I nuovi pezzi di alta gioielleria della tedesca Hemmerle: materiali inediti e accostamenti sorprendenti.
Come si dice in tedesco alta gioielleria? È facile: si pronuncia Hemmerle. La Maison condotta da Stefan e Christian Hemmerle non solo ha un coraggio da leoni nel presentare forme inedite, ma coglie sempre nel segno (cioè causa palpitazioni di cuore ai tradizionalisti), con l’utilizzo di materiali che non fanno parte della storia della gioielleria, come l’alluminio. A questo si aggiunge la ricerca di novità nella lavorazione di pietre e metalli, e i risultati sono sorprendenti. Al Tefaf che si è tenuto in ottobre a New York, per esempio, Hemmerle ha presentato pezzi realizzati anche con rame, acciaio, bronzo e alluminio, abbinati a zaffiri del Kashmir e diamanti neri o bianchi, giada e argento, oro e agata. Il contrasto è forte, ma anche stimolante. Di sicuro i gioielli di Hemmerle, anche questi nuovi pezzi, si amano o si odiano. Probabilmente chi ama il design moderno, innovativo, audace, tenderà ad apprezzare questa gioielleria che, in fondo, per alcuni aspetti ricorda uno stile vagamente Bauhaus. Anche quel movimento di designer e architetti negli anni Trenta è stato visto con sospetto dai tradizionalisti. Ma oggi è l’esempio di come il design possa diventare un’opera d’arte. Margherita Donato