Se passate a Ginevra, date un’occhiata alle creazioni di Nadia Morgenthaler. Non conoscerla è un peccato. Ha creato il suo marchio omonimo nel 2013 con l’idea che per creare un gioiello fatto bene ci vuole il tempo giusto. Dopo lo slow food, insomma, ecco lo slow jewels. Altro dato caratteristico: infischiarsene delle mode e proseguire sulla strada del gioiello con lo stile di altri tempi: ricco, elaborato, con un gusto da fine Ottocento ma senza quelle approssimazioni nella lavorazione che si trovano in certi gioielli del passato. Bisogna dire che la designer è facilitata nel suo lavoro perché ha accumulato una esperienza piuttosto spessa. Ha frequentato la Scuola di Arti Applicate di Ginevra. Ma poi ha lavorato per 25 anni nello stabilimento e nella progettazione di gioielli per Philips Bonet, Chopard e l’Atelier Arts Fusion. Ha imparato sul campo che cosa significa progettare e realizzare gioielli di grande valore, sia dal punto di vista artistico che da quello venale. Ora si trova a suo agio con perle, spinelli, pietre di luna, tormaline, e oro annerito oppure rosa, i suoi materiali preferiti. Date un’occhiata alle sue creazioni in queste immagini. Lavinia Andorno
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