Le storie dei talenti si traducono spesso in saghe familiari: è il caso di Paolo Piovan e delle sue figlie, la designer Annalisa e di Serena. La gioielleria di Padova, dalle radici profonde, con una tradizione di 40 anni alle spalle, si affida ora alla seconda generazione per continuare il cammino segnato dal fondatore. Il quale è sempre stato attratto dai viaggi e delle sorprese che riserva la natura. Un piacere che ha tradotto nella collezione dedicata agli animali: uno zoo prezioso che unisce l’abilità orafa con una interpretazione singolare della fauna. Come tigre, cobra, dragone, stella marina, coccodrillo, che si presentano sotto forma di spille, bracciali o anelli. Ricordano un po’ quegli affreschi a grottesche, dipinti nel Seicento sulle volte delle ville venete, con un barocco visto dagli occhi dei pittori post Rinascimento. Un risultato che, forse, è possibile raggiungere solo attraverso un Dna che somma la storia dell’arte italiana. Giulia Netrese