è stata fondata nel 1965 da Gilberto Cassola assieme al socio Luciano Provera (Cassola & Provera è stata la denominazione fino al 1982). Come molti altri laboratori artigiani della zona, Cassola ha svolto a lungo lavorazione per conto terzi, anche per grandi Maison come Van Cliff & Arpels e Cartier. In particolare, tra le specialità dell’azienda ci sono i gioielli con pavé di diamanti.

Anello in oro con diamanti baguette
Anello in oro con diamanti baguette

Gilberto Cassola si occupava personalmente di disegnare modelli e dell’amministrazione dell’azienda: il classico imprenditore tuttofare. I due soci si sono divisi nel 1982 e, negli anni Novanta, con l’ingresso in azienda del figlio Graziano Cassola, è arrivata anche la decisione di produrre gioielli con il proprio marchio.

Pendente in oro rosa, rubini e diamanti
Pendente in oro rosa, rubini e diamanti
Anello con acquamarina ovale e diamanti
Anello con acquamarina ovale e diamanti
Anello con pavé di diamanti neri e ametista
Anello con pavé di diamanti neri e ametista
Anello in oro rosa, smalto rosso e diamanti
Anello in oro rosa, smalto rosso e diamanti
Anello in oro bianco, smalto blu e diamanti
Anello in oro bianco, smalto blu e diamanti

Anello con charm a cuore con pavé di zaffiri
Anello con charm a cuore con pavé di zaffiri







Il gioco della fantasia di Sicis

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La fantasia esuberante di Gioia Placuzzi, art director di Sicis, si è tradotta in una nuova serie di gioielli. Si tratta di una serie di sette anelli di alta gioielleria, con il nome di Tesserae collection, che non si preoccupano di rompere gli schemi tradizionali per navigare nella assoluta libertà. Come sempre, accanto all’oro e alle pietre preziose e semi preziose, i gioielli sono realizzati con l’utilizzo anche della tecnica di micro mosaico, la specialità di Sicis.

Anello con zaffiro giallo di  11,70 carati
Anello con zaffiro giallo di 11,70 carati

Creando questi pezzi abbiamo immaginato gioielli importanti da indossare in speciali occasioni, che possano anche essere portati con disinvoltura, in una nostra normale giornata, vibranti ed estremante versatili.
Gioia Placuzzi, art director di Sicis

Gioia Placuzzi
Gioia Placuzzi

L’anello Secret Garden, per esempio, utilizza un diamante Fancy Yellow da 7.66 carati. Una gemma rara, circondata da una cornice delicati fiori in diamanti, bianchi e gialli, e micromosaico: minuscole tessere che possono essere utilizzate solo dalle mani molto esperte degli artigiani della Maison. L’anello, inoltre, può essere scomposto in due gioielli, con o senza micromosaico. Un altro pezzo eclettico è Life, nome di un anello con un grande peridoto da 9.31 carati. Intorno alla pietra si trovano piccole semisfere elaborate in micromosaico verde smeraldo e viola ametista, tutto contornato da diamanti e zaffiri rosa. Joyful, invece, è un anello che sfoggia uno zaffiro giallo di 11.70 carati da cui partono, come raggi, elementi in micromosaico, micro tessere nei toni del giallo, blu topazio e diamanti.

Anello con peridoto di 9,31 carati
Anello con peridoto di 9,31 carati

L’anello Infinity ha al centro una tanzanite da 9,25 carati con taglio a smeraldo, che esalta le sfaccettature del suo colore tra il blu e il viola ed è circondata da ali di farfalla stilizzate. Disegni concentrici realizzati con pregiate miniature in micromosaico, una intricata tridimensionalità di forme e colori. Anche questi anelli sono scomponibili, per un uso polivalente: l’elemento centrale con la pietra può essere indossato da solo o completato dalla veste in micromosaico.

Anello Secret Garden con diamante fancy yellow di 7,66 carati
Anello Secret Garden con diamante fancy yellow di 7,66 carati

Anello con tanzanite di 9,25 carati
Anello con tanzanite di 9,25 carati

Bozzetto dell'anello Joyful
Bozzetto dell’anello Joyful







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