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Apple Watch con oro e diamanti

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Smart Caviar, un bracciale in oro, argento e diamanti per Apple Watch ♦︎

Può darsi che siate appassionate di tecnologia e vogliate rimanere sempre connesse. E può darsi anche che amiate i gioielli. È pensando a questo profilo di donna che il marchio di americano di gioielli Lagos ha studiato una linea di bracciali in argento sterling, oro 18 carati e diamanti, progettati apposta per Apple Watch. Il gioiello sarà in vendita da Bloomingdale’s per 60 giorni, e poi si potrà acquistare online.

Bracciali per Apple Watch
Bracciali per Apple Watch

La collezione si chiama Smart Caviar e comprende quattro tipi di braccialetti unisex: argento sterling, bicolore con argento sterling e oro 18 carati, e due in argento sterling con diamanti.

Il prezzo è tra 950 e 8.500 dollari. Solo per il bracciale, l’Apple Watch si acquista a parte. I bracciali sono stati studiati per essere uniti facilmente allo smart watch di Apple da Steven Lagos, il designer e fondatore del brand. L’idea è quella di unire la tecnologia e il design di Apple con la gioielleria e il lusso, per unire l’utile al dilettevole.





Versione con argento e diamanti
Versione con argento e diamanti

retro apple watch
Retro del bracciale con Apple Watch

Cinturino versione argento e oro 18 carati
Cinturino versione argento e oro 18 carati
Bracciale in argento e diamanti di Lagos
Bracciale in argento e diamanti di Lagos







Al Club degli Orafi ora brilla Alexandra Trosin





Alexandra Trosin alla direzione generale del Club degli Orafi Italia ♦︎

Al Club degli Orafi, associazione indipendente che riunisce le più importanti aziende dell’industria orafa italiana, arriva Alexandra Trosin come direttore generale. Esperta di moda e beni di lusso, Trosin vanta un’esperienza internazionale in maison come Dior, Brioni, Valentino e Giambattista Valli, nonché, collaborazioni di consulenza aziendale sia per soggetti strategici che per investitori finanziari. Laureata in Economics and Management of Arts, Culture, Media and Entertainment all’Università Bocconi di Milano, è inoltre responsabile del Topic Fashion Luxury Design della BocconiAlumni.

Alexandra Trosin
Alexandra Trosin

“Nel mio nuovo ruolo presso il Club degli Orafi partendo dalla valorizzazione dello straordinario heritage del Club, insieme al board, renderemo operativo il piano strategico che abbiamo sviluppato negli ultimi mesi con l’aiuto della società di consulenza Valdani Vicari & Associati. Si tratta di un business plan ambizioso, ma sostenibile, che ha come obbiettivo il mettere al centro gli interessi degli associati, tenendo sempre presente l’importanza strategica del nostro settore per la valorizzazione del Made in Italy e per l’economia del paese in generale.”







I gioielli al Festival del Cinema di Venezia




Gioielli e ingioiellate sul tappeto rosso del Festival del Cinema di Venezia. Ecco le scelte delle star ♦︎

Diciamo la verità: non tutti alla Festival del cinema di Venezia vanno per godersi un bel film. Lo spettacolo, come a Cannes e agli Oscar di Hollywood, si svolge anche fuori, su tappeti rossi e sotto i flash dei fotografi. Attrici e attori, scollature e tacchi alti, acconciature e, naturalmente, molti gioielli: sono anche loro i protagonisti di queste kermesse. Ecco quindi, al Festival numero 75, un’attrice con indubbio charme come Caterina Shulha ha abbinato all’abito gli anelli in oro bianco e diamanti della collezione Possession di Piaget.

Al Festival è stata massiccia la presenza dei gioielli di Pasquale Bruni.

Elisa Isoardi con anelli e bracciale di Pasquale Bruni
Elisa Isoardi con anelli e bracciale di Pasquale Bruni

Elisa Isoardi, conduttrice televisiva, ha indossato gli orecchini e l’anello Vento Flora e Zefiro, anelli e bracciale della collezione iconica Giardini Segreti  (“Una danza di foglie leggere da vivere sulla propria pelle per sentirsi un fiore nel giardino più prezioso della vita”, li descrive Eugenia Bruni, direttrice creativa della Maison di Valenza). Sempre di Pasquale Bruni gli orecchini Ghirlanda scelti da Georgina Rodriguez, con una danza di petali di diamanti “che donano bagliori sensuali e romantici”.

Violante Placido
Violante Placido

La modella Paola Turani è sfilata sul red carpet con un anello Giardini Segreti Haute Couture, con smeraldo abbracciato da foglioline di pavé di smeraldi, gli orecchini Stelle in Fiore, e anelli Giardini Segreti, nelle varianti total gold e oro rosa con pavé di diamanti. Ancora Pasquale Bruni per l’attrice italiana Ilenia Pastorelli. Per il red carpet del film The Sisters Brothers, ha indossato anelli e bracciali della linea Sensual, mentre Violante Placido ha scelto il colletto-gioiello 4° Chakra: leggeri fiori di diamanti, un cuore intessuto con fili d’oro bianco e arricchito da una goccia di smeraldo e poi la collezione Lakshmi in total gold, con foglie in oro rosa ispirate alla divinità che dona gioia e fortuna.

Georgina Rodriguez
Georgina Rodriguez

Fiammetta Cicogna, invece, ha indossato un pendente in oro giallo con diamanti e acquamarina da più di 40 carati di Tiffany e orecchini in platino e diamanti della collezione Soleste della stessa Maison. Anche Tina Kunakey, arrivata a Venezia con il neo marito Vincent Cassel, ha indossato Tiffany. In particolare, Trellis, il collier in oro giallo e platino con diamanti taglio round e taglio baguette da 37 carati, originariamente realizzato da Jean Schlumberger per Tiffany & Co. nel 1956 e ricreato nel 1986 in occasione del 30° anniversario di Jean Schlumberger da Tiffany & Co.

Alla cerimonia di apertura Sveva Alviti eroina del nuovo film di Lukas con Jean Claude Vandamme, ha indossato la collana di alta gioielleria con l’orecchino Marquise Firebird di Messika. Sempre della Maison parigina regina di diamanti i gioielli dell’attrice inglese Claire Foy, nota per la sua interpretazione della Regina Elisabetta vincitrice del Golden Globe nella serie originale di Netflix, The Crown. Per lei l’anello Sirenetta su tre dita di Messika. In Messika anche Cristiana Capotondi, che ha sfilato sul tappeto rosso indossando gli orecchini Kashmir. La famosa attrice spagnola Paz Vega ha scelto l’orecchino di alta gioielleria Calypso e l’anello di North Wind, mentre Melissa Satta i cerchi Glam’Azone XL, il doppio anello della stessa collezione e l’anello My Twin Trio, sempre di Messika.

Orecchini Chopard, invece, per Natalie Portman, protagonista di Vox Lux con abito Gucci. Le gemelle attrici Giorgia e Greta Berti, invece, hanno abbinato il look Manila Grace (Giorgia ha optato per un completo giacca e pantalone rosso mentre Greta ha scelto di indossare un abito a sirena nelle tonalità del blu) ai gioielli di Marco Bicego.

Natalie Portman con orecchini Chopard
Natalie Portman con orecchini Chopard




Caterina Shulha, con i gioielli della collezione Possession di Piaget
Caterina Shulha, con i gioielli della collezione Possession di Piaget
Caterina Shulha 31
Caterina Shulha con bracciali Possession di Piaget
Claire Foy con anello di Messika
Claire Foy con anello di Messika
Claire Foy assieme a Ryan Goslin
Claire Foy assieme a Ryan Goslin
Cristiana Capotondi con gli orecchini Kashmir di Messika
Cristiana Capotondi con gli orecchini Kashmir di Messika
Gabrielle Caunesil in Messika
Gabrielle Caunesil in Messika
Melissa Satta con i cerchi Glam'Azone XL, il doppio anello della stessa collezione e l'anello My Twin Trio di Messika
Melissa Satta con i cerchi Glam’Azone XL, il doppio anello della stessa collezione e l’anello My Twin Trio di Messika
Paz Vega con l'orecchino di gioielleria Calypso e l'anello North Wind, Messika
Paz Vega con l’orecchino di gioielleria Calypso e l’anello North Wind, Messika
Le gemelle Giorgia e Greta Berti con collana e orecchini di Marco Bicego
Le gemelle Giorgia e Greta Berti con collana e orecchini di Marco Bicego
Per Sveva Alviti orecchino e collana di alta gioielleria di Messika
Per Sveva Alviti orecchino e collana di alta gioielleria di Messika
Anche per Vera e Lola Arrivabene gioielli di Messika
Anche per Vera e Lola Arrivabene gioielli di Messika
Tina Kunakey, con il collier in oro giallo e platino con diamanti taglio round e taglio baguette da 37 carati, originariamente realizzato da Jean Schlumberger per Tiffany & Co. nel 1956 e ricreato nel 1986 in occasione del 30° anniversario di Jean Schlumberger da Tiffany & Co.
Tina Kunakey, con il collier in oro giallo e platino con diamanti taglio round e taglio baguette da 37 carati, originariamente realizzato da Jean Schlumberger per Tiffany & Co. nel 1956 e ricreato nel 1986 in occasione del 30° anniversario di Jean Schlumberger da Tiffany & Co.
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All’asta i gioielli della ex olimpionica

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Dall’oro olimpico all’oro dei gioielli: vanno all’asta da Bonhams quelli della ex campionessa Katherine Domyan ♦︎

L’oro attira altro oro. Non è un effetto magnetico (infatti l’oro non si comporta come il ferro), ma un principio generale. Katherine Domyan, due volte medaglia d’oro nei giochi olimpici per l’Ungheria, nella sua vita si è affezionata a un altro tipo di oro, quello dei gioielli. E ora Bonhams, a New York, il 21 settembre mette all’asta la collezione della ex atleta, scomparsa nell’ottobre 2017.

Collana di diamanti di Harry Winston, 1984
Collana di diamanti di Harry Winston, 1984

Una storia avventurosa quella di Katherine Domyan.

Nel 1952 a Helsinski e nel 1956 a Melbourne ha vinto la medaglia d’oro dei 10 stile libero. Nel frattempo a Budapest scoppiava la rivolta contro il regime comunista. L’atleta ha quindi deciso di scappare in Occidente, assieme ad altri 42 ungheresi che gareggiavano in Australia. Dopo qualche tempo, Domyan è riuscita a trasferirsi negli Usa, dove ha sposato un altro campione olimpico ungherese, Arpad Domyan. I due hanno poi fondato una società immobiliare e conquistato un solido patrimonio. Tra cui, appunto, gioielli di alta qualità, come un anello con rubino Art Déco, un braccialetto con diamanti di Van Cleef e Arpels, 36 gioielli di David Webb, tra cui un braccialetto in cristallo di rocca e una collana di smeraldi e diamanti, oltre a pezzi firmati Harry Winston, con un anello con diamante taglio smeraldo 23.13 carati e una collana con frange di diamanti da 86,30 carati. La stima per la collezione è tra 2,1 milioni e 3,2 milioni  dollari. Federico Graglia





Anello con rubino e diamanti di David Webb
Anello con rubino e diamanti di David Webb

Anello in oro, platino e diamanti di David Webb
Anello in oro, platino e diamanti di David Webb
Parure con ametista, smalto e diamanti di David Webb
Parure con ametista, smalto e diamanti di David Webb
Bracciale Art Déco con diamanti e smeraldi. Cartier, 1925
Bracciale Art Déco con diamanti e smeraldi. Cartier, 1925
Bracciale Art Déco con diamanti e rubini di Van Cleef & Arpels, 1940
Bracciale Art Déco con diamanti e rubini di Van Cleef & Arpels, 1940
Bracciale zebra con diamanti, rubini e smalto di David Webb
Bracciale zebra con diamanti, rubini e smalto di David Webb

Collana Comète con diamanti di Chanel, 1995
Collana Comète con diamanti di Chanel, 1995







Roberto Coin in guerra sulla giada nera





Controversia legale a New York tra Roberto Coin e un dealer americano, Joseph Goldstein sulla giada nera♦︎

La storia è piuttosto curiosa. Da una parte un grande e stimato brand italiano, Roberto Coin. Dall’altra, un importatore di giada, Joseph Goldstein. Giada nera, per la precisione. Al centro, chiamata a dare un giudizio, la Corte distrettuale di New York. La diatriba nasce sulla liceità dell’utilizzo della pietra. O, meglio, sulla definizione di giada nera. Secondo Roberto Coin (ma la società non rilascia dichiarazioni), quella utilizzata per alcuni gioielli della Maison veneta è a pieno titolo giada nera e il comportamento dell’azienda è pienamente corretto, come conferma la descrizione dei gioielli nelle informazioni di vendita. Secondo Goldstein, invece, solo la pietra certificata da un ente cinese, Ngtc, può essere davvero considerata il minerale puro, quello con patente ufficiale.

A supporto della sua tesi l’importatore della pietra, che definisce una “solida alternativa ai diamanti neri”, ha spedito ai giudici di New York un corposo atto d’accusa.

Ma la realtà è che si tratta solo di una mossa difensiva, dato che ad assumere per primi le vie legali nei confronti del dealer americano sono stati proprio gli avvocati di Roberto Coin.

Saranno in grado i magistrati della Corte distrettuale di cogliere il nocciolo del problema? Riusciranno, con l’aiuto di esperti gemmologi, a giudicare la liceità dell’utilizzo della gemma nera? La pietra della discordia non è una questione di poco conto, dato che la campagna di Goldstein nei confronti di Roberto Coin rischia di procurare un danno d’immagine (ed economico) al brand italiano, molto quotato sul mercato Usa. E, si sa, le parole sono pesanti come pietre.





Roberto Coin, anello  in oro rosa, diamanti e giada nera
Roberto Coin, anello in oro rosa, diamanti e giada nera

Roberto Coin, orecchini opendenti in oro rosa, diamanti e giada nera
Roberto Coin, orecchini opendenti in oro rosa, diamanti e giada nera
a coin PENDANT WITH BLACK JADE AGATE AND DIAMONDS
Roberto Coin, pendente in oro rosa, diamanti e giada nera e verde
Roberto Coin, bracciale in oro rosa, diamanti e giada nera
Roberto Coin, bracciale in oro rosa, diamanti e giada nera

Roberto Coin, anello in oro rosa, diamanti e giada nera
Roberto Coin, anello in oro rosa, diamanti e giada nera





Tiffany chiusa per ristrutturazione





Tiffany chiude. Ma niente paura: il negozio sulla Quinta Strada del brand più famoso del mondo fa una pausa perché si ristruttura ♦︎

Il negozio di gioielli più famoso del mondo si trova a New York: è quello di Tiffany. Oltre a essere il punto vendita-bandiera del più grande gruppo di gioielleria, la grande boutique di Tiffany è anche un mito. Buona parte del merito va assegnato a una fortunata combinazione che ha portato Tiffany nel titolo di uno dei più famosi film. La gioielleria su Fifth Avenue è quella ammirata da Audrey Hepburn, con un tubino nero di Givenchy, nell’edizione cinematografica del romanzo di Truman Capote, Colazione da Tiffany.

Se anche voi siete passate davanti alle vetrine tra 57th Street e Fifth Avenue di New Yoirk, oppure avete programmato di andarci, sappiate che il negozio chiude i battenti. Non è, però, una chiusura definitiva, ma solo una pausa piuttosto lunga, tre anni, in vista di una radicale ristrutturazione.

Tiffany, New York
Tiffany, New York

I lavori di rinnovamento cominceranno nel 2019 per concludersi alla fine del 2021.

Il costo dell’operazione è stato calcolato in 250 milioni di dollari. Una montagna di soldi, che cambierà volto del negozio aperto nel 1940. A decidere l’operazione è stato il nuovo amministratore delegato, l’italiano Alessandro Bogliolo. A lui, non a caso, è stata affidato il delicato compito di rinnovare l’azienda. E i dati delle vendite sembrano dargli ragione. Il negozio sulla Quinta Strada, ha spiegato Bogliolo, è sempre stato sinonimo di innovazione: per esempio, è stato uno dei primi al mondo con l’aria condizionata.

Quel negozio di Tiffany è stato inaugurato il 21 ottobre 1940, ai piedi di un edificio di granito e pietra calcarea, con influenze Art Déco e porte in acciaio. È sorvegliato da una statua in bronzo alta circa 3 metri che raffigura Atlante, gigante della mitologia che in questo caso porta sulle spalle un orologio invece del mondo. È stato anche il primo orologio pubblico di New York. Ora chiude. E chi vuole acquistare i gioielli Tiffany? Gioielli, vasellame e argenti di Tiffany si trasferiranno durante i lavori negli adiacenti locali dell’ex Niketown.





Alessandro Bogliolo, ceo di Tiffany
Alessandro Bogliolo, ceo di Tiffany

Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany»
Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany», davanti alle vetrine del negozio di New York
Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany»
Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany»
Tiffany, New York
Tiffany, New York
Interno di Tiffany a New York
Interno di Tiffany a New York

Il classico anello in oro bianco e tre diamanti di Tiffany & co.
Il classico anello in oro bianco e tre diamanti di Tiffany & co.







Più gioielli a Baselworld dice il Ceo





Parla il nuovo Ceo di Baselworld, Michel Loris-Melikoff. Che annuncia novità anche per la gioielleria. Per esempio… ♦︎

L’ultimo allarme ha il nome di Gruppo Swatch. A luglio il Ceo del colosso svizzero dell’orologeria, Nick Hayek, ha annunciato che i 18 band che fanno parte del gruppo non parteciperanno a Baselworld 2019. Quello del gruppo Swatch è stato l’ultimo di una serie di addii. O, forse, di arrivederci. Fatto sta che, dopo aver dimezzato negli ultimi due anni gli espositori e dopo aver rivoluzionato il management, la Fiera di Basilea è attesa al varco. Molti sono i pessimisti. Ma non mancano anche quelli che considerano l’appuntamento di Baselworld come irrinunciabile. È interessante, quindi, ascoltare le parole del nuovo amministratore delegato, Michel Loris-Melikoff, che offre un’anteprima delle innovazioni promesse per il 2019. Per correttezza: l’intervista è frutto del lavoro dell’ufficio stampa di Baselworld. Insomma, non ci sono domande “cattive”. Nonostante questo, l’intervista offre uno sguardo sulle intenzioni di quella che rimane la più importante fiera per gioielli e orologi, perlomeno nell’area europea. E non mancano le novità.

Rafforzeremo l’area dei gioielli

Domanda. Lei è il nuovo come capo di Baselworld. Le idee per Baselworld 2019 sono altrettanto nuovi e fresche?

Risposta. Lo spero di sicuro! Il feedback che il mio team e io abbiamo ricevuto dall’industria sulle nostre idee per il prossimo anno è stato molto positivo e anche le prenotazioni si stanno sviluppando meglio rispetto allo scorso anno.

Michel Loris-Melikoff
Michel Loris-Melikoff

D. Quali novità ci saranno a Baselworld 2019?

R. Ce ne saranno in abbondanza! Un obiettivo importante è rafforzare l’area dei gioielli. Ecco perché sarà posizionato in modo molto più centrale nella Hall 1.2, dove avrà anche un vero magnete per i visitatori: uno Show Plaza con una spettacolare passerella a 240°. Ci saranno tre spettacoli dal vivo al giorno in passerella, che possono essere utilizzati anche per eventi serali. The Loop offrirà diverse nuove opzioni di ristorazione direttamente nel padiglione 1.1. Anche gli orologiai indipendenti di Les Ateliers otteranno una nuova area, nella Hall 1.0 South. Stiamo anche sviluppando eventi per i rivenditori. E Baselworld aprirà per i giornalisti già un giorno prima della sua apertura ufficiale… L’obiettivo è rafforzare l’evento fieristico, il carattere comunicativo e di marketing. Baselworld deve essere un’esperienza unica, che ogni anno è sorprendente e diversa. Abbiamo ancora un po’ di tempo davanti a noi prima di Baselworld 2019, quindi verranno aggiunti anche altri concepts. Forniremo maggiori dettagli su di loro nelle prossime settimane e mesi.

D. Come vengono sviluppati questi concetti?

R. In stretto coordinamento con i nostri espositori. Tre o quattro incontri con i nostri clienti ogni giorno non sono insoliti al momento. Voglio che la gente mi conosca come persona e voglio conoscerli personalmente. Inoltre, ci sono commissioni ed eventi per gli espositori in Germania, Francia e Italia, dove presentiamo e discutiamo apertamente i nostri concetti, come colleghi e partner paritari. Ascoltiamo con molta attenzione per sapere esattamente che cosa desiderano gli espositori e i rivenditori, che cosa sarebbe buono, che cosa sentivano che mancasse e, naturalmente, abbiamo anche le nostre idee e vogliamo provare le cose. Ciò che è molto importante per me è che vogliamo progettare Baselworld non solo per l’industria mondiale dell’orologeria e della gioielleria, ma anche e soprattutto per l’industria. E qui intendo l’intero settore, non solo il settore del lusso.

Lo Show Plaza nella Hall 1.2, riservata alla gioielleria
Lo Show Plaza nella Hall 1.2, riservata alla gioielleria

D. Come risponde alla digitalizzazione dei mercati?

R. Il mercato di oggi ha bisogno di un Baselworld completamente diverso da quello di cui aveva bisogno dieci anni fa. Alcune aziende oggi sono quasi esclusivamente nel digitale. Il tema della digitalizzazione è di conseguenza in cima alla lista. Tra le altre cose, stiamo anche sviluppando una nuova strategia di comunicazione che funziona con formati innovativi come i chatbot digitali per fornire ai marchi una fase per tutto l’anno per i loro prodotti. Ma la digitalizzazione avverrà e dovrà realizzarsi e mostrarsi anche in molte altre aree. Anche qui stiamo sviluppando nuove idee.

D. Catering, pernottamenti, tasse di stand, prezzi di ammissione: questi sono stati a lungo un pomo della discordia per molti.

R. È vero. Le spese hanno superato la soglia del dolore per molte persone negli anni passati. Ecco perché intendiamo sederci a un tavolo con tutti i partecipanti e trovare una soluzione soddisfacente. Le nostre trattative con albergatori e ristoratori chiariscono che ciò avrà successo. Per quanto riguarda gli affitti degli stand, abbiamo già modificato le tariffe negli anni passati e continueremo a modificarli in modo selettivo nel 2019 per ridurre le spese per i nostri espositori. Analogamente ripenseremo ai prezzi di ammissione e li adegueremo al ribasso, se possibile.




The Loop: offrirà diverse nuove opzioni di ristorazione direttamente nel padiglione 1.1
The Loop: offrirà diverse nuove opzioni di ristorazione direttamente nel padiglione 1.1
Modelle di Jacob & co con i gioielli della Maison, a Baselworld 2018
Modelle di Jacob & co con i gioielli della Maison, a Baselworld 2018
Baselworld 2017
Baselworld 2017
Interno di Baselworld
Interno di Baselworld
Vetrina a Baselworld
Vetrina a Baselworld







After arriva Stroili

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Un concorso con Stroili e un bracciale «After» l’acquisto del nuovo libro di Anna Todd ♦︎

After è il nome di una serie di romanzi per teenager della scrittrice statunitense Anna Todd. I cinque capitoli e un prequel sono stati un successo internazionale negli Stati Uniti, Germania, Spagna, Francia, Brasile, Portogallo, Gran Bretagna, Italia, Lituania, Russia, Giappone e in altri 30 Paesi. In Italia, per celebrare l’uscita del nuovo libro a intreccio romantico di Anna Todd, Stars, Stroili ha creato un bracciale in acciaio e glitter. Il bracciale è frutto della collaborazione tra il marchio di gioielli e la casa editrice Sperling&Kupfer. Stroili ha poi studiato un concorso che permette di vincere, tra l’altro, una copia del libro firmata dall’autrice attraverso il sito www.stroilishareyourstar.it oltre a diversi gioielli. Prezzo bracciale: 19,90 euro.

Il bracciale di Stroili
Il bracciale di Stroili







Cibo, musica e gioielli con VicenzaOro





Con Vioff tante occasioni tra cibo, cultura e spettacolo nella città che ospita VicenzaOro (22-26 settembre) ♦︎

Gioielli da assaggiare. O, meglio, gioielleria abbinata a gastronomia, cultura e spettacolo. Da quest’anno VicenzaOro si espande anche al di fuori dei padiglioni della Fiera di Vicenza. Il progetto si chiama Vioff, il Fuori Fiera ideato per sabato 22 settembre dal Comune di Vicenza e da Ieg per promuovere la città e le sue eccellenze in occasione di VicenzaOro September.

Un po’ come avviene a Milano in occasione del Salone del Mobile, insomma, anche il resto della città partecipa all’evento.

Accanto all’oro, ci saranno quindi cibo e cultura, concerti, street food, animazioni, negozi e musei aperti, e un gran finale in piazza dei Signori. Ecco il programma per chi sarà a Vicenza (come Gioiellis.com).

Il cibo

Nella giornata di sabato 22 settembre oltre cento negozi del centro storico allestiranno ciascuno, grazie a un kit predisposto dall’organizzazione e composto da tovaglie e palloncini d’oro, un miniplateatico concesso gratuitamente dal Comune per adottare e promuovere un prodotto tipico locale. Dalle 18 viale Rumor, chiuso per la prima volta al traffico e raggiungibile dal centro storico attraverso la suggestiva passeggiata che conduce a Ponte Pusterla, diventerà una street food. L’iniziativa è curata da Cucine a motore – Food Truck Festival, e accompagnata dall’animazione di artisti di strada. L’iniziativa partirà venerdì 21 settembre (dalle 18 alle 24) e proseguirà per tutta domenica 23 settembre (sabato e domenica dalle 11 alle 24). Lungo l’intero corso Fogazzaro, compreso il tratto a nord, Confesercenti di Vicenza e Verona proporrà, dal primo pomeriggio fino a tarda sera, dei punti di degustazione. Infine, in piazza Castello dalle 11 alle 15 e dalle 18 alle 22 saranno protagonisti i prodotti ittici dell’Associazione Marinerie Venete di Chioggia, in città dal 21 al 23 settembre per valorizzare i tesori gastronomici del nostro mare attraverso l’iniziativa Il pesce ha l’oro in bocca.

Baccalà mantecato, ricetta tipica di Vicenza e del Veneto
Baccalà mantecato, ricetta tipica di Vicenza e del Veneto

La cultura

Ogni angolo di città e VicenzaOro stessa nel serata di Vioff saranno animati da concerti dei docenti e studenti del conservatorio Pedrollo di Vicenza. Alle 18 all’esterno della fiera, dove peraltro da sabato 22 a martedì 25 settembre sarà presente un Infopoint gestito dal consorzio Vicenzaè per informare visitatori ed espositori sulle bellezze della città, si esibirà un gruppo jazz, mentre alla stessa ora in piazza san Lorenzo suonerà un quartetto di sax. La musica si diffonderà quindi nel centro storico dove, dalle 19, i musicisti del conservatorio Pedrollo si esibiranno prima davanti a Palazzo Trissino e poi nel loggiato della Basilica palladiana.

Biglietto speciale per i musei

Per tutto il giorno e fino alle 22 tutti i musei della città saranno visitabili con un biglietto unico: al prezzo simbolico di 5 euro si potrà infatti accedere alla Pinacoteca civica di Palazzo Chiericati, alla Chiesa di Santa Corona, al Museo Naturalistico Archeologico, a Palazzo Leoni Montanari – Gallerie d’Italia, al Palladio Museum, al Museo Diocesano e al Museo del Gioiello. Per l’occasione anche gli Infopoint e la biglietteria del circuito museale cittadino di Basilica palladiana, piazza Matteotti e Museo naturalistico archeologico, gestiti dal consorzio Vicenzaè, resteranno aperti in via straordinaria fino alle 21.30, mentre – come già segnalato – uno specifico sportello funzionerà in fiera per informare e indirizzare espositori e visitatori verso il centro storico. Il Teatro Olimpico, però, non sarà visitabile perché andrà in scena proprio quella sera la prima rappresentazione nazionale dello spettacolo Il ritorno di Ulisse, prologo del 71° Ciclo di Spettacoli Classici.

La Basilica Palladiana in Piazza dei Signori, a Vicenza
La Basilica Palladiana in Piazza dei Signori, a Vicenza

Visite guidate

In collaborazione con le guide turistiche autorizzate, nel corso della serata saranno organizzate visite guidate alla scoperta del centro storico: con partenza da piazza Matteotti alle 18.30 e alle 20 (quando la guida sarà disponibile anche in inglese) si potrà seguire un itinerario gratuito all’esterno dei principali monumenti cittadini, mentre alle 20.30 i possessori del biglietto speciale da 5 euro saranno guidati anche all’interno di Palazzo Chiericati e della Chiesa di Santa Corona. Le visite guidate dovranno essere prenotate telefonicamente all’ufficio Iat allo 0444/320854 o via mail: iat@comune.vicenza.it a partire da giovedì 6 settembre.

Alle 18.30, inoltre, sarà organizzato un tour guidato delle botteghe storiche di Vicenza, con partenza dalle colonne di piazza dei Signori, proposto dal gruppo di negozianti che possono fregiarsi di questo prestigioso titolo.

Infine, a Palazzo Leoni Montanari – Gallerie d’Italia dalle 17 alle 21.30, ogni mezz’ora al formarsi di un gruppo minimo di 10 persone, con un supplemento di 3 euro sul biglietto di ingresso sarà possibile partecipare a una passeggiata tematica alla scoperta di alcuni capolavori, dal tema “Gioielli e moda dall’antichità al Settecento veneziano”.

L’oro

Grandi palloni d’oro fluttuanti nell’aria e bolle dorate disegnate sui marciapiedi ad accompagnare gli ospiti della straordinaria serata di Vioff fino al cuore dell’evento, ovvero la piazza dei Signori.

Basilica palladiana

Nel loggiato superiore e nella terrazza della Basilica sarà ospitato un esclusivo evento organizzato da Italian Exhibition Group (società che organiza VicenzaOro) con la collaborazione della rivista VO+. Una serata Open Cocktail, che sarà un’occasione unica per la città di essere ammirata da un pubblico esclusivo di giornalisti, espositori e buyer internazionali. In anteprima, venerdì 21, invece, la piazzetta Palladio ospiterà Pizza in The Piazza, una cena organizzata per la stampa internazionale di settore che, nella stessa giornata, visiterà la città e in particolare il Teatro Olimpico. Nel loggiato inferiore della Basilica palladiana, il Museo del Gioiello, visitabile fino alle 22 con il biglietto speciale da 5 euro che darà accesso a tutti i musei, sarà possibile visitare la nuova esposizione I Gioielli del Potere: Corone e Tiare, mentre la gioielleria Soprana proporrà, in collaborazione con l’azienda orafa Dorica de Nove, un’esposizione temporanea di gioielli Treesure, con performance di ballerini e indossatrici.

VicenzaOro September
VicenzaOro September

Il videomapping

Dopo la chiusura dei musei prevista per le 22, le pareti della Basilica palladiana costituiranno la scena di una performance di videomapping architetturale originale, con audiodesign, capace di sottolineare e interpretare i segni architettonici palladiani. Lo spettacolo di videomapping avrà la durata di circa mezzora.

Gran finale

Dalle 22,  in piazza dei Signori, dopo la proiezione del videomapping, intrattenimento musicale coni ragazzi del Cuore Matto, che grazie al loro staff e alle loro coreografie faranno ballare tutti sotto le stelle della piazza più dorata e stellata d’Italia.




VicenzaOro September
VicenzaOro September
VicenzaOro September, la hall di Icon
VicenzaOro September, la hall di Icon
VicenzaOro September, interno
VicenzaOro September, interno

Ingresso di VicenzaOro January 2017
Ingresso di VicenzaOro January 2017







Morellato con Venezia





Un nuovo logo per Morellato, che sottolinea la sua nascita a Venezia ♦︎

Morellato torna a Venezia. O, meglio, introduce Venezia nel proprio logo. Il marchio di gioielleria e orologeria, in effetti, è nato a Venezia nel 1930. Proprio per sottolineare la sua data di nascita l’azienda ha ritoccato il logo: tre cuori che formano la corolla di un fiore arricchiscono la scritta Morellato, che viene rivisitata. Il nuovo logo Morellato è sviluppato in un’ottica di appeal globale con possibilità di essere declinato in qualsiasi contesto, fisico o digitale ed adattarsi a tutti i supporti o canali di comunicazione. E nella versione del logo declinato per la campagna adv di Morellato, è stata introdotta la scritta Venezia 1930, per celebrare l’anno di fondazione e l’italianità del brand.





Il nuovo logo di Morellato
Il nuovo logo di Morellato

Morellato, bracciale con pasta di corallo
Morellato, bracciale con pasta di corallo
Anello in argento e madreperla
Anello in argento e madreperla
Morellato, anello in argento con pasta di turchese e zirconi
Morellato, anello in argento con pasta di turchese e zirconi

Morellato, bracciale della collezione Arie
Morellato, bracciale della collezione Arie







La fiaba delle scarpette vista da Van Cleef & Arpels




La prima delle fiabe che fa parte della collezione di alta gioielleria Quatre contes de Grimm di Van Cleef & Arpels ♦︎

Se l’alta gioielleria è un sogno per molti, per Van Cleef & Arpels i sogni si tramutano in alta gioielleria. O, meglio, in fiabe. Abbiamo già anticipato la collezione di alta gioielleria intitolata Quatre contes de Grimm, che interpreta quattro tra le fiabe scritte dai due fratelli Jacob e Wilhelm Grimm nel 1812 e nel 1815: Le scarpe logorate dal ballo, L’uccello d’oro, Le tre piume e I musicanti di Brema. Ma dopo una visione d’insieme, vale la pena di raccontare separatamente, come fosse una fiaba, ognuna delle quattro linee.

“C’era una volta un re che aveva 12 figlie di un’incredibile beltà. Inseparabili, esse illuminavano il palazzo e i suoi giardini da mattina a sera. Dopodiché si ritiravano nella camera in cui erano allineati i loro dodici letti. Tutte le sere il re chiudeva la porta a doppia mandata, eppure tutte le mattine constatava che le loro scarpe erano usurate dal troppo ballare.” Inizia così la fiaba Le scarpe logorate dal ballo, che ha ispirato gli eccezionali gioielli della collezione. Ovvio che in questa linea di alta gioielleria non manchino le 12 principesse. Van Cleef & Arpels le tramuta in clip, grandi spille di oro e pietre preziose. Ognuna ha un nome: per esempio, Eos trattiene un lembo del panneggio traforato del vestito, realizzato con diamanti, zaffiri rosa e malva. Emera ha un costume che sovrappone una stoffa di zaffiri blu e malva a una plissettatura di diamanti e smeraldi, e si nasconde dietro il suo ventaglio, Danica veste con zaffiri gialli e diamanti.

Clip Princesse Danica. Zaffiri gialli, diamanti
Clip Princesse Danica. Zaffiri gialli, diamanti

La clip Souliers précieux allude invece alle notti descritte nella fiaba: ha la forma di un cuscino di lapislazzuli che sovrasta un granato varietà spessartite, taglio troidia (simile a mezza marquise con lati arrotondati), di 6,91 carati, smeraldi, lapislazzuli, perle di coltura bianche, diamanti. Sempre della linea ispirata a Le scarpe logorate dal ballo fanno parte la collana trasformabile e gli orecchini Rubans de princesse. Due linee di diamanti taglio rotondo e una terza centrale formata da diamanti taglio baguette incastonati orizzontalmente sottolineano la delicatezza del décolleté evocando tre nastri di seta: in tutto sono 22,87 carati. Intrecciati tra loro, ricadono con leggerezza conclusi da tre importanti diamanti taglio a goccia. L’eccezionale candore (D), la purezza (FL) e la qualità delle pietre (tipo 2A) richiamano quelle mitiche delle miniere di Golconda. Uno dei diamanti, separato dalla collana, può essere indossato come pendente su una sottile catena d’oro bianco, mentre gli altri due si aggiungono a un paio di orecchini.

Da fiaba anche il Bracciale Traversée Étoilée, che è realizzato con due zaffiri birmani taglio a goccia per un totale di 50,03 carati. Hanno un colore blu intenso che richiama le acque del lago, citato nella fiaba dei fratelli Grimm, che è attraversato ogni notte dalle principesse per raggiungere la sala da ballo. L’interno del bracciale presenta motivi decorativi incisi nell’oro: un palazzo sotto un cielo stellato da una parte e le barche che procedono sulle onde dall’altra.

Sempre di questa collezione fa parte l’anello Calice de spinelle. Con una forma concava, allude alla coppa di vino con sonnifero che le astute principesse offrono a chi deve sorvegliarle. L’anello ha uno spinello rosa ovale di 6,25 carati circondato da una moltitudine di rubini suiffé. Alessia Mongrando

Anello Calice de spinelle. Spinello rosa ovale di 6,25 carati, rubini, diamanti
Anello Calice de spinelle. Spinello rosa ovale di 6,25 carati,
rubini, diamanti




Bracciale Traversée étoilée: 2 zaffiri taglio a goccia per un totale di 50,03 carati Birmania), zaffiri, turchese, diamanti
Bracciale Traversée étoilée: 2 zaffiri taglio a goccia per un totale
di 50,03 carati Birmania), zaffiri,
turchese, diamanti
Clip Souliers précieux Granato varietà spessartite taglio troidia di 6,91 carati, smeraldi, lapislazzuli, perle di coltura bianche, diamanti
Clip Souliers précieux
Granato varietà spessartite taglio troidia
di 6,91 carati, smeraldi, lapislazzuli, perle di coltura bianche, diamanti
Clip Princesse Éos. Zaffiri rosa e malva, diamanti
Clip Princesse Éos. Zaffiri rosa e malva, diamanti
Clip Princesse Héméra. Zaffiri blu e malva, smeraldi, granati varietà tsavorite, diamanti
Clip Princesse Héméra. Zaffiri blu e malva, smeraldi, granati varietà tsavorite, diamanti
Collana Rubans de princesse: 3 diamanti taglio a goccia per un totale di 22,87 carati (DFL tipo 2A), diamanti. Collana con pendenti amovibili per orecchini
Collana Rubans de princesse: 3 diamanti taglio a goccia per un totale di 22,87 carati (DFL tipo 2A), diamanti.
Collana con pendenti amovibili per orecchini







VicenzaOro, i magnifici otto della Design Room

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Chi c’è nella Design Room di VicenzaOro: debutta Alessio Boschi, trasloca Garavelli e… ♦︎

Nel conto alla rovescia in vista di VicenzaOro September, organizzato da Italian Exhibition Group e in programma a Vicenza dal 22 al 26 settembre 2018, si delinea con maggiore precisione l’ambito di una delle sezioni più attese, The Design Room. Introdotta un paio di edizioni fa, l’area è riservata a firme particolarmente significative del design del gioiello. Nella edizione di settembre 2018 l’area vede qualche conferma e parecchie novità. Innanzitutto cambia il numero di designer che espongono: dai 12 della prima edizione, a gennaio 2017, agli 11 della edizione dello scorso gennaio, agli otto di settembre 2018. Tra gli aficionados della Design Room, per questa edizione si contano Qayten, innovativa boutique bolognese che suscita sempre molto interesse, Alessa Jewellery,  brand nato dall’amore tra i designer Yuvraj Pahuja e Alessandra Robles, e la italo-brasiliana Bia Tambelli. Un esordio d’eccezione è quello dell’estroso Alessio Boschi, designer italiano di profilo mondiale, che finora è stato presente solo a Baselworld. Altre novità sono rappresentate dal marchio Cedille, creato da Carmen Aoun nel 2015, dalle collezioni esotiche di Inspiration Jewels e dalla semplicità di Syna. Trasloca nella Design Room, invece, il marchio storico Garavelli. In realtà si tratta di uno spostamento di pochi metri, perché la Maison piemontese era in precedenza collocata nell’area Icon di VicenzaOro, al cui interno si trova l’area Design Room. Non a caso lo scorso anno Garavelli ha vinto un prestigioso Design Award al Couture di Las Vegas.





Alessio Boschi
Alessio Boschi

Alessa Jewelry, anelli della Amara Collection
Alessa Jewelry, anelli della Amara Collection
Qayten, bracciale Nexus chiuso
Qayten, bracciale Nexus chiuso
Garavelli, bracciale in oro diamanti
Garavelli, bracciale in oro diamanti

Bia Tambelli, orecchini con acquamarine
Bia Tambelli, orecchini con acquamarine







GemGenève, ecco le date della seconda edizione




Già aperte le iscrizioni per la seconda edizione di GemGenève: si terrà dal 9 al 12 maggio 2019, già 140 iscritti ♦︎

Gli svizzeri, afferma una opinione diffusa, sono puntuali. Non è esatto: arrivano in largo anticipo, specialmente se si tratta di gioielli. Ecco, dunque, la nuova data fissata per la seconda edizione di GemGenève: 9 – 12 maggio 2019. Sempre al Palexpo di Ginevra. Dopo il successo del debutto, a fine maggio 2018, gli organizzatori hanno deciso di replicare l’esperienza, anche su sollecitazione degli espositori che hanno partecipato alla prima edizione. E, anche se le dimensioni di questa fiera della gioielleria sono poco paragonabili con quelle della vicina Basilea, GemGèneve si aggiunge di fatto alla schiera degli “scissionisti” scontenti della gestione di Baselworld. A promuovere l’evento, infatti, sono stati gioiellieri e commercianti di Ginevra, con oltre 70 anni di esperienza: Thomas Faerber, proprietario di quarta generazione della Faerber Collection, e Ronny Totah, comproprietario di Horovitz e Totah. Tutti e due ex espositori alla grande fiera di Basilea, ma insoddisfatti di costi e gestione dell’appuntamento fieristico.

GemGenève, al contrario, oltre che un prezzo più accessibile per i gioiellieri che partecipano, offre anche un’atmosfera diversa, più semplice. Il suo obiettivo è inserirsi assieme all’EPHJ (fiera dell’orologeria di alta precisione) e al SIHH (salone dell’alta orologeria), che si tengono sempre nella città svizzera. GemGèneve, invece, punta su un mix di gioielli antichi, del XX secolo e contemporanei, e di pietre preziose. Alla prima edizione hanno partecipato grandi Maison, come Gorgoglione, e piccole boutique di avanguardia, come Nadia Morghentaler o Fabio Salini, oltre a un piccolo esercito di commercianti in pietre. L’annuncio della data della seconda edizione indica che c’è già chi si è prenotato un posto tra i booth: al momento sono 140 le aziende iscritte. La seconda edizione parte con il botto.




Vetrina a GemGenève
Vetrina a GemGenève
Booth di GemGenève
Booth di GemGenève
La prima edizione di GemGenève
La prima edizione di GemGenève
Gioielli d'epoca
Gioielli d’epoca
Gioielli d'epoca a GemGenève
Gioielli d’epoca a GemGenève

Tormalina water mellon
Tormalina water mellon







Lo smeraldo vince a New York

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L’anello con uno smeraldo russo naturale di Amba Gem che ha vinto l’Agta Spectrum Awards 2018 a New York ♦︎

L’Agta Spectrum Awards è una specie di premio Oscar per i gioielli realizzati con grandi pietre preziose. Si svolge tutti gli anni a New York, in agosto, ed è dedicato a designer di gioielli, ma anche artisti che utilizzano le gemme colorate. È, insomma, un appuntamento per quelli che amano in particolare il mondo delle pietre preziose. L’Agta Cutting Edge Awards si rivolge ai professionisti del taglio di pietre, che devono dimostrare la loro abilità nel tagliare, lucidare e scolpire gemme colorate.

Entrambe le competizioni sono sponsorizzate dall’American Gem Trade Association, l’associazione di categoria per l’industria delle gemme colorate nel Nord America. Lecito, quindi, attendersi gioielli particolarmente belli dalla premiazione. Per il 2018 il vincitore è stato un anello in platino e oro 18 carati della Amba Gem, piccola società di New York guidata da Joseph Ambalu, con uno smeraldo da 7,16 carati. L’anello ha ricevuto il premio Best of Show nella competizione di quest’anno. Anche se Amba Gem ha vinto con un anello, la sua attività principale è quella di fornitore all’ingrosso di pietre preziose colorate naturali e di perle coltivate. Ecco il gioiello vincitore per la categoria Best of Show e alcune delle pietre proposte da Amba Gem.




Anello in platino, oro giallo 18 carati con uno smeraldo russo non trattato di 7,16 carati con diamanti ha vinto il premio Best of Show agli Agta Spectrum Awards
Anello in platino, oro giallo 18 carati con uno smeraldo russo non trattato di 7,16 carati con diamanti ha vinto il premio Best of Show agli Agta Spectrum Awards
Anello con diamante fancy vivid yellow naturale
Anello con diamante fancy vivid yellow naturale
Anello con rubino burmese e diamanti
Anello con rubino burmese e diamanti
Smeraldi colombiani, zaffiri del Kashmir e rubini birmani di Amba Gem
Smeraldi colombiani, zaffiri del Kashmir e rubini birmani di Amba Gem
Amba Gem, zaffiro Padparascha dello Sri Lanka
Amba Gem, zaffiro Padparascha dello Sri Lanka
Smeraldo colombiano non trattato
Smeraldo colombiano non trattato

emerald cut Brazilian







Click: i gioielli visti da Milena Mazza





I gioielli visti da una fotografa top: Milena Mazza ♦

Non basta produrre dei gioielli, bisogna anche saperli mostrare. Diciamo la verità: il 99 per cento dei gioiellieri sceglie la via classica di mostrarli in foto su uno sfondo neutro. Di solito è una superficie bianca o nera, qualche volta grigia o di un colore indefinito. In questo modo si concentra l’attenzione sul gioiello, d’accordo, ma non si comunica l’emozione o il feeling che l’oggetto può allacciare con chi lo acquista. Insomma, è la soluzione più semplice, non sbagliata, ma neppure originale. Ci sono, però, altri modi di ritrarre i gioielli. Per esempio, quello della grande fotografa Milena Mazza, che ha scelto di abbinare ai gioielli un’immagine glam, forte, emozionale, dinamica, colorata. Milena è una dei rari professionisti che è capace di mostrare un gioiello in un contesto forte senza farlo scomparire ma, al contrario, esaltandolo. L’idea di questa serie di immagini è stata quella di uno shooting in cui anelli, bracciali e collane fossero indossati da una modella alle prese con food & drink. Il contrasto nelle immagini è forte: anelli e bracciali in oro bianco e diamanti sono indossati mentre una donna stropiccia la pasta per la pizza, con una mano affollata di anelli spreme delle fragole. Oppure anelli e bracciali con diamanti scintillano su mani che spezzano il ghiaccio con un punteruolo. L’effetto sorprendente è assicurato, ed è anche un po’ sensuale.

Gioielli Swarovski visti da Milena Mazza
Gioielli Swarovski visti da Milena Mazza

Dal movimento allo still

Milena Mazza, fotografa, è nata a Bologna, ma ha iniziato a lavorare nel cinema: «Sono stata la prima donna in Europa a fare l’assistente operatore, cioè l’assistente alla macchina da presa quando si girava in pellicola: un ruolo molto tecnico», racconta. «Per anni ho lavorato sempre, tutti i giorni, finché mi sono trovata a scattare delle fotografie a richiesta di un cliente e ho scoperto che mi piaceva molto di più». Una scelta saggia. «Ho cominciato a lavorare con le immagini perché, appena finiti gli studi, ho deciso di dedicarmi a ciò che più mi appassionava, visto che gran parte della vita si trascorre lavorando». Una professione in cui, comunque, non mancano sorprese: «Di richieste particolari ne ho avute mille, ma quella più inconsueta è stata di fotografare una modella sul water per una pubblicità», racconta.

Malena Mazza aggiunge anche un consiglio per il lettori di gioiellis.com: «Se volete provare a fotografare il vostro gioiello è meglio metterlo sotto la luce diretta del sole». I gioielli, d’altra parte, non sono solo un lavoro: «Quello che indosso più volentieri sono i miei orecchini di smeraldo e brillanti. Li metto sempre», sorride.




Gioielli di Salvini, Bulgari, orologio Rolex
Gioielli di Salvini, Bulgari, orologio Rolex
Bracciale di Dodo .....????
Bracciale componibile
Anelli di Chopard
Anelli di Chopard
Gioielli di Cartier
Gioielli di Cartier
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Foto di Milena Mazza
Gioielli di Hermes, Ottaviani, Maxianello, Athena Gioielli, Ippocampo, Christofle
Gioielli di Hermes, Ottaviani, Maxianello, Athena Gioielli, Ippocampo, Christofle
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Immagine di Milena Mazza
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Anelli e macarons
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Immagine di Milena Mazza
Mimi Broggian, Dior
Mimi Broggian, Dior

Milena Mazza ritratta da Gabriele Ghinelli
Milena Mazza ritratta da Gabriele Ghinelli







I gioielli anti zanzare





Ecco bracciali e collane con giada, onice e citronella: tengono lontane le zanzare ♦

Credere o non credere nelle antiche superstizioni? C’è chi ha costruito un business sostenendo la tesi che le pietre utilizzate in gioielleria abbiano proprietà magiche. Tutte da dimostrare, però. E chissà perché per scegliere una pietra non basta trovarla gradevole esteticamente. Mah… Per esempio, i cinesi più tradizionalisti sono convinti la giada verde possa allontanare gli spiriti maligni. Però ora la giada può a buon diritto vantare una proprietà accertata: scacciare le zanzare. O, meglio, posso servire a questo scopo i gioielli come la collezione Yu Ahn, lanciata a Singapore (la pagina la trovate qui). La collezione comprende due bracciali e due diversi tipi di collane in argenti e giada. A questi classici elementi di gioielleria si aggiunge una piccola sfera con olio di citronella, capace di allontanare le fastidiose zanzare per una settimana. Una funzione utile, insomma, specialmente per le zone infestate dalla pericolosa zanzara che diffonde il virus Zika. Alessia Mongrando




Collana con sfere di onice
Collana con sfere di onice
Bracciale con sfere di onice e giada
Bracciale con sfere di onice e giada
Orecchini con sfere di onice
Orecchini con sfere di onice
Collana con sfere di giada e di citronella
Collana con sfere di giada e di citronella
Bracciale Yu Ahn indossato
Bracciale Yu Ahn indossato
Un elemento in argento si apre per inserire la pallina con olio di citronella
Un elemento in argento si apre per inserire la pallina con olio di citronella

Bracciale Yu Ahn
Bracciale Yu Ahn







Anelli 3D in oro a 14 carati




Gioielli in oro o argento creati con una stampante 3D e con il disegno che preferite. È un servizio si Spring and Wonder, marchio di Shapeways ♦

Gioielli 3D in oro 14 carati? È quanto Shapeways offre ai suoi clienti residenti negli Stati Uniti attraverso il brand Spring and Wonder. E lo fa con un processo che è un mix di vecchie e nuove tecniche combinate insieme. Funziona così: come per tutti gli altri materiali, ossia  argento, ottone, bronzo e acciaio, si parte dal disegno. Che prende forma in cera con una stampante 3D ad alta risoluzione. Il passo successivo consiste nel mettere il modello in un contenitore dove viene versato del gesso liquido. Quando il gesso si assesta, la cera viene dissolta con il calore e rimane un calco che successivamente viene riempito di oro fuso. Una volta raffreddato e indurito, basta rompere il gesso e quindi pulire e lucidare a mano l’oggetto per dargli quella lucentezza tipica dei gioielli in oro. Dove sta la novità? Nel materiale.

Infatti, se la tecnologia 3D è ormai una consuetudine per gioiellieri e designer per realizzare prototipi e  progettare forme complesse con geometrie che non  sarebbero possibili attraverso gli stampi tradizionali,  ora questa opzione è estesa anche al metallo più prezioso. Con degli aggiustamenti al processo di stampa. Come ha fatto Nervous System, una società di design e arte con sede a Somerville specializzata in gioielli e accessori, per produrre un bracciale in oro 18 carati. Il processo si basa su componenti a incastro. Si tratta di un sistema, battezzato Kinematics, per la stampa 4D che crea complesse forme pieghevoli, composte da minimo dieci fino a mille moduli articolati che si incastrano per formare strutture meccaniche e dinamiche. Ogni componente è rigido, ma aggregato diventa un insieme flessibile. Ma attenzione, l’assemblaggio non è manuale: i meccanismi di cerniera sono direttamente stampati e collegati nella macchina 3D. L’uso dell’oro è stato reso possibile dalla tecnologia Direct Metal Laser Sintering di Cooksongold, che trasforma i metalli in polvere in composti indivisibili. Rimane un problema: il costo. Per esempio un ciondolo Shapeways di 2,5 centimetri x 2,5 centimetri x 2,5 centimetri si spendono circa mille dollari. Non proprio a buon mercato. Allora ci si può accontentare di una placcatura in oro 24 carati come quella di Shootdigital, che produce stampe 3D in nichel, nichel nero, argento, rame e rodio (platino) e oro. 





Collana Signature in argento sterling, bronzo oppure oro 14 carati
Collana Signature in argento sterling, bronzo oppure oro 14 carati

orecchini gemetrici in argento sterling, bronzo oppure oro 14 carati
orecchini gemetrici in argento sterling, bronzo oppure oro 14 carati

Collana Celestial in argento sterling, bronzo oppure oro 14 carati
Collana Celestial in argento sterling, bronzo oppure oro 14 carati

Gioielli Shapwways in oro 14 carati
Gioielli Shapwways in oro 14 carati

Fermaglio in oro
Fermaglio in oro

Bracciale in oro 18 carati realizzato con il sistema di stampa 4D Kinematics di Nervous System.
Bracciale in oro 18 carati realizzato con il sistema di stampa 4D Kinematics di Nervous System







Baselworld perde un pezzo

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Un nuovo punto interrogativo su Baselworld: se ne va René Kamm, Ceo di Mch Group ♦︎

Baselworld perde un altro pezzo. Dopo le dimissioni della managing director, Sylvie Ritter, è arrivato il momento dei saluti per l’amministratore delegato di Mch Group, René Kamm. Il Comité Mondial dell’organizzatore delle fiere di Basilea ha scelto un nuovo drastico cambiamento. Ulrich Vischer, presidente del Consiglio di amministrazione, assumerà la responsabilità della leadership operativa del gruppo in stretta collaborazione con i membri del comitato esecutivo durante il periodo di transizione fino alla nomina di un successore di René Kamm.

Non è una notizia da poco, perché René Kamm era al timone della fiera da quasi 20 anni. Lui e Sylvie Ritter hanno portato Baselworld a crescere fino a diventare il punto di riferimento mondiale per orologeria e gioielleria. Ma da tre anni Baselworld ha conosciuto un drastico ridimensionamento. Proprio a luglio Swatch Group, che comprende 17 marchi, tra cui Omega, ha annunciato la sua decisione di non partecipare al Baselworld 2019. Una notizia che ha gettato una nuova ombra su quella che sarà la prossima edizione di Baselworld.

Il Gruppo Mch si è impegnato in un processo di trasformazione, che dovrebbe essere portata avanti dal nuovo managing director, Michel Loris-Melikoff. Forfait come quello del gruppo Swatch, però, non saranno facilmente rimpiazzati. Federico Graglia




Il management: al centro, Sylvie Ritter, managing director di Baselworld e il ceo, René Kamm
L’ex management di Mch: al centro, Sylvie Ritter, ex managing director di Baselworld e il ceo uscente, René Kamm
Interno a Baselworld
Interno a Baselworld
L'area di Crivelli a Baselworld
L’area di Crivelli a Baselworld
Sono stati 104.000 i buyer a Baselworld 2017
Sono stati 104.000 i buyer a Baselworld 2017
svarowsky baselworld
Lo stand Swarovski a Baselworld

baselworld 2014






Un bracciale di Messika il segreto di Deschamps





L’allenatore della nazionale francese di calcio Deschamps indossa un bracciale portafortuna di Messika. E vince ♦︎

Anche i gioielli sono scesi in campo a Mosca per la finale della Coppa del Mondo di calcio. La sfida tra Francia e Croazia si è conclusa con la vittoria della nazionale guidata da Didier Deschamps. L’allenatore della Francia, per l’occasione, ha sfoggiato un bracciale di Messika. Un gioiello francese, ça va sans dire. Si tratta del bracciale Messika Move Titanium, portafortuna, versione Full Black. Questo braccialetto che combina la potenza del titanio con tre diamanti in movimento (simboli di ieri, oggi e domani) e, secondo Messika, «richiama l’eterna forza della squadra francese». Tra parentesi: Deschamps è anche famoso per essere molto fortunato. Che sia l’effetto del bracciale di Messika? Giulia Netrese





Didier Deschamps con il bracciale in titanio di Messika
Didier Deschamps con il bracciale in titanio di Messika

Didier Deschamps
Didier Deschamps
L'allenatore della nazionale francese con il bracciale di Messika
L’allenatore della nazionale francese con il bracciale di Messika

Didier Deschamps, finale di partita
Didier Deschamps, finale di partita







L’anello record con 6690 diamanti

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Ecco l’anello con più diamanti incastonati: sono 6690 ed è entrato nel Guinness dei primati ♦︎

I gioielli non sono solo oggetti creati per il piacere di essere indossati. Sono fatti anche per stupire. Anzi, per conquistare il Guinness dei primati. Ci sono riusciti due gioiellieri indiani, Vishal Agarwal e Khushbu Agarwal, che hanno conquistato il Guinness World Record per il maggior numero di diamanti incastonati in un anello. Il loro record è di 6.690 diamanti incastonati in un grande anello con la forma del fiore più amato dagli indiani, il loto.

Le pietre sono incastonate su un anello in oro rosa 18 carati con 48 petali. Il gioiello ha un valore stimato di oltre 4,1 milioni di dollari e pesa poco più di 58 grammi.

I gioiellieri indiani hanno battuto il precedente primato, che era detenuto dal 2015 da Savio Jewellery conun anello Peacock con 3827 diamanti.

Vishal Agarwal ha creato il design dell’anello e Khushbu Agarwal, proprietario di Hanumant Diamonds, ha prodotto il pezzo. Ci sono voluti sei mesi per progettare e creare.

Non è immediatamente chiaro perché, secondo il Guinness World Records, l’anello è stato ispirato dal desiderio di sensibilizzare sull’importanza della conservazione dell’acqua. D’accordo che il loto cresce in paludi, laghi e stagni, ma l’anello sembra più ispirato dal desiderio di entrare nel libro dei record. Ci è riuscito. Giulia Netrese





L'anello record con 6690 diamanti
L’anello record con 6690 diamanti

This sparkling ring features 6,690 cut diamonds set on 36 petals of a golden flower by Indian craftsmen Vishal Agarwal and Khushbu Agarwal 💍✨ "We crafted 'The Lotus Ring' to depict the beauty growing in water. Another motivation of choosing lotus as our theme is that the lotus is the national flower of India." 💎 "The ring is created in 18 karat pink [rose] gold, weighing a total of 58.176 gms, and studded with 6690 round brilliant cut diamonds of E 8: F Color, WS clarity, weighing 16.42 carat." ______________________________________________________ #ring #jewelry #jewelrydesigner #jewelrymaking #diamonds #diamondring #gold #goldring #lotus #flower #guinnessworldrecords #officiallyamazing #officiallyamazing #bling #rosegold

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