Da Misis una super collezione ispirata all’architettura. Atrium è divisa in tre linee: Empire, Versailles e Ermitage.
Misis, azienda di Vicenza, opera in una zona famosa non solo per la gioielleria, ma anche per l’architettura: l’opera di Palladio è ancora ammirata e imitata. Non stupisce, quindi, che la nuova collezione di Misis sia ispirata all’architettura. La linea di gioielli è sconfinata: risultano un centinaio di diversi pezzi, e si chiama Atrium. A dire il vero, però, non è per nulla ispirata all’opera neoclassica di Palladio, ma ad architetture diverse: la Maison prende a esempio «gli stucchi colorati e curvilinei di un salone barocco elisabettiano d’epoca zarista, le pareti di un edificio Art Decò, l’alternanza di bianco e nero nel pavimento di un palazzo rinascimentale».
In questa voluttà architettonica si distinguono diverse linee. Empire è essenziale, con smalti, uniformi e materici, che riprendono le tonalità vintage dell’arte decorativa di inizio Secolo. Ha un ripetitivo elemento grafico, dalla vaga somiglianza a un ventaglio, e utilizza colori come il blu cobalto e il rosa cipria. Versailles vuole ricordare uno spazio in movimento, con linee rette che creano griglie modulari, dal vago richiamo astratto. Un effetto optical, già ottenuto nel Rinascimento con l’adozione di tonalità come il bianco e il nero, il rosa cipria e il rosso bordeaux. Infine, la linea Ermitage, che utilizza forme circolari, armoniche, con tocchi dorati, smalti opalescenti, intrecci di fili d’argento, che rimandano consapevolmente all’antica arte russa del soutache, con perle, argenti e zirconi bianchi. Giulia Netrese